° Fissate le date dei test di accesso alle facoltà universitarie a numero programmato
Il MIUR si è mosso per tempo, e le ha anticipate alla prossima primavera. Riportiamo il comunicato stampa emanato lo scorso 28 dicembre.
“Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Carrozza, ha stabilito le date dei test dei corsi di laurea ad accesso programmato che nel 2014 saranno anticipati e si svolgeranno in primavera, fatta eccezione per le Professioni Sanitarie, che sono a numero programmato ma a livello locale, con test differenziati per ciascun ateneo. Ecco il calendario ufficiale: Medicina e Chirurgia - Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana, 8 aprile 2014; Medicina Veterinaria, 9 aprile 2014; Corsi di laurea e di laurea magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla professione di Architetto, 10 aprile 2014; Medicina e Chirurgia in lingua inglese, 29 aprile 2014; Professioni sanitarie, 3 settembre 2014. Nelle prossime settimane saranno emanati i relativi decreti con programmazione dei posti disponibili, modalità,contenuti dei test”
° Quale sindacato aveva dato l’allarme?
L’ANIEF è stato consapevole degli effetti che l’art.1 c.1, DPR 122/2013 avrebbe avuto sugli automatismi stipendiali; l’informativa MEF n.157/2013 ora li chiarisce.
L’ANIEF è l’unico sindacato che aveva capito l’ordito di questa operazione: il D.P.R. n. 122 del 4 aprile 2013 - entrato in vigore il 9 novembre 2013, che per il personale del Comparto Scuola ha prorogato al 31 dicembre 2013 quanto era stato disposto con l’art.9 comma 23 del D.L. 78/2010 (cioè, che per il personale docente e A.T.A., gli anni 2010-2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali) – preclude ogni possibilità di coprire gli scatti di carriera e gli aumenti contrattuali; in effetti, adesso, il MEF dispone, per gli aumenti accreditati in busta paga per scatto di carriera, il recupero mediante rate di € 150,00 lorde (fino a concorrenza del debito). Alessandra Ricciardi (ItaliaOggi, 31.12.2013) fornisce il quadro dei destinatari del “recupero”: Chi sono i destinatari della misura? «Il personale già oggetto di applicazione, su rata aprile 2013, del Ccnl e per il quale non risultassero, successivamente a tale rata, interventi di ricostruzione di carriera da parte di codesti Uffici responsabili del trattamento economico. Si precisa, inoltre, che l'intervento ha interessato anche il personale immesso in ruolo nell'anno 2013, purché l'immissione in ruolo da parte di codesti Uffici non sia stata effettuata in data successiva al 25 ottobre 2013, data di pubblicazione sulla G.U. del D.P.R. in oggetto. Per il personale che prima dell'applicazione risultava con maturazione della progressione economica nel corso dell'anno 2013 sono stati accertati crediti erariali che verranno recuperati con rate di importo fisso lordo di 150 euro». Insomma, coloro che perdono lo scatto sono quelli che non sono rientrati nell'accordo sottoscritto tra Aran e sindacati per il recupero dell'anno 2011 e che hanno avuto il pagamento dell'aumento fino all'entrata in vigore del dpr”. Due tipologie di lavoratori che verrebbero colpiti in modo pesante sono quella di coloro che dovranno o vorranno andare in pensione dal settembre 2014 essendo privati del riconoscimento allo scatto stipendiale che era stato attribuito, e quella dei nuovi immessi in ruolo. Curnuti e vastuniati, è il caso di dire, perché nel frattempo - in modo improvvido come l’ANIEF ha ripetutamente ammonito – sono intervenuti accordi tra il MIUR e sindacati “rappresentativi” affinché le risorse per pagare gli scatti fossero attinte dalle risorse stesse della Scuola; come dire: un diritto contrattuale ve lo fate pagare abbassando il livello dell’offerta formativa. Sorpreso dalla svolta a U, il segretario CISL, Francesco Scrima ha dichiarato che si tratta di una “provocazione che se attuata non potrà rimanere senza risposta” (un duello con Saccomanni ?). Meno bellicoso, il residente Pacifico (nomen, homen) programma di ricorrere alla Corte Europea: “Venisse confermato il blocco stipendiale, centinaia di migliaia di lavoratori subirebbero una palese diversità di trattamento rispetto ai magistrati e agli avvocati dello Stato…” - La Corte costituzionale ha annullato, con la sentenza n.223/1022, l’art. 9, c. 21 della L. 122/2010. (n.d.r.) - Il sindacato invita tutto il personale della scuola a costituirsi presso la Corte europea dei diritti dell’uomo. L’obiettivo è ribaltare nelle aule di giustizia quanto deciso dal Governo e avallato dal Parlamento. Non vi sono altre possibilità, ormai, per difendere il potere di acquisto degli stipendi e la professionalità di chi opera nella P.A.” Ai sindacati collateralisti chiediamo sagacia (in atto, stanno trattando con il MIUR per il recupero dell'annualità) nel contrattare con decisori politici di questa razza perché, negli anni, la contrattazione morbida ha prodotto il declino dello status socioeconomico del personale scolastico (in modo marcato, dei professori).