Scuola: Aggiornamenti in progress - lunedì, 24 settembre 2012

° Il Ministro tira dritto. Domani, sulla G.U. il bando del concorso a cattedre
Comunicazione del Ministro alla Commissione Cultura della Camera (20 settembre).

Il MEF ha autorizzato assunzioni per 11542 cattedre a concorso: 7351 sarebbero assegnate per l’a.s. 2013/14, e 4191, per l’a.s. 201/15 (ma su queste, occorre attendere il bando, perché potrebbero essere anticipate al 2013, se si dovessero liberare i posti per effetto dei pensionamenti. Un migliaio di cattedre andrebbero al Sostegno; oltre 1400 all’Infanzia; 3500 circa alla Primaria. Il ministero stima in 160 mila circa il numero dei potenziali partecipanti alla selezione; soltanto chi rientrerà tra i vincitori otterrà l'abilitazione all'insegnamento. Le domande di ammissione al concorso ancdranno inoltrate on line attraverso il sito del MIUR.
La prova preselettiva nazionale, da effettuarsi a dicembre. Si svolgerà in aule attrezzate con postazioni informatiche, perconsentire ai candidati di ricevere il test, rispondere nel tempo stabilito (50 minuti), inviare l’elaborato, e conoscerne istantaneamente l’esito. Tale procedura consentirà al MIUR di evitare le spese enormi di stampa dei test, del tipo che sono state in occasione del concorso a dirigenti scolastici. Ne verrà vantaggio ai candidati stessi, in quanto durante la prova non dovranno cercarsi, con dispendio di energie nervose, i quesiti nel librone. Le decine e decine di migliaia di concorrenti saranno convocati alla prova in scaglioni diversi; a ciascuno sarà dato un numero di codice abbinato a una combinazione random di domande sorteggiate dal novero di quelle pubblicate 3 settimane prima della prova su un “esercitatore”: un testo unico per i candidati di tutte le diverse classi di concorso. Ogni candidato affronterà 50 quesiti: 36 intesi a valutare competenze e capacità logiche, interpretative e linguistiche; 7 di informatica; 7 di lingua straniera. Ogni risposta giusta varrà un punto, la sbagliata meno uno, zero punti la risposta non data. La prova si riterrebbe superata con punteggi non inferiori a 35.
La prova di “competenza”, da effettuarsi nel gennaio del 2013. Sarà del tipo “semi strutturata” (con griglia nazionale di valutazione): quesiti a risposta aperta, ha detto il Ministro, “finalizzati a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari"; per gli insegnanti della scuola primaria è prevista anche una prova "atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese". I punti assegnati alla prova sarebbero 40, e 28 punti sarebbe il minimo per accedere alla prova successiva (per le materie d'insegnamento che prevedono anche una prova di laboratorio, si frazionerebbe: 30 punti max + 10 punti max).
La prova di “attitudine” all’insegnamento, da effettuarsi a partire da marzo 2013. Il Ministro ha detto: “La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuta la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic e agli studenti con bisogni speciali". Ogni candidato terrà una lezione simulata (30 minuti davanti all’uditorio formato da 3 esaminatori) su un argomento estratto 24 ore prima della prova (esattamente come si faceva nei vecchi concorsi, fino agli anni Ottanta); nell’ mezz’ora successiva, la commissione ascolterà il candidato sulle scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata, vaglierà la sua conoscenza di una lingua straniera (l’inglese sarà obbligatorio per i candidati alle primarie), della legislazione scolastica e delle norme disciplinari. La prova è superata col voto min. 28/40.
In primavera. Sarebbe bandito un altro concorso (5miila posti da assegnare nell’a.s. 2015/16).

Sabato scorso, a Roma e Torino: il Paese reale.
Che tra Paese legale e Paese reale lo iato si stia dilatando lo sanno tutti (perfino la Casta: politici e giornalisti)Stampa e politici sanno e dicono della separazione sempre più profonda tra paese reale e paese legale. Sabato 22 lo si è visto chiaramente.
A Roma, da piazza dell’Esquilino alla Bocca della Verità, nel pomeriggio di sabato scorso, i docenti precari hanno sfilato in 15mila, e tre dei loro cartelli (poi, ammainati perché configurabili come offesa alle istituzioni) davano un’idea di quanto la frattura sia profonda: nel primo, l’immagine del presidente Napolitano sormontava la scritta «La Nausea di Sartre»; nel secondo, l’immagine del Parlamento sormontava la moraviana «Gli indifferenti»; nel terzo, si riportava il titolo, da Musil, «L'Uomo senza qualità», con sopra la foto del ministro Profumo. Alla manifestazione hanno aderito anche l’Anief, i Cobas, la Flc-Cgil e l’Usb, oltre a Sel, Idv, Rifondazione comunista, Comunisti italiani e ad alcune associazioni studentesche come l’Uds.
A Torino il ministro Profumo è stato contestato (ed è l’ennesima volta). “Il ministro Profumo veniva contestato apertamente da un gruppo di studenti universitari tanto che è dovuta intervenire anche la polizia. Attorno alla scuola il clima resta rovente”. (l’Unità, 23/09/2012).