° Ammissione all’Esame di Stato conclusivo del Primo ciclo
La settimana prossima, i consigli delle terze classi decideranno, in sede di scrutinio, l’ammissione o non ammissione per circa i 580 mila alunni.
L’ammissione è disposta, previo accertamento della frequenza ai fini della validità dell’anno scolastico, nei confronti degli alunni che hanno conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina - o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico - e un voto di comportamento non inferiore a sei. Il giudizio di idoneità è espresso dal consiglio di classe - considerando il percorso scolastico compiuto dall’allievo nella scuola secondaria di primo grado – in decimi. Questo punteggio (che esprime il giudizio di idoneità) concorre nella determinazione del voto finale dell’Esame di Stato calcolato sulla base della media aritmetica, unitamente ai punteggi delle prove scritte, (compreso il test nazionale di Italiano e di Matematica che il prossimo 17 giugno impegnerà i ragazzi), e al punteggio attribuito al colloquio pluridisciplinare.
° Torneo a squadre tra scuole. Le candidature entro il 30/07/2013
La gara dal 16 al 18 settembre 2013 è inserita nel Festival Internazionale di Scacchi “Riviera dei Cedri” (da 14/09/13 al 19/09/13)organizzato da ARCA in collaborazione con DIDAS Calabria e con il patrocinio della Federazione scacchistica italiana
Possono partecipare gli studenti degli Istituti secondari di II° (tre partecipanti per scuola) che: - negli ultimi 2 anni abbiano partecipato ad almeno un evento FSI; - abbiano un rendimento scolastico con la media almeno del 7; - siano iscritti all’Istituzione Scolastica rappresentata per l'anno 2013; - siano in possesso di Tessera Agonistica, o Junior o della Tessera Junior Ridotta che garantisce copertura assicurativa della FSI. Al torneo parteciperanno 16 squadre formate da 3 giocatori. La partecipazione è gratuita. Bando e modalità di candidatura, su ARCA, www.arcacalabria.com, e su www.istruzione.it. INFO: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 348.7261605
° Recupero utilità del 2011, nella progressione di carriera del personale scolastico
Il MIUR comunica (Nota n.1211 del 22 maggio 2013) alle scuole di avere aggiornato il SIDI, con le funzioni ad hoc per la ricostruzione delle carriere. Niente recupero, invece, del 2012.
“…L'accordo del 13 marzo comporta il recupero del 2011. In soldoni: 1000 euro in più a testa a regime e circa 4mila sulla cosiddetta liquidazione. Che spettano a tutti, ma la cui applicazione varia da persona a persona, a seconda dell'anzianità di servizio. I gradoni, infatti, vengono maturati al compiersi di determinati periodi di anzianità, attualmente corrispondenti alle seguenti fasce stipendiali: 9, 15, 21, 28, 35. … Resta il fatto, però, che l'art. 9, comma 23, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78 ha disposto che: «Per il personale docente, amministrativo, tecnico ed ausiliario (Ata) della scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini» dei gradoni. Il 2010 è stato recuperato con il decreto interministeriale n. 3 del 14/01/2011. Decreto con il quale il governo ha destinato parte dei risparmi dovuti ai tagli agli organici degli ultimi anni a rifinanziare i gradoni. E il 2011 è stato recuperato con l'accordo del 13 gennaio, che utilizza i rimanenti soldi dei tagli e una parte dei soldi del fondo di istituto”.
(Fonte: Antimo Di Geronimo -ItaliaOggi - 04/06/2013)
° Esodo dall’Italia
«Giovani talenti», di Radio24: “In dieci anni sono fuggiti 316 mila giovani cervelli”, giovani tra i 25 e i 37 anni, laureati e con ambizioni professionali di alto profilo.
Secondo un calcolo di Confindustria, questi giovani emigrati sono stati formati con una spesa per l’Italia di circa 5 miliardi di euro; i Paesi che li accolgono fanno un bell’affare. Riportiamo.
“Il dramma non è meramente umano, ma anche economico. L’Ocse calcola in 130 mila dollari il costo medio per la formazione base di un giovane. Confindustria ritiene che con università, dottorato, master, corsi di lingue eccetera, l’investimento per la formazione di un ricercatore si aggiri sugli 800 mila euro, e che solo negli ultimi anni - ha detto due giorni fa il presidente degli industriali Giorgio Squinzi «il nostro paese ha speso grosso modo 5 miliardi di euro… Secondo una indagine del centro studi sulle migrazioni «Altreitalie», ciò che spinge i nostri ricercatori a migrare non è solo il desiderio di esperienza quanto l’insofferenza verso il sistema clientelare delle raccomandazioni che vige da queste parti”.
(Fonte: La Stampa - 02/06/2013)