° “Quota 96”? Il Governo ha altre priorità e i giovani supplenti sono messi all’angolo
Il decreto Milleproroghe non modifica la norma che impedisce il pensionamento con i requisiti pre-Fornero, al personale scolastico avente i requisiti della “quota 96”.
Secondo la valutazione del presidente del Consiglio Letta, rispetto a questa richiesta del personale della Scuola che abbia maturato i requisiti entro l'anno scolastico 2011/2012 - gli interventi prioritari da finanziare con le magre risorse a disposizione sono altri, quali le assunzioni nel Corpo dei Vigili del Fuoco, le assegnazioni temporanee di personale non dirigenziale presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, e la validità delle graduatorie per le assunzioni nella Pubblica Amministrazione. La speranza dei “quota 96” della Scuola si appunta, adesso, sulla Commissione parlamentare XI “Lavoro” che, il prossimo 8 gennaio, discuterà una proposta di legge nella quale la copertura degli oneri derivanti dalla eventuale concessione del pensionamento potrebbe superare le obiezioni fin qui sollevate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Resta il fatto che l'Italia ha il record, nell’area OCSE, per età media dei docenti: il 62% degli insegnanti ha più di 50 anni, e i giovani precari invecchiano all’interna delle GE prima di conseguire la nomina in ruolo (la conseguono all’età di 40 anni, mediamente). Se nel 2007 cessavano dal servizio 35mila dipendenti della scuola, e nel 2012 erano 28mila a lasciarlo, nel 2013 sono stati in 15mila e gli effetti completi della Riforma Fornero si vedranno man mano che i professori (gli uomini) dovranno rimanere in servizio fino a 67 anni. Un eccesso ! E’ l’eccesso opposto a quello che La tecnica della scuola ha rievocato (30/12/2013) “… Il 23 dicembre del 1973 il governo DC di Mariano Rumor ha permesso a centinaia di migliaia di italiani dipendenti pubblici di poter andare in pensione con 14 anni, sei mesi e un giorno di attività lavorativa se donne con prole; 19 anni, sei mesi e un giorno per gli uomini; 24 anni, sei mesi e un giorno per i dipendenti degli enti locali”.
° MEF e MIUR palleggiano e i supplenti posteranno su Facebook immagini in nero
L’ANIEF esprime solidarietà ai colleghi precari che ancora non sono stati retribuiti. Si è assistito a una negligenza francamente inqualificabile; si individui la responsabilità.
Se al rientro dalla vacanze natalizie incroceremo colleghi vestiti in nero, il nostro pensiero andrà al comportamento di chi non si è adoperato a tutela del diritto dei supplenti precari. Non si può essere trattati con questa noncuranza; ne va della dignità stessa. Gli iscritti del gruppo fb dei "Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro" ritorneranno al lavoro il 7 gennaio vestendosi di nero, e posteranno sul loro profilo la foto in vestito nero con la scritta: "Solidarietà ai supplenti senza stipendio”. Orizzonte scuola (30/12/2013) ricostruisce così l’inqualificabile palleggiamento: “Il 27 dicembre, secondo il Miur, sarebbe stata la data utile per le segreterie per inserire i dati necessari all'emissione speciale di NoiPA. Il Tesoro, probabilmente, avrebbe così dovuto pagare i primi giorni di gennaio gli stipendi di settembre e/o ottobre e/o novembre, ai tanti supplenti temporanei non ancora retribuiti per il loro servizio prestato. Poi, il termine per le segreterie scolastiche è stato prolungato ad oggi 30 dicembre 2013. L'amara sorpresa per i tanti Direttori scolastici e assistenti amministrativi ritornati in servizio è stata quella di trovare i piani di riparto azzerati… Interpellati da un sindacato, i due ministeri si sono rimbalzati la responsabilità adducendo motivi tecnici e di bilancio alla base del mancato coordinamento nella tempistica dei procedimenti annunciati”. Riportiamo, dal comunicato del Gruppo facebook Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro: “I supplenti avanzano al Ministro Saccomanni e al Ministro Carrozza la seguente proposta: pagare entro e non oltre la metà di gennaio tutti gli stipendi arretrati (settembre, ottobre e novembre 2013) e procedere entro il 23 gennaio al pagamento della mensilità di dicembre 2013. Una proposta ragionevole e di buon senso che lanciamo attraverso questo blog e che diffondiamo sulla rete. Riteniamo che i due Ministeri Economia e Istruzione, di concerto con le scuole, possano garantire a tutti i supplenti temporanei, nessuno escluso, il pagamento delle supplenze nel mese successivo a quello lavorato, e cioè il 23 di ogni mese”.
° Il 2012, annus orribilis per l’economia delle famiglie
Secondo l’ISTAT, il potere d’acquisto ha avuto una flessione di quasi il 5%
Nel 2012, anno "tra i più critici" per l'economia e la società italiana, i redditi delle famiglie ne hanno risentito in "maniera rilevante". Si sono infatti ridotti del 2% in termini monetari, ma in termini di potere d'acquisto la caduta è stata di ben 4,9 punti”.