Scuola: Aggiornamenti in progress - mercoledì 30 ottobre 2013

Corso online “Competenze Digitali” sulle tematiche di “Computer scienze”
Il Ministero rende noto che tutti i docenti che hanno fatto richiesta di partecipazione sono stati ammessi al corso di cui alla nota prot. 5330 del 9/10/2013.
In allegato all’Avviso, il MIUR rende pubblico anche l’elenco dei docenti che, oltre a partecipare al corso online, parteciperanno al seminario di apertura del corso che si terrà a Roma il 30 ottobre 2013, al Dipartimento di Ingegneria Informatica della Sapienza, via Ariosto, Roma. Del seminario ci sarà la diretta streaming all’indirizzo: http://conference.dis.uniroma1.it/cocodi. Il corso sarà replicato nel II semestre di quest’anno scolastico.

Concorso: "Sei AUTORE ? Premio Creatività 2013": Termine il 27 febbraio, ore 12,00
Riservato ai ragazzi che abbiano compiuto 16 anni di età, intende favorire la creazione di opere d’ingegno e la “cultura” del diritto d’autore.
Il concorso è promosso dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con il supporto del Formez PA. Il bando può essere consultato nel sito del MIUR; in allegato, il modulo di iscrizione e regolamento. INFO: Roma, Tel: 06448699-30 Fax: 06448699-49 Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Quale pregio ha il modello del preside elettivo
Il D.L.n.104/13, nel pur meritorio intento di evitare i concorsi pastrocchio, affida la selezione/formazione dei dd.ss. alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione; conferma, così, il modello del capo d’istituto-manager (le origini ne sono nell’art.21 L.59/97, c.d.“Bassanini”). Segnaliamo la proponibilità di un altro modello, l’elettivo.
Quelli che ormai, purtroppo, non siamo più di primo pelo e abbiamo fatto in tempo a vedere come funzionava la comunità scolastica all’epoca in cui il Consiglio di presidenza era elettivo, abbiamo qualche titolo per entrare nella discussione sulla proponibilità del modello elettivo del capo d’istituto. Qualche parlamentare ha avanzato in merito proposte; ne sintetizziamo una, la proposta di iniziativa parlamentare presentata nel 2011 dagli onorevoli Laratta e Marini. Secondo i proponenti, lo stato giuridico dei docenti, non essendo assimilabile a quello di altri dipendenti pubblici, richiede una propria disciplina e uno specifico sistema di tutele affidato a organismi democratici interni: Le scuole autonome, in quanto titolari di un potere normativo sotteso alla loro mission educativa, istituiscono gli organi di governo distinguendo tra funzioni di indirizzo e di gestione; queste ultime sono demandate a un organo collegiale (la direzione). Il d.s., eletto dalla comunità rappresentata nel consiglio d'istituto, è scelto tra gli insegnanti con non meno di 15 anni di servizio appartenenti alla fascia superiore della funzione docente, e ha il mandato (temporaneo, con sospensione della sua funzione docente) di dirigere la scuola (“responsabilità del perseguimento delle finalità dell'istituzione scolastica secondo le linee di indirizzo generale definite dal consiglio d'istituto e secondo le linee programmatiche definite dal collegio dei docenti nel rispetto dei princìpi di trasparenza e meritocrazia”) e di rappresentarla legalmente. E’ questa una governance in cui la partecipazione, la responsabilizzazione e la condivisione implicano un modello di leadership distribuita nella comunità scolastica. Autorevoli studiosi hanno auspicato, nelle scuole, perché consentanea all’autonomia scolastica, la più vasta corresponsabilizzazione nei processi decisionali. Missaglia (1996) ha sostenuto che l’autonomia comporta la suddivisione a livelli professionali diversi di funzioni e responsabilità («complessità verticale»), e un coordinamento che incentiva l’efficienza degli operatori («complessità orizzontale»): «Quanto più le decisioni sono vicine alle persone, tanto più queste sono motivate ad agire: la decisione è il momento concreto in cui la motivazione diventa lo spazio della libertà e della responsabilità». Castoldi si è soffermato (1998) sul concetto di “apprendimento organizzativo” come fattore dell’immagine che ogni scuola fornisce all’esterno e come matrice della sua “identità culturale, educativa e organizzativa”: nella learning organization, ogni componente della comunità educativa mette a disposizione il proprio specifico apporto, di modo che le esperienze e le idee di tutti siano valorizzate. Entrambi i modelli ai quali accenniamo presuppongono una struttura orizzontale nella quale il dirigente scolastico conferisca ampie deleghe al personale, attenui il controllo gerarchico, accorci le distanze tra i sottosistemi organizzativi, allarghi la superficie di contatto con gli utenti, favorisca lo spirito di cooperazione. La Scuola Nazionale dell’Amministrazione è attrezzata a formare una tale figura di d.s. e a concepire una comunità scolastica a struttura orizzontale ?