° Viaggio Premio, per 43 studenti italiani, nella Repubblica Federale di Germania
Il soggiorno - nel periodo dal 25 giugno al 20 luglio 2013 - darà l’occasione agli studenti di approfondire la conoscenza della lingua tedesca.
L’Ambasciata tedesca in Italia e il MIURrendono noto che il governo tedesco ospiterà studenti italiani, di età tra 15 e 17 anni, per un soggiorno in Germania. Le spese di viaggio dall’aeroporto internazionale più vicino al luogo di residenza, verso la Germania e ritorno, così come quelle per il soggiorno saranno a carico della Segreteria della Conferenza Permanente dei Ministri della Pubblica Istruzione dei Länderdella Repubblica Federale di Germania. Il MIUR (D.G. per gli Affari Internazionali – Autorità di Certificazione fondi strutturali e Cooperazione bilaterale Paesi UE) ha postato nel sito istituzionale la nota concernente: gli adempimenti degli uffici territoriali; i requisiti degli studenti partecipanti; i criteri per la loro individuazione; i motivi di esclusione; le procedure e i termini (entro il 20 marzo 2013)delle candidature; la documentazione per la partenza e il soggiorno. Info: Sig.ra PatriziaGiangregorio tel. 06/ 5849 3391 e-mail:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - MIUR - Dipartimento per la Programmazione.
° L’eredità: - Tagliate un anno di pubblica istruzione !
Tagliando l’offerta nella istruzione pubblica, si inceppa la mobilità sociale e si correla la collocazione lavorativa potenziale degli studenti al reddito dellefamiglie d’origine. Riportiamo (da la Repubblica, 3 marzo 2013) il primo punto dell’Atto di indirizzo che Profumo lasciaper il prossimo governo: riducete il percorso scolastico.
"Occorre superare la maggiore durata del corso di studi procedendo alla relativa riduzione di un anno, in connessione anche alla destinazione delle maggiori risorse disponibili per il miglioramento della qualità e della quantità dell'offerta formativa, ampliando anche i servizi di istruzione e formazione". Ne deduciamo, in modo incontrovertibile, che questo ministro (e più in generale, questo Governo) non tiene conto della condizione socio-culturale del Paese. La mobilità sociale verticale, nel nostro Paese, è tra le più basse in Europa: più della metà di quanti hanno un genitore con, al massimo, la licenza media tende a riprodurre questa situazione e solo il 5% di questi raggiunge la laurea. La strada del lavoro e quella dello studio devono essere aperte come opportunità pari, non correlate al reddito familiare degli studenti. Che cosa potesse venire, alla Scuola, da ministro Profumo l’avevamo subito fiutato, e abbiamo scritto in dissenso via via che emanava i provvedimenti per la Scuola (eccezion fatta per quelli finalizzati alla innovazione tecnologica). La stessa cosa ha sempre fatto la redazione di La Tecnica della Scuola; un esempio ? Riportiamo alcuni passi di un articolo di A. Maria Bellesia.“L’eredità del governo tecnico, per la Scuola.Alla faccia (di bronzo) di chi in campagna elettorale metteva sul piatto nuovi investimenti nell’istruzione!... Queste sono le sorti magnifiche e progressive per la scuola italiana e per chi ci lavora. … Avanti tutta con laspending review. Stipendi congelati fino al 2014 per gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici (le retribuzioni sono ferme dal 2010 mentre tutto il resto è aumentato); nessuna possibilità di recupero di incrementi contrattuali eventualmente previsti a decorrere dal 2011; nessun riconoscimento dell'indennità di vacanza contrattuale anche per gli anni 2013 e 2014; per il personale della scuola, confermato il blocco degli scatti di anzianità anche per il 2013. E qualora si arrivasse ad un rinnovo contrattuale, ci saranno da “assicurare” livelli di produttività e di qualità adeguati ai fabbisogni. Insomma dietro l’angolo si intravede solo l’incremento del lavoro, ma non del salario. Lavorare di più, prendendo dimeno… C’è una sola soluzione possibile per trovare le risorse: ridurre di un anno il percorso degli studi. L’ipotesi è indicata come “priorità” dal ministro Profumo nell’Atto di indirizzo per il 2013, pubblicato il 28/2/2013, con la motivazione di “adeguare la durata dei percorsi di istruzione agli standard europei”… Il taglio di un anno del percorso scolastico comporta per forza livelli di competenza inferiore per gli studenti. Non c’è argomento che tenga di fronte a quella montagna di risparmi calcolati in 1.380 milioni di euro nel giro di qualche anno”. (Fonte:latecnicadellascuola.it – 03/03/2013)
° Pensionamento del personale del comparto scuola. Una nota dell’INPS
INPS spiega (nota 3295, 25.02.2013) alle proprie sedi come lavorare le domande
Le domande di pensione, comprese quelle del personale della Scuola, devono essere presentate da parte degli iscritti entro il 30 giugno avvalendosi anche dell’assistenza gratuita delle organizzazioni di Patronato.(Fonte: http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=43862&action=view)