° Graduatorie d’istituto di I fascia aa.ss. 2012/13 e 2013/14. Personale docente incluso nella fascia aggiuntiva GaE. Le domande entro il 24 settembre.
La D.G. per il personale scolastico ha diramato (Nota prot. n.6791 del 17 settembre 2012) le indicazioni operative per la trasmissione del modello B. Riportiamo la Nota.
“Come anticipato con nota prot. 6677 del 12 settembre 2012, si forniscono indicazioni operative per la trasmissione dell’istanza per gli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento della fascia aggiuntiva. In data odierna sarà resa disponibile un’apposita istanza POLIS che mantiene le caratteristiche del modello B presentato lo scorso anno dagli aspiranti inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di prima, seconda e terza fascia, ad eccezione dei seguenti aspetti: - è destinata solo agli aspiranti della fascia aggiuntiva GaE che non siano già inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di altra fascia e che non abbiano già presentato il modello sedi nel 2011; - non prevede, per nessuna provincia, il vincolo relativo alla presenza di due soli circoli didattici per gli aspiranti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Si segnala che, al fine di limitare al minimo gli adeguamenti previsti, non sono state adeguate alla circostanza le note dell’applicazione e del modello di domanda in versione pdf. Le suddette note sono pertanto da ignorare in quanto si riferiscono alla situazione di inizio triennio e non all’attuale. Per gli aspiranti già inclusi nelle graduatorie di circolo e d’istituto per l’a.s. 2011/12, interessati al recupero degli effetti del dimensionamento, si precisa che le uniche attività previste saranno a carico degli uffici dell’Amministrazione, ai quali le indicazioni operative saranno fornite con successiva nota tecnica. Si ricorda che il termine ultimo di presentazione domande è il 24 settembre 2012”.
° Economizzare. Un verbo imperativo tendente all’infinito.
Investimento sociale produttivo in capitale umano ? Non se ne parla, ma la digitalizzazione consentirà di risparmiare 30 milioni.
Siamo tra gli ultimi Paesi al mondo nel rifinanziamento dell'istruzione… L'investimento pubblico in istruzione in Italia si è attestato al 3,5% nel 1995, 3,1 nel 2000 e nel 2005 e arriva al 3,4% nel 2009. Tra il 2000 e il 2009, in 24 dei 29 Paesi considerati la spesa alle primarie e secondarie di primo e secondo grado è aumentata almeno del 16%. In alcuni Paesi, come Brasile, Corea, Repubblica Ceca, Estonia, Irlanda, Slovacchia e Regno Unito addirittura del 50%. In controtendenza solo Francia, Israele e Italia con un aumento di spesa contenuto entro un 10% in dieci anni. (Fonte: Giovanni Scancarello, ItaliaOggi, 18/09/2012).
In riferimento alla Scuola, quasi non si parla d’altro che di economizzare; e questa volta, con la digitalizzazione, il risparmio non pregiudicherà la qualità della Scuola. Vogliamo sperare, però, che i risparmi che si otterranno siano utilizzati per ripagare il plus lavoro che verrà, dalla digitalizzazione, al personale; perché lavoro in più ne verrà, per limitare l’uso dei documenti cartacei (pagelle, libretti delle assenze, registri). Oggi, in un istituto superiore con 1.000 alunni e 45 classi si spendono fino a 6.262 euro per pagelle, registri, documenti di carta e libretti.
(Fonte: TuttoscuolaNews - n.550, 15.09.2012)
Diverso è il discorso quando la digitalizzazione invade il campo della didattica, come sarà se si vorrà sostituire l’insegnante con un pc nelle scuole primarie di montagna e nelle piccole isole, lì dove non ci sono i numeri per costituire una classe. ItaliaOggi, a questo proposito, titola: “Giallo del pc che sostituirà il docente. La novità nel dl, ma il ministro nega”. “Il decreto legge esclude questa possibilità e prevede che, dal prossimo anno scolastico, in assenza dei requisiti ordinari, si istituiscano «centri scolastici digitali»: grazie ai fondi per l'informatizzazione che ha in dote il ministero, ogni piccolo centro con pochi studenti sarà dotato di un collegamento rete e di uno schermo. I ragazzi seguiranno così le lezioni della classe di assegnazione a distanza «senza che questo comporti incrementi di spesa ai fini della determinazione degli organici» di insegnanti e di personale ausiliario. Un modello che in Australia ha consentito di garantire le lezioni anche in situazioni di particolare isolamento. La scuola a distanza si farà in locali messi a disposizione dal comune, che dovrà occuparsi anche della custodia. Ora si attende di conoscere il testo finale del decreto”. (Fonte: Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi, 18/09/2012).
° Pochi i bambini che accedono in anticipo alla prima classe del primo ciclo
Sono meno del 10% degli iscritti alla prima classe.
Nell'anno scolastico 2009/2010, le famiglie che hanno fruito della possibilità di iscrivere i bambini in anticipo sono state 48.691 sugli oltre 550 mila famiglie di iscritti al primo anno. Il dato, in lenta crescita rispetto agli anni precedenti, è parecchio differenziato tra Nord Italia e Sud; qui i piccolissimi studenti sono in percentuale ben maggiore. Secondo i dati che l’Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica ha raccolto - per una rilevazione conoscitiva sull’applicazione delle indicazioni nazionali per la scuola dell'infanzia e primaria, pubblicata nella scorsa primavera -, il 78% dei docenti intervistati ha espresso parere non favorevole all'anticipo dei «primini». Il parere del ministro Profumo: entrare a scuola in anticipo è necessario per stare al passo con l'Europa. (Fonte: Alessia Camplone, Il Messaggero, 18/09/2012).