° Le tracce per l’Italiano all’esame di Stato segnalano una distanza tra MIUR e scuole
Noi, come tutti, auspichiamo che la Scuola secondaria di secondo grado metta gli studenti in condizione di osservare e comprendere il proprio tempo, ma il Ministero, con l’esame di Stato, deve valutare (e certificare) quanto gli studenti hanno appreso; sembra invece che voglia dare indicazioni su curricoli scolastici e obiettivi educativi.
Così facendo, non fa certo un servizio alle scuole che, al contrario, in virtù dell’autonomia di cui sono titolari, dovrebbero contare qualcosa. L’impressione è che nelle cose della Scuola, come in tutti i settori nei quali non prende ordini dai “poteri forti”, la classe dirigente se ne stia nella turris eburnea mentre la quotidianità procede per proprio conto. E’ urgente che il MIUR si raccordi con le Scuole, e ne accolga le scelte; forse è il momento di considerare se, a 13 anni dall’introduzione dell’autonomia scolastica – che alla quota nazionale del curricolo ha affiancato le quote locali – le tracce delle prove d’esame debbano ancora essere predisposte dal MIUR. Intanto, l’Ufficio Stampa del Ministero ha comunicato le scelte dei candidati (percentuali tra le tracce di prima prova scritta; indagine campionaria su 461 scuole): l’orientamento maggioritario è stato per la tipologia B (oltre il 70% ha scelto saggio breve/articolo di giornale); e ciò segnala il declino, nella scuola, dell’esercizio di composizione del tema: si teme il foglio da vergare senza altro supporto che il bagaglio delle conoscenze personali: solo un candidato su 100 ha scelto il tema di argomento storico, e 11 su 100 quello di ordine generale. Non ci saremmo aspettati che oltre un candidato su cinque scegliesse la, alquanto specialistica, traccia tecnico-scientifica (“La ricerca scommette sul cervello"): sarà stata, in parte, una scelta per esclusione. Oltre il 15% dei candidati ha scelto di effettuare l’analisi del brano di Claudio Magris, introduttivo a “L’infinito viaggiare”. Incide meno la scelta della prova B di argomento storico politico (“Gli omicidi politici" - 14,0%). La débacle della propensione per argomenti storico-politici è evidente nella percentuale di cui si è detto in tema di Paesi emergenti: Brasile e compagnia bella. Questa tendenza, cari colleghi di Storia, è ben nota, da anni. Che famo ?
° Fondi per i libri di testo in favore degli alunni che adempiono all'obbligo scolastico
Il sito del MIUR riporta la tabella allegata al Decreto direttoriale n.35/I, e la tabella allegata al D.D. n.36/I. I due decreti sono stati emanati dalla D.G. per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione, lo scorso 19 giugno 2013.
La prima tabella riguarda il riparto regionale fondi per alunni che adempiono all'obbligo scolastico, secondo la distribuzione alunni meno abbienti stimata sulla percentuale delle famiglie con reddito disponibile netto (inclusi i fitti figurativi) inferiore a € 15.493,71. La seconda, il riparto per le regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano dei fondi destinati a borse di studio per alunni nell'adempimento dell'obbligo scolastico e successiva frequenza della scuola secondaria, secondo la distribuzione degli alunni meno abbienti stimata sulla base della percentuale delle famiglie con reddito disponibile netto (inclusi i fitti figurativi) inferiore a € 15.493,71.
° Viene dalle commissioni parlamentari un’altra prova dell’insipienza dei politici
Caduta tegole. Al personale della Scuola si sconsiglia di passare nei pressi dei palazzi del Potere
Ieri abbiamo dato notizia dell’idea geniale della Ministro di girare alle università i soldi destinati alla pulizia delle scuole; ora arriva la notizia che le Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro danno ragione al Governo: può ri-bloccare i contratti e gli stipendi nella Pubblica Amministrazione. Riportiamo da La tecnica della scuola: “Un'altra fumata bianca a favore del prolungamento del blocco dei contratti e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici fino a tutto il 2014. Stavolta a formularla sono state le Commissioni Affari Costituzionali e Lavoro della Camera, che il 19 giugno hanno espresso parere favorevole all'ulteriore blocco dei contratti e delle retribuzioni dei dipendenti pubblici”. (Fonte: La Tecnica della Scuola - 20/06/2013)
Rileviamo, innanzitutto, che il Governo Letta che vuole prorogare un blocco contrattuale ormai pluriennale, non ritiene invece urgente bloccare i “rimborsi elettorali”: il tempo c’è, e anche ha trovato ancora una volta il modo per finanziare i partiti, lo vogliano o no, i cittadini. Il presidente Letta apra gli occhi sul baratro sul quale la classe politica passeggia, e focalizzi le vere urgenze: - apra subito le trattative per il rinnovo dei contratti collettivi nazionali di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. I giovani dell’ANIEF passeranno questa estate 2013, come le precedenti, ad incalzare il Governo.