Scuola: Aggiornamenti in progress - martedì, 4 settembre 2012

° La cura dimagrante degli uffici del MIUR
In attuazione dell’art. 2, commi 1, 2, 5 e 6 del decreto legge del 6 luglio 2012, n. 95.
Con una nota (30 agosto 2012), il Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali comunica che i citati commi del decreto (convertito nella legge 7 agosto 2012, n. 135) comportano la necessità di rideterminare le autorizzazioni al conferimento degli incarichi conferiti ai sensi dei commi 5bis e 6 dell’art.19 D.Lgs. 165/2001, con obbligo alle amministrazioni di contrarre, entro il 31 ottobre 2012, il 20% degli uffici dirigenziali generali e non generali, nonché di ridurre la dotazione organica del personale non dirigenziale in misura pari al 10% della spesa relativa al numero dei posti in organico “fatte salve le procedure concorsuali e di mobilità, nonché le procedure di conferimento di incarichi dirigenziali ai sensi dell’articolo 19, comma 5 bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001, avviate alla data di entrata in vigore della suddetta legge”.

° Come sempre, è la magistratura amministrativa che deve mettere ordine
Il TAR Lazio ha emesso dieci decreti di accoglimento favorevoli ai ricorrenti che hanno impugnato i test preselettivi per l’accesso ai corsi TFA.
Ne dà notizia l’Associazione A.D.I.D.A., con il comunicato (31 agosto 2012): “Finalmente il TAR ha preso posizione sui TFA e ne ha censurato le impostazioni e le modalità. Abbiamo assistito a concorsi anche con 25 domande annullate su 60, e a quiz che nemmeno una trasmissione televisiva avrebbe mai osato proporre. Così vengono selezionati gli insegnanti? Così si vorrebbe dare ‘l’abilitazione’ a precari storici della scuola che da anni mandano avanti il servizio scolastico nazionale?”. Nel sito dell’Associazione Docenti Invisibili da Abilitare si ribadisce che ADIDA procederà a querelare per denunciare gli imbrogli verificatisi durante le prove di accesso al Tirocinio Formativo Attivo, nonché le irregolarità che hanno lastricato l'approvazione del decreto 249/2010 con cui sono stati istituiti i tirocini. Per Adida il concorso è viziato e va annullato, e gli insegnanti che lavorano nella scuola da anni hanno diritto all’abilitazione e alla stabilizzazione. (Fonte: https://sites.google.com/site)

° “Sto meditando seriamente di rivalermi anche in sede giudiziaria….”.
Gli errori non si contano più. O il MIUR si libera di coloro che stanno provocando questa incredibile serie di errori, oppure il Ministero avrà convenienza a trasferirsi in tribunale per occuparsi a tempo pieno di vertenze giudiziarie e indennizzi.
In principio è stata la questione “coda/pettine”, e l’ANIEF è dovuta arrivare addirittura alla Consulta per far valere l’evidenza e perché i tribunali ingiungessero al MIUR di rimediare al mal fatto. Non è il caso qui di elencare la sequenza di coglionature che sono state date, negli ultimi anni, a quanti hanno a che fare con il mondo della scuola. L’ultima: la vicenda dei test preselettivi per l’accesso ai corsi TFA: alcuni test erano errati (lo ha ammesso il Ministro), e secondo alcuni ricorrenti, l’intervento correttivo degli errori è stato in parte inefficace; infine, sarebbe errato l’elenco che il MIUR ha pubblicato con i nomi di coloro che hanno (avrebbero) compilato i test preselettivi. Sembra che ci sia chi intende querelare i responsabili dell’errore. Leggiamo da Reginaldo Palermo: “Ci sono esperti inseriti nell'elenco del decreto del 5 agosto che affermano: "Non abbiamo fatto nè test buoni, nè test sbagliati, semplicemente non abbiamo proprio fatto nulla". E c'è persino chi ha saputo da un amico di essere nell'elenco del decreto ministeriale…. E adesso un bel gruppetto di esperti i cui nomi compaiono nel decreto dell’agosto 2011 minaccia di adire le vie legali e di chiedere che il pagamento dei danni derivanti dalla lesione della propria onorabilità professionale. Insomma, il pasticcio estivo del Tfa è persino peggiore di quanto potesse apparire a prima vista. Centinaia, anzi migliaia di test sbagliati che a questo punto non si sa davvero da chi siano stati costruiti. Forse, per conoscere la verità, è necessario che la vicenda finisca in un’aula di tribunale e allora, sotto giuramento, tutte le persone coinvolte dovranno raccontare come sono andate davvero le cose. Uno degli esperti in elenco ci racconta: “Qualche giorno fa è diventato pubblico il decreto del 5 agosto 2011, non mi sono neppure preoccupato di andarlo a leggere, fino a quando non ho ricevuto la telefonata di un amico che mi informava di aver letto il mio nome… Sto meditando seriamente di rivalermi anche in sede giudiziaria perché non ci sto davvero a veder messa in discussione così pesantemente la mia immagine professionale costruita con impegno e fatica in più di 40 anni di lavoro nella scuola”. (Fonte: La tecnica della scuola, 01/09/2012)