° Secondo ciclo di istruzione, a.s. 2012-13: Esiti degli Esami di Stato e degli scrutini
I dati si leggono nel sito del MIUR; il focus evidenzia il trend positivo dei risultati (numero degli ammessi all’esame, dei diplomati e di quelli che hanno avuto voti alti.
- La percentuale degli scrutinati nell’anno terminale che sono stati ammessi all’esame è 95,5%;
- Sulle percentuali di ammissione, i dati migliori si hanno in Campania, i peggiori in Sardegna;
- La percentuale dei candidati all’esame di Stato che hanno conseguito il diploma è 99,1%;
- Limitatamente agli studenti con cittadinanza non italiana, il tasso di diploma è pari al 98,3%;
- Le regioni con la più elevata percentuale di diplomati sono le Marche e il Trentino Alto Adige;
- I diplomati con un voto tra 91 e 99 sono in aumento dello 0,8%, rispetto allo scorso anno;
Con riferimento agli scrutini nelle altre classi, il tasso di ammissione alla classe successiva resta sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Il primo anno di corso è il più selettivo, con una percentuale di ammissione alla classe successiva pari all’83,2%. La percentuale cresce all’aumentare dell’anno di corso e arriva al 91% al termine del IV anno. I Licei registrano il maggior numero di ammessi alla classe successiva (94,1%), seguono l’istruzione artistica (87,8%), gli istituti tecnici (85,2%); gli istituti professionali si collocano all’ultimo posto (80,6%) nonostante un lieve miglioramento rispetto all’anno passato. Gli studenti che non sono stati scrutinati per non aver raggiunto la frequenza dei tre quarti del monte ore annuale complessivo sono pari all’1,8% rispetto all’1,6% dell’anno precedente. Il fenomeno è in aumento e rilevante specialmente nel primo anno di corso (2,9%).
° La ministro Carrozza interviene, per il question time, alla Camera dei deputati
Alcuni passaggi della risposta in merito agli scatti di carriera preoccupano i sindacati
“Che confusione… sarà perché ti amo…”, cantavano. Sarà allora il troppo amore che la Ministro nutre per la scuola a suggerirle frasi ottimistiche cui inevitabilmente seguono impacciate precisazioni. L’ultima: è necessario un reinvestimento nel fondo di funzionamento delle scuole. Verissimo. Ma chi lo sta saccheggiando ? La redazione di La Tecnica della Scuola – periodico che segue il comparto Scuola con competenza e massima attenzione – reclama il dovuto riconoscimento: In tempi non sospetti e cioè almeno un mese e mezzo fa la nostra testata aveva fatto una analisi accurata dei dati contenuti nella legge di stabilità 2014 e aveva scoperto che la tabella 7, quella che indica la disponibilità finanziaria dei diversi capitoli di spesa del Ministero dell’Istruzione, aveva qualche “falla”. Ed è un po’ curioso che queste falle emergano ora mentre già a novembre le forze politiche avrebbero avuto tutto il tempo per accorgersene ed apportare le modifiche del caso… se si esamina la “tabella 7” fino in fondo si scopre un dato interessante: lo scorso anno 406milioni di euro rientravano nella voce “risorse da assegnare” e rappresentavano, di fatto, un “tesoretto” al quale poter attingere in corso d’anno. Per il 2014 lo stesso tesoretto è pressoché dimezzato. Non per nulla Carrozza ha dichiarato in queste ore che, ormai, tutte le risorse finanziarie a disposizione sono già state allocate e non c’è nessuna possibilità di intervenire per le emergenze. Se questo lo si sapeva già al momento dell’esame della Legge di stabilità, è allora il caso di dire: – al MIUR, o ci sono o ci fanno… Dicevamo della preoccupazione dei sindacati “rappresentativi” (e “concertativi”). Si stanno pentendo di avere concertato ? Sembra di si, perché sulla questione scatti di anzianità, la CISL si mostra (TuttoScuola, 15 gennaio 2014) piccata: La ministra Carrozza, intervenendo a una nota trasmissione televisiva, ha dichiarato che per il pagamento degli scatti di anzianità al personale della scuola si vedrà costretta, parrebbe suo malgrado, ad applicare accordi “che si trascinano dal passato” e che mettono “in sofferenza i fondi per il funzionamento della scuola”. Come sempre accade, le mezze verità possono dar luogo a uno stravolgimento dei fatti che un sindacato come la Cisl, protagonista degli accordi cui la ministra allude, non può in alcun modo tollerare. Vale dunque la pena fare alcune precisazioni... Le intese cui l’on. Carrozza fa riferimento sono due: la prima, nel 2010, consentì di utilizzare per il recupero degli scatti risorse che avevano in origine un’altra destinazione (il 30% delle economie realizzate annualmente dal MIUR, che la legge finalizzava alla valorizzazione del merito); la seconda, nel 2012, ci vide costretti – noi sì, in assenza di altre risorse - a dirottare sulle anzianità una quota di quelle che il contratto destina al pagamento delle attività di “miglioramento dell’offerta formativa”. Proprio perché si trattava di risorse contrattuali, fu necessaria un’apposita intesa negoziale, definita e sottoscritta all’ARAN. Nel firmarla, eravamo ben consapevoli di ridurre la possibilità di pagare prestazioni aggiuntive, ma altrettanto convinti della necessità di tutelare in via prioritaria un elemento fondamentale della retribuzione di tutti… Fummo dunque “costretti” dall’impossibilità di percorrere strade diverse, legate a risorse aggiuntive mai rese disponibili… Commentiamo anche questa dichiarazione: - Ovunque c’è gente che decide “per necessità”. A decidere così, è buono chiunque; a fare politica, no.