° A che punto siamo con il Simulatore della prova preselettiva, dopo le proteste
Il Ministro non deflette dalla decisione: è troppo accorto per mettersi nella difficoltà in cui incappò in occasione del concorso a DD.SS. la Gelmini: pubblicato l’esercitatore con le risposte (che a torto riteneva corrette) dovette in seguito alla segnalazioni dei candidati, eliminarne quasi mille, e subì un ricorso alla magistratura amministrativa.
Non c’è due senza tre. Dopo aver colpito la preselettiva del concorso a dd.ss. e quella del TFA ordinario, la Maledizione delle prove a risposta multipla è tornata. Questa volta, il problema è che i privati hanno dato a conoscere quelle risposte che il MIUR fornisce in forma implicita: il Simulatore restituisce a chi si sta esercitando l’elenco delle risposte date, evidenziando la risposta in verde, se corretta e in rosso, se errata, visualizzandole indipendentemente dal risultato ottenuto. Non è possibile avere l’archivio dei quesiti in formato pdf con le risposte esatte. Il motivo ufficiale ? L’ esercitazione si trasformerebbe in un puro esercizio mnemonico. E’ una motivazione assurda, se consideriamo la mole dell’archivio: soltanto gli emuli del dott.Inardi (lo ricordate ? Il moderno Pico della Mirandola) avrebbero una potenza mnemonica utile a ricavare tale vantaggio. E, in ogni caso, così monco, come Profumo ha stabilito che sia, l’esercitatore perde gran parte della sua utilità:
° Le parole del prof. Salvatore Settis, sulla Scuola
Intervenendo alla puntata del 3 dicembre, su RaiTre (alla trasmissione “Che tempo che fa”), il professore ha avuto calde parole di gratitudine verso gli insegnanti e ha archiviato le ridicolaggini sul loro presunto “corporativismo”. Riportiamo le parole.
“La scuola, lo diceva già Calamandrei, è un organo costituzionale; ma di questo anche i Ministri si sono dimenticati da un pezzo anche se continuano a giurare fedeltà alla Costituzione”. “Bisogna restituire agli insegnanti il senso della dignità del lavoro che fanno, ma questo non glielo si dà certamente accusandoli di corporativismo. D’altronde i due Paesi al mondo in testa alle classifiche sono Finlandia e Corea del Sud, paesi accomunati da una grande considerazione sociale nei confronti dei docenti”.
° Qualche passaggio sulla Scuola, nel programma del Movimento 5 Stelle siciliano
LATECNICADELLASCUOLA.IT (3 dicembre 2012) ne riporta alcuni dei punti programmatici
1. Abolizione della legge ex Aprea (DL 953 inserimento dei privati nelle scuole pubbliche, chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi). 2. Abolizione della legge Gelmini. 3. Pagamento di tutte le attività di presenza oltre le 18 ore (collegio dei docenti, consiglio di classe, ricevimento genitori, riunioni disciplinari, ecc.). 4. Annullamento della riconversione obbligatoria sul sostegno dei docenti soprannumerari. 5.Obbligo per le scuole private parificate di assumere il personale dalle G.A.E. 6. Riconoscimento della professione docente come usurante. 7. Elezione diretta del preside da parte del collegio docenti e di tutto il personale.
Il primo punto crediamo contenga un refuso, perché il ddl c.d. “ex Aprea” non è legge (e comunque la proposta in discussione in VII Commissione Senato non propone la chiamata diretta dei docenti). Il punto n.5 è formidabile, propone una cosa che abbiamo sempre auspicato perché moralmente doverosa e ineccepibile razionalmente. Il punto n.7 è già presente in una proposta di legge presentata il 25 febbraio 2011 dagli onorevoli (PD) Laratta e Marini (all’art.2 recita, tra altro: “Art.2 Elezione del preside tra i docenti superiori, di cui all'articolo 4, iscritti all'albo regionale di cui all'articolo 5 da parte del consiglio d'istituto; qualora risulti eletto un docente appartenente a un'altra istituzione scolastica, l'elezione si configura come utilizzazione per la durata del mandato. Nomina del preside eletto con decreto del direttore dell'USR. Durata della carica di preside per un massimo di tre anni per mandato e per non più di due mandati ed esonero dall'insegnamento per la durata del mandato”. Latecnicadellascuola.it reca, il medesimo giorno 3 dicembre, anche un breve articolo sulle attese che la Scuola si attende dal Pd se dovrebbe andasse al governo: “Sul merito per esempio e sulla valutazione sia degli insegnanti e sia della scuola, quando oltre il 30% dei nostri alunni abbandonano o si disperdono, cosa ci dirà? E sull’obbligo scolastico, compresi i programmi, le indicazioni nazionali, che nelle secondarie di primo e secondo grado sono stati ridotti al lumicino e dove la confusione è più che grande, come intenderà intervenire? Ma anche sul famoso maestro unico coi corsi di inglese imposti agli insegnanti per evitare un docente specializzato, si attendono risposte”.