Scuola: Aggiornamenti in progress - lunedì, 8 aprile 2013

° Consultazione sui percorsi in alternanza scuola-lavoro
La Scuola, i centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni ‐ e i soggetti sociali ed economici del territorio sono invitati ad avanzare proposte, sulla base di un documento pubblicato nel sito dell’INDIRE.

Il Comitato nazionale per il monitoraggio e la valutazione dell'alternanza scuola lavoro ha prodotto una bozza di documento dal titolo "Costruire insieme l'alternanza scuola lavoro", che tiene conto dei progetti realizzati, negli anni in attuazione del decreto legislativo n. 77/2005, da centinaia di istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Nell’a.s. 2011/2012 – scrive l’INDIRE – 2365 istituti di istruzione secondaria di secondo grado (in tutto sono 5.351) hanno realizzato, in collaborazione con oltre 65mila strutture, quasi 10mila progetti (il 72,8% negli istituti professionali) per 189.547mila studenti (per lo più delle classi IV e V). Lo scopo dell’iniziativa – che potrebbe contribuire, finalmente, a dare forza operosa ai ripetuti tentativi di creare un collegamento strutturale di qualità, tra la istruzione a Scuola e l’esperienza in contesti di lavoro – è dichiarato fin dalla Premessa della Bozza di documento: “La cultura del lavoro abbia più spazio in tutti i percorsi di istruzione e formazione attraverso l’alternanza scuola‐lavoro e l’apprendistato… Fare sì che il tema del lavoro e del suo valore culturale e pedagogico diventi parte integrante del sistema scolastico e formativo nel più ampio quadro dell’apprendimento permanente”. Nel documento si sottolinea come i nuovi ordinamenti del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, in corso di attuazione dall’anno scolastico 2011/2012, rafforzino le possibilità di realizzare corsi in alternanza, anche costituendo, sulla base di programmi di durata almeno triennale, Poli tecnico ‐ professionali territoriali attraverso accordi di rete tra istituti tecnici, istituti professionali, centri di formazione professionale accreditati e imprese. Il documento per la discussione - che l’INDIRE pubblica su http://www.indire.it/scuolavoro/consultazione - è articolato in 9 sezioni: 1) ambiti di riferimento; 2) alleanze territoriali; 3) progettazione condivisa; 4) struttura organizzativa; 5) realizzazione; 6) valutazione degli apprendimenti; 7) certificazione; 8) valutazione del progetto; 9) risorse finanziarie. Allegato: Strumenti ed esempi di materiali. Guida alla lettura.

° Notizie sui punteggi in esito ai Tirocini Formativi Attivi, ordinari e speciali
La Tecnica della Scuola è in grado di dare in anteprima alcuni contenuti del decreto preparato dal MIUR e sottoposto al parere del Consiglio di Stato.

Sembra che i nuovi punteggi derivanti dalla frequenza positiva dei due corsi abilitanti possano essere i seguenti: ai dovuta al fatto che quello aperto a tutti ha comportato una dura selezione ed è più impegnativo”. Una novità anche nella valutazione del servizio di supplenza: varrà un punto per ogni mese (o frazione residua superiore ai 15 giorni) e non più due punti. Queste sono le maggiori novità in vista dell’aggiornamento delle graduatorie d’istituto; riguardano i circa 21mila abilitandi dei corsi ordinari e i circa 75mila di quelli speciali. Così quantificati, i titoli di servizio avranno un impatto dimezzato, in modo da contenere l’impatto degli abilitandi dei corsi speciali (che certamente vantano maggiore servizio) sugli abilitandi dei corsi ordinari. (Fonte: latecnicadellascuola.com - 03/04/2013)
° Il governo Hollande punta sulla Scuola ma …
(Fonte: Il Messaggero - 02/04/2013)

° L’esodo dei giovani
La Repubblica pubblica i dati dell’ Aire,l’ Anagrafe della popolazione italiana residente all´estero

In un solo anno se ne sono andati in 80mila (dato accresciuto quasi di un terzo rispetto al 2011) attratti da Germania, Svizzera e Inghilterra. Guadagneranno alcune centinaia di euro in più. Per lo più hanno meno di 40 anni e un titolo di studio medio-alto. Una volta arrivati all´estero, i "giovani talenti" finiscono col trovarsi bene. Oltre la metà, secondo l´Istat, svolge un mestiere classificato come "dirigenziale" o come "professionista a elevata specializzazione".
.(Fonte: Elena Dusi - la Repubblica - 07/04/2013)