° La stessa musica stonata ma adesso almeno c’è la legge
Automatismi stipendiali del personale della scuola: habemus la legge n.41/2014
Pubblicata (G.U. n.69, 24 marzo) la legge che rimuove, per tutto il personale, il blocco della progressione per anzianità di servizio; inoltre, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario al quale sono state riconosciute le posizioni economiche maturate negli aa.ss. 2011/2012, 2012/2013, 2013/2014 non dovrà restituire quanto percepito a tale titolo. La nota stonata ? La copertura finanziaria della legge viene da un taglio (38,87 milioni al fondo Arricchimento dell’offerta formativa e per il funzionamento amministrativo/didattico delle scuole. Il Governo ha promesso che il Fondo sarà reintegrato; nel frattempo, ItaliaOggi segnala che il sistema di assegnazione dei fondi del MOF non regge più (A rischio tutte le attività aggiuntive”,25.03.14).
° Graduatorie ad esaurimento: Frasi e sensibilità differenti, politiche differenti
I precari delle G.E., quali pensieri evocano nella Giannini, quali nell’ANIEF? C’è ora un fatto che potrà risultare di aiuto per le sorti dei precari: a pochi giorni dalla sentenza della Corte Europea, una mozione parlamentare M5S propone un piano di immissioni in ruolo per docenti ed ATA; coincide parecchio con le nostre proposte.
Stefania Giannini (dichiarazione a "Mattino5"): "Abbiamo circa 160.000 insegnanti precari di varie tipologie, che hanno ancora bisogno di una soluzione. Non credo che la strada sia la stabilizzazione, prendere il pacchetto e trasferirlo in modi che non saprei inventare, e che nessuno prima di me ha saputo inventare, in una forma di stabilizzazione”. Così: non si accinge a stabilizzare tutto il “pacchetto”.
La considerazione dell’ANIEF (in questa rubrica, lo scorso ottobre) per i colleghi delle G.E.: “Quella dei precari è una condizione di sofferenza socio-economica ma anche esistenziale perché comporta l’incertezza del futuro. Nell’alea della scelta, il precario non è nella condizione di valutare quale opzione gli sia più vantaggiosa, e però è nella necessità di scegliere se sia meglio, nella giostra del lavoro, attendere una supplenza duratura o accettarne una qualunque o ciò che si viene presentando (contratto a progetto, master, stage). Abbandonare ? No ! Perché il precario della scuola è nella condizione del giocatore perdente che non può lasciare il tavolo. Quale sia la condizione del “precario”, i decisori politici non lo sanno ma il prezzo della insipienza lo pagheranno perché l’avere sacrificato un’intera leva di giovani si ritorcerà inevitabilmente sulla qualità della vita di tutti. L’ANIEF, sindacato sostenuto dai precari e in buona parte da essi formato, ha il “privilegio” amarissimo di capirli e di saperli difenderli”.
Alcune parti della Mozione parlamentare presentata dal Movimento 5 Stelle. “PREMESSO CHE... la direttiva 1999/70/CE del 28 giugno 1999… si incentra sul principio di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori a tempo indeterminato, e sulla prevenzione dell'abuso derivante dalla reiterazione dei contratti a termine… Nel settore pubblico, l'articolo 49 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, ha sostituito l'articolo 36 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, imponendo alle amministrazioni pubbliche l'obbligo di «assumere esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato» in presenza di «esigenze connesse con il proprio fabbisogno ordinario», e ripristinando la possibilità di avvalersi di forme contrattuali flessibili unicamente «per rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali», con disciplina, dunque, più restrittiva, nella proclamazione del superamento del «lavoro precario»… Il tribunale di Siena, sezione lavoro, a seguito del ricorso depositato il 16 settembre 2009... ha disposto la conversione del contratto di lavoro a tempo determinato in contratto di lavoro a tempo indeterminato, e condannato il Ministero dell'istruzione, dell'università e ricerca a reinserire in servizio la parte ricorrente nel posto di lavoro per lo svolgimento delle medesime mansioni. … Il fenomeno del precariato risulta particolarmente diffuso in ambito scolastico, un settore in cui i numeri sono impietosi e parlano di 118.468 docenti assunti con contratti a tempo determinato e di 18.428 unità assunte a tempo determinato come personale amministrativo, tecnico e ausiliario: cifre che fotografano un ulteriore aumento rispetto al 2013; il precariato scolastico risulta avere un'incidenza negativa non solo sulla condizione di incertezza lavorativa ed economica del personale scolastico, ma anche sulla continuità didattica e qualità dell'insegnamento, che risultano fortemente penalizzate; il 21 novembre 2013, la Commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia per il mancato rispetto della direttiva sul lavoro a tempo determinato, utilizzando i supplenti con contratti a termine «continuativi», che durano anche molti anni e lasciandoli in condizioni precarie nonostante svolgano un lavoro permanente come gli altri, IL PARLAMENTO IMPEGNA IL GOVERNO: ad adottare iniziative normative volte ad istituzionalizzare il processo di stabilizzazione del personale utilizzato con contratti a tempo determinato… - a programmare, a partire dal 2014, un piano quinquennale di assorbimento in ruolo del personale docente precario che abbia conseguito o consegua nel corso del quinquennio titoli abilitanti e, nel contempo, abbia maturato o maturi almeno tre annualità complessive di servizio, o che abbia superato o superi le procedure pubbliche concorsuali; - a programmare a partire dal 2014 un piano triennale di assorbimento in ruolo sulla base dei posti vacanti e disponibili del personale amministrativo, tecnico e ausiliario precario inserito in graduatoria che abbia maturato almeno tre annualità di servizio con contratti reiterati a tempo determinato.