Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinate al personale docente in esubero. Disposizioni urgenti
Riportiamo la Nota prot.10402, dello scorso 4 ottobre, con la quale il Ministero stabilisce la priorità in ordine all’attivazione dei percorsi per la formazione degli insegnanti di sostegno: gli atenei dovranno attivare i percorsi specializzanti riservati al personale di ruolo soprannumerario, con priorità rispetto a quelli (per complessivi 6.398 posti) destinati, per l’a.a. 2013/14, a docenti non di ruolo abilitati.
“Si fa riferimento alla nota DGPER n. 2935 del 17 aprile 2012 di trasmissione del DDGPER n. 7 del 16 aprile 2012, che istituisce e regolamenta i corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno destinati al personale docente in esubero, in attuazione dell’art. 13 del D.M. n. 249 del 10 settembre 2010 “Percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità” Si fa inoltre riferimento al D.M. del 9 agosto 2013 n. 706, di definizione dei posti disponibili per l’ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità a.a. 2013/2014. In considerazione della particolare circostanza della contemporaneità dell’espletamento dei corsi di formazione destinati al personale docente in esubero e dei corsi di specializzazione destinati al personale docente fornito della prescritta abilitazione nello stesso anno accademico, si sottolinea l’urgenza di avviare prioritariamente i corsi destinati ai docenti delle classi di concorso in esubero e a seguire i percorsi di formazione destinati al personale munito di abilitazione”.
Borse “di mobilità”: 4160 le domande; quasi ¾ vengono da regioni del Sud e Isole
L’ufficio stampa del MIUR segnala che sono per venute al Ministero oltre 4mila domande per le borse di mobilità previste dal d.l. n. 69 - 21 giugno 2013. Riportiamo
Sono oltre 4mila le domande arrivate… per le borse di mobilità… Un sostegno destinato a studenti che si sono diplomati nell’anno scolastico 2012/2013 con un voto pari almeno a 95/100 e che nell’anno accademico 2013/2014 intendono immatricolarsi in Università statale o non statale (fatta eccezione per quelle telematiche) in regione diversa da quella di residenza. Il 26 settembre scorso è scaduto il termine ultimo per la presentazione delle domande. … Il 71% dei richiedenti proviene dalle Regioni del Sud e dalle Isole, il 13% dal Centro e il 16% dal Nord. L’importo di ciascuna borsa è di 5mila euro per anno di corso. Tenuto contro che il finanziamento disponibile è di 17 milioni di euro, i beneficiari, ad oggi, sono 889. E’ stata stilata una graduatoria provvisoria dei vincitori che sarà confermata nei prossimi giorni. L’attribuzione delle borse, infatti, resta subordinata a tre condizioni: l’effettiva immatricolazione, entro il 14 ottobre, in una regione diversa dalla propria o della propria famiglia, la verifica dei requisiti economici e del voto di maturità. Le 889 borse attribuite sono così suddivise: 606 destinate a studenti che hanno scelto corsi di laurea triennale, 117 per studenti che hanno scelto corsi di laurea magistrale di 5 anni e 166 per ragazzi che si iscrivono a una laurea magistrale di 6 anni. Tra i vincitori di borsa in graduatoria prevalgono quelli del Sud e delle Isole con 715 borse (80,4%). Seguono gli studenti del Centro con 92 borse (10,4%) e quelli del Nord con 80 borse (9%). Il maggior numero di borse, guardando alla regione di residenza, va ai candidati della Puglia: 204. Seguono gli studenti della Sicilia (151 borse ottenute), Calabria (141), Campania (90). Regione di approdo maggiore degli studenti in mobilità è la Lombardia, scelta da 145 borsisti. Seguono Piemonte (scelto da 100 borsisti) e Toscana (scelta da 77 borsisti)… In allegato al comunicato dell’U.S. le tabelle Borse di mobilità.
Il “Rapporto italiani nel mondo 2013”
E’ stato presentato a Roma dalla Fondazione Migrantes. Eccone alcune evidenze
Gli italiani che vivono all’estero sono circa 4 milioni e mezzo, con un trend di emigranti in incremento specialmente tra gli uomini nella fascia di età tra i trenta e i quarant’anni; molti provengono dall’Italia meridionale, in specie dalla Sicilia. Sono delle più diverse condizioni culturali: il 22% sono laureati e il 18% diplomati. Per lo più, cercano lavoro nei paesi europei.
(Fonte: www.latecnicadellascuola.it – 03 ottobre 2013)
Dal primo ottobre, la storica rivista del CIDI “Insegnare” è in versione digitale
Nella nuova veste, conserva un apprezzato ruolo come strumento di crescita professionale per tutti coloro che si occupano di educazione e istruzione.