Scuola: Aggiornamenti in progress – mercoledì 19 febbraio 2014

° 'Io scelgo, Io studio'
L’Ufficio Stampa del MIUR segnala la pronta adesione degli alunni
Centinaia di ragazzi di tutta Italia hanno scelto, in vista della prossima iscrizione alle superiori o all’Università, di consultare il team di esperti attivato al MIUR, mediante la casella ‘Chiedi all’esperto’, disponibile sul sito http://www.istruzione.it/orientamento/.

° In primo piano, nell’agenda-Scuola di Renzi
latecnicadellascuola (18 febbraio) ha fatto questo elenco delle priorità.
Copertura degli scatti di anzianità. Il decreto 'scatti' è in discussione al Senato; entro giugno va chiusa all'Aran la contrattazione proprio per la copertura degli scatti degli insegnanti.
Decreti attuativi della Legge 128/13. Del decreto “Istruzione” ne sono da approvare moltissimi.
Avvio dei Pas. I corsi di abilitazione per il personale con almeno 3 anni di supplenze, non si sa se saranno attivati per certe discipline e classi di concorso di Scuola dell’infanzia e Primo ciclo.
Secondo bando TFA. Circa 29mila posti (più del I bando) per i quali si attende il placet del MEF.
Formazione iniziale dei professori. E’ al CdS il decreto di modifica del Regolamento (fra l'altro, si consentirebbe ai 'tieffini' di spendere da subito il loro titolo nelle graduatorie di istituto.
Lavoratori “socialmente utili” in servizio nelle scuole. Il I marzo scade la proroga degli appalti.
Costituente della Scuola. Renzi ci tiene ma a inizio mandato sembra decisamente fuori tempo.
Accesso alle scuole di specializzazione medica. Il bando è già all’esame del Consiglio di Stato.
Ricercatori 'senior'. Per gli over 40, è pronto il bando e dovrà iniziare l’iter legislativo.
Pon per la ricerca e l'istruzione. Il Programma nazionale della ricerca è già al passaggio al CIPE
Cavoli acidi. il nodo del nuovo contratto, vista la penuria di fondi, sarà il più difficile. Dallo stile Renzi, possiamo aspettarci tutto (compreso l’assalto agli scatti di anzianità) ma non la proroga.
Segnaliamo, infine, che un’altra questione potrebbe prospettarsi in termini di priorità, visto che Italia Oggi, fonte attendibilissima, in materia di Scuola, la presenta in termini assai impietosi: “Nuovo pasticcio a viale Trastevere questa volta tocca agli Ata. Le assicurazioni fornite dai vertici del dicastero dell'istruzione sul fatto che non ci sarebbero stati interventi sugli stipendi del personale Ata del mese di febbraio sono state smentite da una nota comparsa su NoiPA, in cui si annuncia che da febbraio sarà sospesa l'erogazione dei compensi al personale che ne beneficia dal 2011…. Insomma l'ennesimo pasticcio burocratico… Al senato, in merito alla conversione del decreto legge scuola, il presidente della commissione cultura, il renziano Andrea Marcucci, ha presentato un emendamento che rende non più esigibili gli aumenti pagati per il 2011 e 2012 e indica la copertura finanziaria per le mancati entrate: 17 milioni prelevati dal Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche”. (Fonte: ItaliaOggi – 18 febbraio 2014)
Aggiungiamo: Il “Rottamatore” dirà “chi sbaglia, paga”, e deciderà di conseguenza ? Al MIUR, insedierà responsabili politici che sappiano dove mettere le mani e non un conoscente a caso ?

° I lavoratori della Scuola in ingresso guardano fiduciosi alla Corte di Bruxelles
Le immissioni in ruolo programmate nel triennio in corso sono 82mila (docenti e Ata) ma si attende la sentenza della Corte di Giustizia Europea, in merito ai diritti dei precari che abbiano 3 anni di servizio nelle scuole su posti vacanti e disponibili.
Quest’anno le assunzioni sono pari a 18.546 unità (14.229 per i docenti e 4.317 per gli ATA); nel prossimo biennio è decisa l’assunzione di 41.271 lavoratori (27.872 docenti e 13.400 ATA). Quanto al Sostegno, le immissioni previste per gli aa.ss. 2014/15 e 2015/16, con l’art.15 comma 2 del decreto “Carrozza”, sono 22.237 unità. Ecco come ItaliaOggi (18 febbraio) spiega l’atteso intervento della Corte UE: “…E' stata fissata al 27 marzo prossimo l'udienza di trattazione, davanti alla Corte di Bruxelles, di alcune questioni pregiudiziali sollevate da diversi giudici italiani in riferimento alla questione della reiterazione dei contratti a termine. Tra questi, c'è anche il Giudice delle leggi. E cioè la nostra Corte costituzionale, che ha sollevato due questioni con l'ordinanza 207 del 3 luglio scorso. In particolare, la Consulta ha interrogato la Corte di Bruxelles per sapere se la normativa europea collide con l'articolo 4 della legge 124/99, che regola le supplenze e, in caso affermativo, se le esigenze di riorganizzazione del sistema scolastico italiano possano giustificare una deroga al divieto di reiterazione dei contratti a termine. La Commissione europea ha già depositato le proprie osservazioni. Che sembrerebbero andare nel senso di una sostanziale condanna del fenomeno della reiterazione dei contratti….” Aggiungiamo: Resta da vedere se, alla parola “insegnanti”, scattano in Renzi i medesimi blocchi subliminali che ci è sembrato affliggere Monti, Gelmini, Profumo.