° Assegnazione di dirigenti scolastici e di docenti, a.s. 2013/2014, per lo svolgimento di compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica.
Riportiamo l’allegato n.1 al provvedimento ministeriale 14 maggio 2013, D.G. per il personale scolastico – Uff.IV. Riporta il quadro numerico del personale da collocare fuori ruolo ex articolo 26, c.8 legge 23.12.1998, n. 448 come modificato dall’ art. 1, c. 57 legge 28.12.2012, n. 228.
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Contingente assegnato per i compiti connessi all’autonomia scolastica a.s.2013/2014 |
UFFICI AMMINISTRAZIONE CENTRALE |
37
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UFFICI SCOLASTICI REGIONALI |
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ABRUZZO |
4 |
BASILICATA |
3 |
CALABRIA |
5 |
CAMPANIA |
10 |
EMILIA ROMAGNA |
7 |
FRIULI |
4 |
LAZIO |
12 |
LIGURIA |
5 |
LOMBARDIA |
11 |
MARCHE |
4 |
MOLISE |
2 |
PIEMONTE |
7 |
PUGLIA |
8 |
SARDEGNA |
5 |
SICILIA |
10 |
TOSCANA |
9 |
UMBRIA |
2 |
VENETO |
5 |
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Totale USR |
113 |
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Totale complessivo |
150 |
° La Scuola è stata, nell’ultimo lustro, il bancomat cui attingere denaro
L’emendamento della Commissione Bilancio al decreto Monti ha, per la Scuola, il valore, magari solo simbolico, di un sostegno al ministro. Resta da vedere se anche le camere parlamentari saranno propense – con parere favorevole del Governo.
Su latecnicadella scuola.it – del 15 maggio scorso - leggiamo, a firma Reginaldo Palermo – del quale abbiamo sempre apprezzato le valutazioni – una nota che non sembra cogliere l’elemento di novità della decisione presa dalla Commissione Bilancio; reca questo titolo e sottotitolo: Una "mancia" di 26milioni di euro per le scuole italiane. A tanto ammonta il taglio previsto per la scuola dal decreto legge 35/2012 che la Commissione Bilancio ha cancellato. Ma forse il sistema scolastico avrebbe bisogno di ben altro. Siamo d’accordo, la Scuola avrebbe bisogno di ben altro (i 26 milioni di euro alla Scuola che costituiscono la mancata sforbiciata che il decreto Monti aveva programmato rappresentano il 2% dell’ammontare delle risorse per il fondo di istituto) ma i simboli hanno grande valore politico. Non per nulla mezza Italia invoca da anni la riduzione del compenso ai parlamentari, come segno di resipiscenza della classe politica italiana e come simbolo della solidarietà condivisa tra i ceti, nella fase della crisi economica; certo non si pensa di risolvere, con tale riduzione, i problemi del bilancio nazionale.
° Il Governo si propone di rafforzare l’istituto dell’apprendistato e di varare provvedimenti specifici in favore dei NEET (calcolati in circa 2 milioni)
Il ministro del Lavoro Giovannini lo la indicato, in Parlamento, tra gli strumenti del governo per vivificare il mercato del lavoro. Si tratta di ricette non nuove; eccole.
“...L'istituto dell'apprendistato, canale prioritario dell'assunzione dei più giovani fondato sull'integrazione tra sistema educativo e formativo e mercato del lavoro, che già a legislazione vigente gode di misure di agevolazione anche contributiva…. L’incentivazione di nuove assunzioni a tempo indeterminato, con misure di defiscalizzazione e altre forme di abbattimento del costo dellavoro… L'individuazione, attraverso un confronto con le parti sociali, di mirate modifiche all'attuale quadro regolatorio, in particolare quelle concernenti forme contrattuali flessibili di entrata nel mercato del lavoro per rimuovere possibili ostacoli a loro maggior uso in considerazione dell'attuale congiuntura occupazionale". L’ultimaindicazione ci ricorda una ministro. Nonintravediamo discontinuità rispetto alle politiche precedenti.
(Fonte: tuttoscuola.com - NEWS n. 586, 13.05 2013)