° Imminente la C.M. per la riconversione di docenti in esubero
Saranno indetti corsi di formazione per complessivi 349 docenti; conseguiranno la specializzazione per le attività di sostegno.
Sono sufficienti per una piccola parte degli oltre 8mila insegnanti in esubero nell’organico di diritto; si tratta, in buona parte, di insegnanti tecnico pratici di scuola secondaria di II grado. La circolare stabilirà che la partecipazione ai corsi è a seguito di richiesta volontaria.
° Palermo amplia alcune forme di assistenza agli studenti disabili meno gravi
Si tratta di una norma inserita nel documento “Modalità e criteri per l’assistenza specialistica agli alunni disabili”, approvato dal Consiglio comunale
Assistenza specialistica anche per gli alunni con disabilità meno gravi. E’ questa una delle novità del regolamento per l’assistenza agli studenti con disabilità approvato all’unanimità dal consiglio comunale di Palermo. Inoltre le scuole potranno usufruire del contributo comunale pari a 800 mila euro per 530 alunni, attingendo, per l’assunzione del personale specializzato, dalle graduatorie redatte dagli uffici comunali. (Fonte: Press-IN - anno IV / n. 2554 - 08/10/2012)
° Gli indicatori strutturali di verifica degli effetti dell’integrazione scolastica.
Le singole scuole autonome non hanno competenza a decidere circa l’effettuazione o meno delle prove INVALSI sulla qualità del sistema scolastico: lo ha stabilito il Tribunale di Trieste (Sent. n° 212 del 3 Luglio 2012) rigettando il ricorso presentato da alcuni Collegi dei docenti. Nel segnalare che nell’ambito di dette prove devono essere effettuate verifiche circa gli effetti dell’integrazione scolastica, Salvatore Nocera segnala quali ne possano essere gli indicatori.
All’art. 12 comma 6 della Legge n° 104/92 è stabilito che, nell’ambito di dette prove, debbono essere effettuate verifiche circa gli effetti dell’integrazione scolastica. Al riguardo, l’avv. Salvatore Nocera (AIPD - Osservatorio Scolastico sull’Integrazione) segnala quali possano essere – secondo accreditati studi - gli indicatori strutturali di processo e di esito: “1. Indicatori strutturali riguardano l’organizzazione delle scuole per l’accoglienza degli alunni con disabilità, ad es. eliminazione di barriere architettoniche e sociopercettive; classi non numerose, docenti formati didatticamente sull’inclusione scolastica. 2. Indicatori di processo riguardano le modalità di inclusione, ad es. la corretta e tempestiva formulazione della diagnosi funzionale e del PEI, aggiornamento in servizio dei docenti sui singoli e diversi casi che debbono affrontare di anno in anno. 3. Indicatori di esito riguardano le modalità di valutazione dei risultati di qualità dell’inclusione, come ad es. uso di prove equipollenti, valutazione non solo degli apprendimenti, ma anche della crescita nella comunicazione, nella socializzazione e nelle relazioni, come espressamente recita l’art. 12 comma 3 L. n° 104/92. 3. Inoltre l’esito qualitativo dell’inclusione dovrebbe essere valutato annualmente anche dal Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, dagli Enti locali e dalle associazioni dell’ambito territoriale della scuola per verificare l’efficacia delle somme erogate”.
(Fonte: Salvatore Nocera - Scheda n. 402 su www.aipd.it/cms/schedenormative - 08/10/2012)
° Qualcuno dica al Ministro Profumo che il Governo non esercita la direzione spirituale
Le prospettive sono dure: da una parte politici ladroni, dall’altra “tecnici” che vivono nel Medioevo. In Liguria, a Monterosso, il Ministro ha fatto una gaffe sesquipedale dicendo: “Il paese va allenato; dobbiamo usare un po’ di bastone e un po’ di carota, e qualche volta dobbiamo usare un po’ di più il bastone e un po’ meno la carota. In altri tempi bisogna dare più carote ma mai troppe”. Il Corriere della sera titola: “Al Paese, bastone e carote” (9 ottobre). Il Manifesto titola: “In Italia c’è Profumo di bastoni”, e prosegue: la boutade ispirata ad un'elementare morale del castigo fa rabbrividire.
Una frase in libertà ? Forse. Ma non è la prima sfuggita dalla bocca di questi ministri e sottosegretari “tecnici” che si sentono vocati ad educare la popolazione. L’atteggiamento è quello stesso del presidente Monti, che i ministri li ha creati a propria immagine e somiglianza. Francamente, ad ascoltare frasi del genere mi sembra di vivere in un’epoca antecedente la Rivoluzione francese, e di non essere cittadino ma suddito. Che ne pensa, presidente Napolitano ? Sono frasi da Stato democratico o sono consentanee allo Stato etico?
(Leonardo MAIORCA)