Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 14 agosto 2012

° Assunzioni. 21mila posti… C’è stato un effetto positivo dei ricorsi
I contratti autorizzati sono 21112: nella secondaria di I grado le assunzioni saranno 8.245; nella primaria, 3.718; nella scuola dell’Infanzia, 1.493 assunzioni, nella secondaria di secondo grado, 5.416. Le possibilità maggiori sono al Nord, in Lombardia (3158 posti), a Milano. I nuovi dd.ss. saranno 1.113.
Hanno avuto un peso le migliaia di ricorsi che abbiamo patrocinato, contro l’abuso di contratti a termine reiterati per oltre un triennio ? Le pesanti condanne alle spese a carico dell’amministrazione hanno avuto un peso. Lo crediamo, e continueremo per questa strada, con il sostegno dei precari e di tutti i colleghi che hanno a cuore il diritto di questi giovani. Adesso, la questione di maggiore urgenza è quella degli ausiliari, tecnici e amministrativi: il Governo dispone (in modo illogico e di dubbia legalità) che 3500 insegnanti - inidonei per motivi di salute – passino nei ruoli degli ATA, e che solo dopo questo mivimento si monitorino le reali disponibilità per nuove assunzioni di personale. In settembre l’ANIEF seguirà questo conteggio; in autunno ricomincerà ad incalzare il Ministero perché si proceda al riconoscimento degli scatti di anzianità per tutti. Intanto mandiamo idealmente una pacca sulla spalla ai colleghi che entro fine agosto firmeranno il contratto a t.i., e diranno addio al precariato; li immaginiamo, il primo settembre, entrare frastornati nelle scuole di assegnazione. - Ve lo siete guadagnato, e ancora una rata dovrete pagarla, in termini di sedi disagiate e di rallentamento del primo scatto di carriera (ma è poca cosa, per i tanti anni di precariato che avere maturato). Semmai, il problema è che sarete in pochi. Anche perché un posto su tre potrebbe andare alla sistemazione dei soprannumerari e Itp C999 e C555; dunque nella cifra 21mila c’è il trucco. Veniamo ai numeri delle assunzioni a t.i. Soprannumerari e ITP sono concentrati in prevalenza nella scuola secondaria di II grado; pertanto, per i precari di queste scuole sarà l’anno orribilis: 1. la riforma Gelmini, giungendo a regime, completa il taglio di cattedre nelle classi terminali; 2. i pochi posti in organico di diritto occorre spartirli con i colleghi soprannumerari e con ITP; 3. anche sulle supplenze brevi e temporanee conferite dai dd.ss., i precari si ritroveranno a concorrere con i soprannumerari, abbiano o no titolo abilitante: “al personale dipendente docente a tempo indeterminato che, terminate le operazioni di mobilità e di assegnazione dei posti, risulti in esubero nella propria classe di concorso nella provincia in cui presta servizio, è assegnato per la durata dell'anno scolastico un posto nella medesima provincia, con priorità sul personale a tempo determinato…. posti rimasti disponibili in altri gradi d'istruzione o altre classi di concorso, anche quando il docente non è in possesso della relativa abilitazione o idoneità all'insegnamento purché il medesimo possegga titolo di studio valido, secondo la normativa vigente, per l'accesso all'insegnamento nello specifico grado d'istruzione o per ciascuna classe di concorso”. Dixit la spending review, e più assurda non la si può immaginare. L’ANIEF condivide la necessità di tutelare i colleghi soprannumerari, e però occorre capire quale potrà essere, in futuro, il costo del comportamento arbitrario assunto dal Ministero: l’insegnante te lo manda su qualunque cattedra, se è il caso prescindendo dal titolo abilitante ! A noi sembra di intravedere una crisi di identità, nei vertici di Viale Trastevere: dirigono il servizio pubblico dell’istruzione o quello dell’assistenza ai bambini, ai ragazzi, agli adolescenti ?

° Quando si parlava di “organico dell’autonomia”.
Sembra un secolo addietro ed è invece lo scorso febbraio (il cosiddetto “decreto sviluppo”). e la prospettiva si allontana, per via del taglio nel pubblico impiego prodotto dalla spending review. Riportiamo un passaggio da La tecnica della scuola.
“Il termine di due mesi previsto dall’articolo 50 della legge 35 con cui era stato convertito il decreto “sviluppo” è ormai ampiamente scaduto e nulla è dato di sapere sulle reali intenzioni del Ministro rispetto alle linee guida per l’attuazione dell’autonomia…. L’applicazione delle norme in questione dovrà attendere ancora. Ma di che si tratta, in concreto ? Le linee guida, secondo la legge, dovrebbero riguardare il potenziamento dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, il cosiddetto “organico dell'autonomia” oltre che la costituzione di reti di scuole con e del relativo organico. E’ molto probabile che Il ritardo dell’operazione sia legato al fatto che le linee guida devono essere concordate con il Ministero dell’Economia che, come di consueto, presterà la massima attenzione agli aspetti contabili. Ed effettivamente è difficile capire come si potranno attivare organici di rete o di altro genere “senza maggiori oneri per la finanza pubblica” come recita l’ultimo comma dell’articolo 50 della legge 35”.
(“Fonte: La tecnica della scuola.it – 5 agosto 2012)