Scuola: Aggiornamenti in progress - giovedì 7 novembre 2013

° Iniziative della D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e per l’Autonomia Scolastica
Olimpiadi delle Scienze Naturali – a.s. 2013/2014, rivolte agli studenti di tutti gli indirizzi della scuola secondaria di II grado; adesioni entro il 28 febbraio 2014
Sono promosse e finanziate dalla del MIUR, e organizzate dall’ANISN, Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali. Lo strumento utilizzato per lo svolgimento delle selezioni regionali delle Olimpiadi di Scienze è una prova scritta costituita da un questionario articolato in domande strutturate, da svolgere in un tempo rigorosamente prefissato. Sono previste due distinte categorie: biennio e triennio. La prova per il biennio consisterà in quesiti di scienze della Terra e di scienze della vita; quella per il triennio consisterà in domande di biologia. A partire da quest’anno nella prova del triennio saranno presenti anche alcune domande facoltative di Scienze della Terra. Ulteriori informazioni circa le modalità di adesione e la tempistica di svolgimento delle prove sono reperibili sul sito www.anisn.it.
Olimpiadi di Problem Solving, informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo - A.S. 2013-2014. Gli uffici periferici avviano gli adempimenti preliminari
Potranno partecipare le classi IV e V della scuola primaria, quelle del triennio della scuola secondaria di I grado, e del primo biennio delle scuole secondarie di II grado. Per informazioni, il riferimento è http://www.olimpiadiproblemsolving.com

° A che punto è la questione dei lavoratori “quota 96” della Scuola
Non ne fanno menzione né il Decreto Scuola, qual è in atto all’esame del Senato, né la Legge di Stabilità. La ministro Carrozza e il presidente Letta hanno altre priorità e tuttavia, ci sono scadenze imminenti che riproporranno la questione
“La questione dei quota 96 è arrivata a un bivio. Da una parte c'è la quantificazione del numero esatto della platea dei beneficiari. Dall'altra c'è la pronuncia della Corte costituzionale sulla vicenda, attesa per il 19 novembre 2013, che potrebbe segnare uno spartiacque per una questione che si trascina stancamente da mesi e mesi”.
(Fonte: WebMasterPoint.org – 4 novembre 2013)

° Permessi retribuiti, una sentenza annulla l’operato di un D.S.
Dinanzi al Giudice del Lavoro di Sciacca, una insegnante e il suo dirigente scolastico.
La docente – riferisce la FLC CGIL, che ha curato il ricorso - aveva avanzato, dichiarando motivi familiari, richiesta di 3 giorni di permesso retribuito sulla base dell'art. 15 comma 2 del CCNL 2006 2009 che prevede: "Il dipendente, inoltre, ha diritto, a domanda, nell'anno scolastico, tre giorni di permesso retribuito per motivi personali o familiari documentati anche mediante autocertificazione. Per gli stessi motivi e con le stesse modalità, vengono fruiti i sei giorni di ferie durante i periodi di attività didattica di cui all'art. 14, comma 9, prescindendo dalle condizioni previste in tale norma." A parere del d.s., la richiesta di permesso sarebbe dovuta essere riferita ai 6 giorni di ferie di cui all'art. 13 del CCNL, e la fruizione del permesso avrebbe comportato la documentazione a supporto; pertanto, il d.s. considerava ingiustificati i tre giorni di assenza e disponeva un avviso di addebito relativo ad "aspettativa non retribuita". La sentenza del Tribunale del lavoro annulla l’operato del dirigente facendo riferimento, tra altro, al seguente parere dell'Aran "Qualora un insegnante a tempo indeterminato abbia fruito, previa domanda, di un giorno di permesso retribuito ex art. 15 comma 2 del CCNL 2006 09, autocertificando i motivi personali e familiari causa dell'assenza, il Dirigente scolastico non può valutare nel merito le ragioni dell'assenza, dovendosi piuttosto limitare ad un controllo di tipo formale circa la presentazione della domanda e l'idoneità della documentazione a provare le ragioni poste a base della domanda". (Fonte: OrizzonteScuola.it – 5 novembre 2013)

° Partecipazione del personale ATA a corsi per il conseguimento della patente
Le ore eccedenti l’orario di servizio, prestate dal personale Ata per partecipare – previa autorizzazione del d.s. - al corso per il conseguimento della patente europea, sono considerate orario di lavoro da recuperare con riposi compensativi.
Lo stabilisce l’ARAN, rispondere ad apposito quesito (SCU_04_04_13), sottolineando che la partecipazione ai corsi – tenuti dagli atenei o da enti accreditati - avviene nel limite delle ore necessarie alla realizzazione del processo formativo, da utilizzare prioritariamente in relazione all’attuazione dei profili professionali. (Fonte: latecnicadellascuola.it – 05.11.2013)