° PAS Insegnamento nella Scuola primaria e dell'infanzia. Il MIUR prende l’iniziativa
Lo ha fatto, finalmente, con la nota n.77 del 14.01.2014, che riportiamo.
OGGETTO: Attivazione Percorsi abilitanti speciali (Pas) a.a. 2013/2014 per l'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia. Si comunica che tenendo conto delle richieste pervenute e al fine di valorizzare e tutelare gli aspetti qualitativi dei percorsi Pas, il Miur procederà ad autorizzare l'attivazione di tali percorsi prioritariamente presso le università già sede dei corsi di laurea in Scienze della formazione primaria classe LM-85bis. Al fine di permettere l'inserimento dell'offerta formativa potenziale da parte delle relative università, si comunica che dal 14 al 23 gennaio 2014 la banca dati Rad verrà riaperta al fine dell'aggiornamento dei dati inseriti. Si precisa che sarà consentito, in un'ottica di programmazione pluriennale, inserire i dati relativi all'utenza sostenibile da parte dei singoli atenei relativamente agli anni accademici 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016. Acquisite tali informazioni, sarà cura di questo Ministero procedere tempestivamente ai provvedimenti di autorizzazione per l'attivazione dei relativi percorsi abilitanti speciali (Pas).
° Balzelli a carico dei genitori. Se ne lamenta l’Associazione italiana genitori.
Ripetutamente il MIUR (inascoltato) ha fatto divieto ai dd.ss. di chiedere contributi
Le scuole, in affanno per le spese, chiedono contributi economici alle famiglie degli alunni, senza dare servizi aggiuntivi e perché sono in affanno con le spese. Fabrizio Azzolini, presidente nazionale di una delle principali associazioni genitoriali dichiara: «Questa è una tassa occulta che si chiede alle famiglie senza dare poi alcuna rendicontazione, perché i genitori non sono messi in condizione di sapere come vengono spesi i soldi che danno alla scuola… Se prima pesavano meno con la crisi che abbiamo diventano un problema. Perché le scuole chiedono sempre di più, con le famiglie che invece possono dare sempre meno».
(Fonte: Il Messaggero - 17/01/2014)
° Contrasto alla dispersione scolastica; rafforzamento delle competenze (verificate con i test INVALSI) in Lettura e Matematica; integrazione degli alunni stranieri.
Sono i tre obiettivi dell’intervento ministeriale che impegna i 15 milioni (3,6 milioni nell'a.s. 2013/2014 e 11,4 nel 2014/2015) stanziati con il d.l. “L'Istruzione riparte".
Il testo del decreto è all’esame della Conferenza Unificata Stato Regioni, per il parere; reca i criteri per la distribuzione di 15 milioni, e una tabella delle quote regionali. Un bando fisserà i requisiti e i termini per la presentazione dei progetti da parte delle scuole. Le quote maggiori sono attribuite a Lombardia (2,2 milioni), Campania (1,8 milioni) e Lazio (1,5 milioni).
(Fonte: Il Sole 24Ore - 18/01/2014)
° Dematerializzazione dei documenti nelle scuole.
Segnaliamo alcuni dei dati di un’indagine condotta dalla KION (azienda del CINECA specializzata in tecnologie didattiche). Ricordiamo ai lettori l’articolo che abbiamo pubblicato nella Rassegna stampa dell’11 gennaio, pubblicato su ItaliaOggi, nel quale Carlo Forte spiega i rischi di un frettoloso accantonamento del registro cartaceo.
L’indagine è dell’Osservatorio Kion Scuola Innovazione (O.K.S.I.) che monitora e analizza ambiti e implicazioni dell’adozione delle moderne tecnologie nel mondo della Scuola. La realizzazione è stata affidata alla società Glik che ha interrogato 200 dirigenti scolastici di istituti italiani di ogni ordine e grado. Il 98% di questi si dice al corrente del processo di de materializzazione (di cui al Codice dell’amministrazione digitale, D.lgs. 7 marzo 2005, n. 82) degli archivi cartacei delle Pubbliche Amministrazioni, e si dicono convinti del fatto che la dematerializzazione è vantaggiosa sotto vari profili, quali: - risparmio della carta e dello spazio necessario agli archivi fisici (36%);- possibilità di accedere più rapidamente alle informazioni (22%); - alleggerimento burocratico delle amministrazioni (13%); - prevenzione del degrado e dello smarrimento dei documenti (12%). Tuttavia, solo il 2% delle scuole usa un sistema di gestione documentale. Il registro di classe e dei docenti è considerato l’ambito prioritario di intervento (41%); probabilmente tale alta percentuale è il riflesso dell’urgenza dettata dalla Legge n.135/2012 che fa obbligo alle scuole di adottare, già nell’a.s. in corso, il registro elettronico. I dd.ss. segnalano difficoltà in ordine alla de materializzazione, per carenze delle necessarie dotazioni tecnologiche (28%) e per i costi (24%). Si registrano, altresì, “resistenze interne al cambiamento” (22%). (Fonte: OrizzonteScuolaNews - 17/01/2014).