° Il ministro Profumo sa che il carico orario è materia di contrattazione?
La Ragione? I sindacati? Qualcuno ha illuminato il ministro? Le notizie sono contrastanti; dovremo vedere il testo del ddl Stabilità.
Il testo del provvedimento che, secondo le indiscrezioni, porterebbe da 18 a 24 l’orario di servizio dice: “Dal 10 settembre 2013 l'orario di servizio del personale docente della scuola primaria e secondaria di primo e di secondo grado, incluso quello di sostegno, è di 24 ore settimanali. Nelle sei ore eccedenti l'orario di cattedra il personale docente non di sostegno della scuola secondaria titolare su posto comune è utilizzato per la copertura di spezzoni orario disponibili nell'istituzione scolastica di titolarità e per l'attribuzione di supplenze temporanee per tutte le classi di concorso per cui abbia titolo nonché per posti di sostegno, purché in possesso del relativo diploma di specializzazione. Le 24 ore di servizio del personale docente di sostegno sono dedicate interamente ad attività di sostegno”. (Fonte: Tuttoscuola n.555/2012). E’ un testo credibile, visto il piglio aziendalista di Profumo: non sarebbe la prima volta (basti pensare al provvedimento sugli “inidonei”) che il Ministro sega ad occhi chiusi. In merito all’innalzamento delle ore di servizio a 24, c’è stata , però, una schiarita con la dichiarazione fatta, da Profumo, a Il Messaggero: «Questo tema ha bisogno della contrattazione sindacale. Abbiamo da fare il contratto del 2014, che sarà una grande opportunità anche dal punto di vista salariale. Quella sarà l’occasione per stipulare un patto per la scuola, nel quale dovrà esserci il riconoscimento del grande ruolo dei docenti. Questo ruolo va rivalutato in termini assoluti, anche per quanto riguarda gli stipendi. Rilancio della reputazione del ruolo dell’insegnante e insieme gratificazioni finanziarie” (Mario Ajello, 14 ottobre). E’ una dichiarazione che Pasquale Almirante (La tecnica della scuola, 14 ottobre) ha commentato con sollievo: “La dichiarazione è dunque ufficiale e al cronista del Messaggero, che chiedeva spiegazioni sul ventilato aumento del carico di lavoro ai docenti da 18 a 24 ore, ha risposto che questo tema è di pertinenza sindacale; niente dunque fughe in avanti e niente leggi che improvvisamente stravolgono tutta l’impostazione didattica e organizzativa della scuola. Con ogni probabilità l’unanime grido di tutti i sindacati, a cui si sono uniti politici di peso, ha fatto capire a Profumo che non è tanto semplice andare avanti senza dialogo e senza confronto. Non pecchiamo dunque di ottimismo se pensiamo che la questione per lo più stia andando verso una soluzione onorevole e che se ne parlerà forse fra due anni, nel 2014…”. La schiarita durare il tempo di un mattino, e non convince il PD, sicché La tecnica della scuola, titola così il 16 ottobre: “Legge di Stabilità, non era gossip: l’innalzamento a 24 ore c’è e rimane in piedi”. A confermarlo è Francesca Puglisi, responsabile Scuola del Pd: come temevamo, ci sono tagli insostenibili per la scuola; li contrasteremo con forza stando vicini a tutte le mobilitazioni annunciate. Ma il Partito Democratico avrà la forza di opporsi sino in fondo, sino a votare contro il Governo Monti?
° MIUR e Confindustria, per favorire l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
La D.G. per lo Studente, l'Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione informa (11 ottobre 2012) di iniziative nell'ambito del Piano "Più scuola meno mafia".
Le iniziative saranno realizzate, con il diretto coinvolgimento delle Istituzioni scolastiche del territorio, attraverso l'utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Il protocollo dell’intesa intercorsa tra MIUR e Confindustria prevede la gestione comune di progetti per dimostrare l'importanza del giusto impiego dei beni confiscati alla mafia come strumenti utili per la crescita culturale degli studenti.
° DDL Stabilità: tagli ai finanziamenti per le politiche sociali
Le organizzazioni delle persone con disabilità organizzano, per il 31 ottobre a Roma, la mobilitazione “Cresce il welfare, cresce l’Italia”, contro i provvedimenti in materia di politiche sociali contenuti nel DDL di Stabilità approvato dal Consiglio dei Ministri.
Da indiscrezioni sul testo del provvedimento sembra che il Governo procederà a ridurre i trasferimenti alle Regioni e agli Enti Locali, e all’ennesima restrizione alla spesa sanitaria; sembra, inoltre, che il Disegno di Legge di Stabilità preveda che i permessi lavorativi verrebbero retribuiti al 50% nel caso che ad assistere la persona disabile sia il figlio o il nipote o un altro parente che non sia il genitore o il coniuge. Con una dichiarazione del suo presidente, la FISH dà l’allarme per «l’ennesimo colpo assestato alle politiche sociali e ai diritti civili del nostro Paese». (Fonte: http://www.superando.it/10 ottobre 2012)