° Finanziamento diretto alle scuole - Acconto F.I.S.
Pubblicato (Nota prot.n. 1067 del 18 febbraio 2013) il decreto della D.G. per la politica finanziaria e per il bilancio.
Il decreto (11 febbraio 2013) ha come oggetto: “- A.S. 2012/2013 - Assegnazione acconto del F.I.S. per il finanziamento degli istituti contrattuali di cui all'art. 88 del CCNL 29.11.2007 e delle risorse per il finanziamento degli istituti contrattuali di cui agli artt. 33 (funzioni strumentali), 62 (incarichi specifici per il personale ATA), 30 (ore eccedenti sostituzione colleghi assenti) e 87 (progetti pratica sportiva). Il direttore generale ha disposto, per l’a.s. 2012/2013 le assegnazioni in acconto a favore delle istituzioni scolastiche statali. Le somme assegnate, elencate nell’allegato A pubblicato lo scorso 18 febbraio 2013 nel sito istituzionale del MIUR, ammontano all’importo il complessivo di € 527.072.479,04, comprensivo di FIS, Funzioni strumentali, Incarichi specifici, Ore eccedenti sostituzione docenti assenti e Progetti Pratica sportiva.
° La Scuola italiana nel contesto UE. Alcuni dati in grigio scuro, altri in nero
Eccone alcuni, tratti dal Rapporto Censis 2012, dal Rapporto ISTAT sulla situazione sociale 2012, o dal Miur – D.G. per gli studi, la statistica e i sistemi informativi.
- Investimenti in istruzione pari al 4,5% del PIL (la media 2012 dei paesi OCSE è pari al 5,7%)
- Soltanto il 17,7% degli istituti è provvisto dell’obbligatorio Certificato di prevenzione incendi
- Il 33,5% delle scuole non ha impianto idrico antincendio; il 50,% non ha scala di sicurezza
- Soltanto lo 0,47% delle scuole è costruito in applicazione dei criteri dello sviluppo sostenibile
- Due milioni di giovani tra i 15 e i 24 anni non studiano né lavorano; l’Italia è ultima in Europa
- Sono oltre tre milioni gli italiani di età inferiore ai 34 anni che non studiano né lavorano
- Il tasso di abbandono scolastico è al 18,8%; peggio dell’Italia solo Malta, Portogallo e Spagna
- Quasi il 20% degli studenti sedicenni in obbligo di istruzione abbandona il sistema formativo
- Il tasso di abbandono scolastico in Sicilia è del 18,8%. In Friuli Venezia Giulia è del 12,1%.
- Abbandona la istruzione di II grado, il 37% nella classe operaia, l’8% nelle classi superiori
- Accedono all’università il 14,1 % nella classe operaia, e oltre il 50% nelle classi superiori.
- Possiede la laurea il 12,5 % nella classe operaia, e oltre il 40% nelle classi superiori.
° L’OCSE all’Italia, in materia di sistema educativo e mercato del lavoro
Il Rapporto Ocse “Obiettivo crescita” è stato diffuso nel corso della riunione, a Mosca, dei ministri dell’economia e delle finanze del G20
I rilievi critici principali al sistema scolastico ed educativo italiano, contenuti nel Rapporto «Going for Growth» - finalizzato a rilanciare la crescita economica -, sono: che la Scuola italiana presenta un basso rendimento rispetto alla spesa («scarsi risultati nonostante l'elevato livello di spesa»… ), e che non è socialmente equo nell’offerta formativa. Quanto alle raccomandazioni, si insiste sulla necessità di migliorare la valutazione nella scuola secondaria («cercando di convincere gli insegnanti dei suoi benefici»), e sulla necessità di rafforzare l’offerta di percorsi di formazione professionale postsecondaria, compresi i percorsi in apprendistato. L’OCSE consiglia anche di aumentare le tasse universitarie introducendo un sistema di prestiti per studenti con rimborso condizionato al reddito. Quanto al tema della “flessibilità” del lavoro, il Rapporto evidenzia il «dualismo» che in Italia contrappone i dipendenti ai precari e ne indica così la matrice: «L'eccessiva tutela del posto di lavoro per alcune forme contrattuali e una rete di protezione sociale piuttosto frammentata hanno creato un mercato del lavoro duale che ostacola una distribuzione efficiente della forza lavoro». ….
(Fonti: il Manifesto – 16 febbraio 2013)
° Presentazione del libro di Elio Rindone "Da Gesù a Ratzinger".
Domani, giovedì, dalle 18.45, al Centro Culturale Valdese, via Spezio, Palermo
Il testo raccoglie una serie di articoli su pronunciamenti e comportamenti del Magistero cattolico (soprattutto di Benedetto XVI) e offre valutazioni circa la loro congruenza e distanza dal messaggio originario di Gesù Cristo.