° Contratto Collettivo Nazionale Integrativo per l'a.s. 2013/2014
Sottoscritto in data 12.122013, concerne le utilizzazioni e le assegnazioni provvisorie del personale docente, educativo ed A.T.A. (Nota n. 13459 del 13 dicembre 2013).
Ne risultano confermati i seguenti termini, resi noti in anticipo (prot. n. AOODGPER 6894 del 4.7.2013), di presentazione delle domande di utilizzazione e di assegnazione provvisoria: - dal 10 al 20 luglio personale docente della scuola dell'infanzia e primaria - domande presentate tramite la procedura POLIS; entro il 25 luglio personale docente della scuola di I e II grado; entro il 25 luglio personale educativo e docenti di R.C.; entro il 12 agosto, il personale A.T.A..
° Note ministeriali con nuovi chiarimenti sui corsi di specializzazione per il Sostegno
Forniscono precisazioni in merito ai titoli di accesso e ai permessi per la frequenza dei corsi destinati ai docenti di ruolo appartenenti alle classi di concorso in esubero.
Nota n. 13390 del 11 dicembre 2013. Precisa che ai suddetti corsi possono accedere esclusivamente gli insegnanti abilitati, ed elenca tutti i titoli dell'abilitazione all’insegnamento.
….Facendo seguito alla nota di questa Direzione Generale prot. 13190 - 6.12.2013 ed in risposta a numerosi quesiti, si precisa che per "abilitazione valida per l'immissione in ruolo", si deve intendere l'abilitazione all'insegnamento conseguita a qualsiasi titolo, come da elenco: -Laurea in Scienze delle formazione primaria (per la scuola dell'Infanzia e primaria); - SSIS (per la scuola secondaria); - COBASLID (per la scuola secondaria); - Diplomi accademici di II livello rilasciati dalle istituzioni AFAM per l'insegnamento dell'Educazione musicale o dello Strumento; - Diploma di Didattica della Musica (Legge 268/2002); - Concorsi per titoli ed esami indetti antecedentemente al DDG 82/2012; - Concorso per titoli ed esami indetto con DDG 82/2012 (esclusivamente all'atto della costituzione del rapporto di lavoro); - Sessioni riservate di abilitazione (D.M. 85/2005, D.M. 21/2005, D.M. 100/2004; O.M. 153/1999, O.M. 33/2000, O.M. 3/2001, ecc.); - Titoli professionali conseguiti all'estero e riconosciuti abilitanti all'insegnamento con apposito Decreto del Ministro dell'Istruzione; - TFA; - PAS.” Nota n. 13391 del 11 dicembre 2013. Chiarisce che tali corsi costituiscono attività di formazione obbligatoria cui l'Amministrazione è tenuta; la loro concessione non influisce sul contingente del 3% fissato per la fruizione dei permessi di 150 ore per il diritto allo studio.
° Pane al pane
Una operazione in perdita, da addebitare a coloro che, nella U.E. hanno la responsabilità della presa delle decisioni politiche.
E’ noto, e confermato dagli studiosi più qualificati, che l’istruzione è uno degli investimenti più efficacemente produttivi: è investimento sociale in capitale umano; è capitale che erogato dalla comunità sociale rende ad essa con gli interessi. E però, in atto, la situazione è che l’Italia istruisce e forma (con congrua spesa annua pro capite) studenti: bambini-ragazzi-adolescenti-giovani, alcuni dei quali, completata la formazione, quando dovrebbero rendere alla collettività ciò che essa ha speso per formarli, emigrano perché l’Italia non offre lavoro, e recano all’estero i frutti dell’investimento. I numeri di questi migranti è enorme e in crescita costante nell’ultimo lustro. Nel contempo, giungono in Italia migranti del tutto privi di istruzione e formazione, e vengono ammessi nel sistema scolastico per ragioni che ci onorano. Parte di questi, nel breve tempo, raggiungono altri Paesi della UE aggiungendo altra perdita all’investimento che l’Italia ha fatto. Il nostro governo dovrebbe ottenere dai Paesi partner della UE il riconoscimento politico ed economico della funzione formatrice che l’Italia assume a vantaggio dell’intera comunità europea. E’ una funzione che la UE deve finanziare, e abbiamo necessità di politici che – non avendo padrini ai vertici della UE - siano in grado di ottenere questo riconoscimento.
° In Italia si legge poco, e il Governo corre ai ripari
Presto un disegno di legge per incentivare economicamente la diffusione della lettura
L’iniziativa congiunta del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, insieme al Ministero dello Sviluppo Economico, sarà valida per il prossimo triennio e prevede la detrazione fiscale del 19% delle spese sostenute nel corso dell’anno solare per l’acquisto di libri muniti di codice ISBN, per un importo massimo di 2000 euro, di cui 1000 euro per i libri scolastici ed universitari ed 1000 euro per tutte le altre pubblicazioni. L’associazione Italiana Editori vede con soddisfazione che l’interesse alla cultura gioverà anche all’economia del settore editoriale.
(Fonte: latecnicadelascuola.it -14/12/2013)