Scuola: Aggiornamenti in progress - Giovedì, 2 agosto 2012

° Accesso ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA
Il D.G. del personale scolastico invia agli UU.SS.RR. la seguente nota n.5837/2012.
“Oggetto: Concorsi per soli titoli per l’accesso ai profili professionali dell’area A e B del personale ATA della scuola di cui all’art. 554 del d.lvo n. 297/94. Istruzioni ed indicazioni operative - Precisazioni. Come è noto, con lettera circolare prot. n. 1293 del 22/2/2012 sono state fornite istruzioni ed indicazioni operative concernenti le procedure concorsuali indicate in oggetto. In particolare, ai punti 4 e 5 della stessa, sono stati forniti chiarimenti in merito ai periodi di servizio computabili per i candidati inseriti negli elenchi prioritari, a carattere provinciale, predisposti ai sensi dei DD.MM. n. 82 del 29/9/2009, n. 100 del 17/12/2009, n. 68 del 30/7/2010, n. 80 del 15/9/2010, n. 92 del 12/10/2011, rinviando, altresì, a quanto riportato nelle note n. 19212 del 17/12/2009, n. 4549 del 29/4/2010, n. 8491 del 20/9/2010. Al riguardo quest’ Ufficio ritiene che la formulazione dei punti 4 e 5 della citata nota n. 1293, in particolare la dizione “ a carattere provinciale”, non sembra presentare difficoltà interpretative per il fatto che il personale ATA , inserito a pieno titolo nelle graduatorie provinciali permanenti di cui all’art. 554 del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297 nonché nelle graduatorie provinciali ad esaurimento di cui ai DD.MM. 19 aprile 2001, n. 75 e n. 35 del 24 marzo 2004 è destinatario delle disposizioni dei citati DD.MM. n. 82, n. 100, n. 68, n. 80 e n. 92. Da ciò ne discende che i periodi riconosciuti in virtù delle norme suddette ai candidati beneficiari delle disposizioni di cui all’art. 2, comma 3, del D.M. 10/11/2011, n. 104, competono unicamente a coloro che producono domanda di inserimento o aggiornamento nelle graduatorie permanenti della stessa provincia di inserimento negli elenchi prioritari”.

° Concorso dd.ss. Nervi saldi, e a casa chi sbaglia
Il concorso a dd.ss. nato male è andato avanti peggio. Con sentenza del 18 luglio, il Tar Lombardia ha annullato, su ricorso di candidati esclusi, le prove scritte: era possibile leggere il nome di chi aveva svolto la prova, attraverso buste troppo sottili.
L’USR si opporrà ma più tempo passa più gravose saranno le conseguenze su Scuola e candidati, e Marcello Pacifico suggerisce, per evitare un grave danno erariale alle casse dello Stato, di sospendere la nomina dei candidati idonei, in attesa dell'udienza del Tar Lazio (22 novembre 2012) che riguarderà oltre 8.000 ricorrenti contro irregolarità nelle prove di preselezione e nella gestione della procedura concorsuale. A parte l’attesa per questa sentenza, altre criticità riguardano il Molise (il concorso è stato congelato da un'ordinanza del Tar, che ha sospeso in via cautelare tutte le operazioni fino alla decisione di merito su un ricorso), l’Umbria (il concorso è stato sospeso dal Tar per consentire alla commissione di motivare i punteggi attribuiti), il Lazio (il Tar si pronuncerà sulla questione dell’incompatibilità di alcuni commissari); in Abruzzo gli orali inizieranno il 3 settembre; in Sicilia e in Campania è probabile che la revisione degli elaborati si concluda non prima del prossimo ottobre. In Piemonte l’hanno scampata per un soffio: la commissione aveva predisposto una griglia di valutazione palesemente inesatta, e il Tar Piemonte ha valutato che l’errore influisse erga omnes sui candidati, senza avvantaggiarne alcuno. Altri accertamenti riguardano vere o presunte irregolarità (commissari che hanno preparato al concorso candidati; difformità procedurali da regione a regione; false verbalizzazioni di presenze). Inequivocabile appare il dispositivo dei giudici amministrativi della Lombardia: “… è emerso nitidamente che il contenuto del cartoncino contenente i dati anagrafici dei candidati risulta agevolmente leggibile se posto in controluce, anche all’interno della piccola busta…”. C’è da aggiungere che il Tar ha rilevato un’altra irregolarità procedurale: le operazioni di lettura e correzione degli elaborati non sono state condotte nella modalità del collegio perfetto; insomma il pasticciaccio del concorso dd.ss. del 2005 in Sicilia non ha insegnato nulla. Ciò che è gravissimo è che la selezione dei dirigenti è condotta su un modello inadeguato: -1. prove selettive a risposte multiple che, a differenza di altre prove “strutturate”, verificano obiettivi tassonomici di basso livello, e sono spesso formulate in modo da dare luogo a interpretazione non univoca (sul ricorso presentato dall’ANIEF, il Tar Lazio si pronuncerà il 22 novembre 2012); -2. Alcune procedure seguite dalle Commissioni esaminatrici sono messe in discussione, sotto più profili, da ricorrenti (in Molise, il concorso è stato sospeso, con l’Ordinanza Tar Molise n. 77/2012; il Parlamento si è occupato del concorso del Lazio, gestito da una commissione esaminatrice con dentro, sembra, sindacalisti, e si è occupato anche del concorso in Friuli Venezia Giulia). Per in concorso a dirigenti scolastici in Lombardia, i candidati ammessi alle due prove scritte (coloro che avevano superato i quiz preselettivi) erano stati 996; tutti tornerebbero in gioco. I problemi che si producono da questa gestione del concorso a dd.ss. sono solo un aspetto di una gestione della scuola deficitaria. Le assurdità si stratificano le une sulle altre; non facciamo in tempo a segnalarle e a tradurle in esposti alla magistratura, e altre se ne profilano all’orizzonte: La fatica di Tantalo. Tra le assurdità sul personale della Scuola che si leggono nella spending review: la penalizzazione ulteriore a danno dei supplenti precari, avendo deciso, il Governo, che le supplenze debbano essere in prima istanza conferite a insegnanti soprannumerari qualunque titolo abilitante abbiano (come se fare lezione non serva a niente).