Scuola: Aggiornamenti in progress -martedì, 12 marzo 2013

 ° Conferimento di una cattedra presso la Scuola Militare Teuliè” di Milano

A decorrere dall’a.s. 2013 – 2014 sarà assegnata, per titoli, una cattedra di Storia e Filosofia (A037). Il bando può essere letto nei seguenti siti:http://www.difesa.it/;http://www.persociv.difesa.it/; http://www.istruzione.it.

Possono partecipare al concorso i docenti di ruolo ordinario di istituti di istruzione secondaria di secondo grado del M.I.U.R., che abbiano superato il periodo di prova per la materia costituente la cattedra di insegnamento per cui intendono concorrere e per il grado di istituto per il quale saranno messi a disposizione. Le domande d’ammissione al concorso, redatte in carta semplice e corredate dalla documentazione richiesta, devono essere indirizzate al Comando della Scuola Militare “Teuliè” – Corso Italia, 58 – 20122 Milano, e trasmesse a mezzo raccomandata a/r, entro i20/04/2013. Gli idonei dichiarati “vincitori” saranno collocati fuori ruolo a disposizione del Ministero della Difesa a tempo indeterminato ma possono essere restituiti al M.I.U.R. con decorrenza dall’inizio del successivo anno scolastico. I nominati godranno del trattamento economico corrispondente alla classe stipendiale di appartenenza, senza emolumenti aggiuntivi, integrativi connessi con la specifica nomina di docente presso la Scuola Militare.

 

° Il MIUR presenta numeri del “Piano Nazionale Scuola digitale

Presentati i dati (rilevazione al 2012dell'85% delle scuole) sugli strumenti di ICT

- Varato nel  2007/2008 è stato finanziato di anno in anno con un budget 30 milioni di euro.

Computer presenti nelle scuole: 169.130 nella Primaria (1 pc ogni 15 studenti); 150.385 nella Secondaria di I grado (1 pc per ogni 11); 334.079 nelle Superiori (1 pc per ogni 8).

- Dispositivi portatili (pc/tablet) in uso individuale agli studenti: 13.650.

Lim installate: 69.813, per una copertura del 21,6% delle aule scolastiche.

- Aule connesse in rete: circa il 54% (82% circa le scuole con una connessione internet).

- Le Cl@ssi 2.0 sono 416 (da attivare altre 2600); 14 sono le Scuole 2.0 (da attivare altre 16).

Per sviluppare il Piano, il Ministero ha stipulato lo scorso settembre accordi con le Regioni, sulla base dei quali sono stati pubblicati avvisi pubblici; inoltre il Progetto Mercato elettronico della Pubblica Istruzione (MePI), frutto della collaborazione tra Miur e Consip, consentirà l'abilitazione di fornitori che presenteranno «Soluzioni integrate per la Scuola Digitale». Sul Piano, l’OCSE ha formulato una valutazione (Review of the Italian Strategy for DigitalSchools) che evidenzia sia i punti di forza che i problemi e le criticità. Li riporta l’Ufficio Stampa del Miur.

Tra i punti di forza del Piano, l’Ocse evidenzia la volontà dell’Amministrazione di incrementare l’uso delle tecnologie e di internet nelle scuole italiane, un obiettivo in sintonia con un percorso intrapreso anche da molti altri Paesi. In questo senso, l’attuazione concreta del piano appare, secondo l’Ocse, in sintonia con l’obiettivo di incrementare l’uso delle tecnologie nelle scuole italiane. Il dispositivo tecnologico sul quale è incentrato il piano infatti è lalavagna interattiva multimediale (LIM), una tecnologia che gli insegnanti possono iniziare a utilizzare senza sopportare costi iniziali elevati e le cui possibilità di impiego si adattano a tutti i metodi di apprendimento e didattici, dai più tradizionali ai più innovativi. Anche per questo motivo la LIM si è rivelata negli anni uno strumento molto apprezzato dai docenti, una sorta di “cavallo di Troia” che incoraggia la maggior parte dei docenti a incrementare l’uso delle tecnologie (internet e PC) nella loro attivitàprofessionale…. Altro punto di forza è il sistema per le procedure di acquisto delle LIM, dei PC e dei computer portatili di cui il Piano si è avvalso. Al fine di contenere i costi, ma senza perdere di vista le esigenze locali, le scuole hanno effettuato gli ordini direttamente sul mercato elettronico, organizzandosi in gruppi di acquisto temporanei. Un’operazione facilitata da Consip, centrale per gli acquisti della pubblica amministrazione. Questo approccio ha agevolato il coinvolgimento di altre scuole che si sono associate con istituti vicini per creare reti locali di utenti o effettuare altri ordini di gruppo, ad esempio per i contratti di manutenzione… Quanto alle criticità, … l’Ocse pone però l’attenzione sulla lentezza con la quale le tecnologie digitali sono finora state diffuse nelle scuole italiane. Un ritmo contenuto, non dovuto tanto alla mancanza di richieste da parte del mondo della scuola quanto al budget limitato destinato al Piano. Con l’attuale tasso di diffusione - si fa notare – sarebbero necessari altri 15 anni per raggiungere i livelli di diffusione delle tecnologie digitali registrati ad esempio Gran Bretagna, dove l’80% delle classi può contare su strumenti didattici informatici e digitali. Altro punto critico, la scarsità di risorse didattiche digitali a disposizione dei docenti che deve essere superata stimolando la produzione di contenuti digitali ad uso didattico, curandone la qualità e favorendone la diffusione open source. Fatte queste osservazioni l’Ocse rivolge al sistema italiano alcune raccomandazioni, sia per generalizzare l’utilizzo delle tecnologie digitali nelle scuole che per promuovere cambiamenti di sistema: - per quanto riguarda il primo punto è necessario accelerare l’integrazione e la diffusione delle ICT nelle classi e nelle scuole aumentando i finanziamenti per il piano LIM e ridefinendo alcuni suoi aspetti. Per farlo viene suggerito il ricorso a finanziamenti integrativi, da parte di Regioni, Fondazioni e scuole e l’apertura ad altre tecnologie meno costose e scelte dalle scuole (ad es. kit composto da computer di classe, visualizzatore e proiettore). Tra gli altri suggerimento, lo sviluppo di una piattaforma virtuale di scambio delle risorse digitali per insegnanti, la possibilità per le scuole di organizzare la formazione dei docenti in modo flessibile, l’istituzione di premi per gli insegnanti e fiere dedicate all’innovazione, la definizione di obiettivi, tappe per il completamento del programma e criteri di valutazione dei risultati. Sul fronte dei cambiamenti di sistema invece si raccomanda di concentrare le risorse su Scuol@ 2.0 e interrompere l’iniziativa Cl@sse 2.0. L’impatto di quest’ultimo progetto infatti potrebbe essere molto più limitato di un’azione condotta a livello dell’intera scuola.