La curva parabolica di “Cittadinanza e Costituzione”.
Presentiamo in breve, la polemica tra il quotidiano la Repubblica e il Miur, in materia di Cittadinanza e Costituzione, una “Educazione” che non ha assetto curricolare autonomo.
All’esordio da ministro, la Gelmini aveva presentato Cittadinanza e Costituzione come la veste più efficace di quella Educazione Civica che – nel modo in cui è stata insegnata - non ha mai suscitato sufficiente interesse negli studenti; ma con la C.M. dello scorso 28 ottobre….
L’articolo di Repubblica (Salvo Intravaia, 10 novembre).
"Via la Costituzione dalle scuole. Non è una disciplina autonoma”
Cittadinanza e Costituzione resta una materia di serie B. Esattamente com’è stato per oltre 50 anni con l’Educazione Civica, compressa nei programmi di Storia. Eppure il Ministro Gelmini era stata chiara: Cittadinanza e Costituzione sarà una materia con una propria dignità e avrà un voto dedicato. Ma la circolare del 28 ottobre la smentisce clamorosamente… non avrà un voto e neppure delle ore di lezione ad essa riservate… Il primo agosto 2008, il ministro Gelmini annunciava: “Dal prossimo anno scolastico, nel primo e nel secondo ciclo di istruzione sarà introdotta la disciplina Cittadinanza e Costituzione, che sarà oggetto di specifica valutazione… e per la quale sono previste 33 ore annuali di insegnamento.
La replica del Miur (comunicato Stampa 10 novembre).
“Cittadinanza e costituzione, con la Riforma assume enorme importanza"
Con riferimento all'articolo apparso oggi su Repubblica, si precisa che Cittadinanza e Costituzione "non è una materia di serie B" e le affermazioni riportate sono prive di qualsiasi fondamento. La valutazione di "Cittadinanza e Costituzione" è non solo prevista all'interno dell'ambito storico-geografico e storico-sociale di cui è parte integrante ma "influisce in maniera determinante nella definizione del voto di comportamento per le ricadute che determina sul piano delle condotte…, competenze oltre che conoscenze, secondo una linea di indirizzo che ha ispirato e sostenuto tutto l'impianto dell'attuale Riforma della scuola… Il forte richiamo alle competenze ha spinto il Ministero a promuovere e sostenere iniziative per tradurre in "comportamenti" i numerosi percorsi di approfondimento della Costituzione. Oltre 3.200 scuole hanno presentato progetti finalizzati a coniugare percorsi di approfondimento e studio con iniziative ed itinerari di "cittadinanza attiva".Questi percorsi sostenuti dal Miur si sono intrecciati con le altre numerose iniziative concrete sulla legalità condotte dalle scuole nell'abito di lotta alla mafia, lotta e prevenzione del bullismo, sicurezza stradale ed educazione alla responsabilità, prevenzione del gioco d'azzardo, utilizzo responsabile del denaro etc. Si tratta quindi di attivare esperienze, sostenere percorsi, proporre idee alle scuole perchè questa non sia "una materia" come le altre ma "una dimensione educativa che attraversa e interconnette l'intero processo di insegnamento/apprendimento".
I fatti.
Il Punto di partenza è la Educazione Civica, come introdotta nel 1958 (Ministro Moro) nei curricoli scolastici; isuoi maggiori difetti sono stati il taglio teorico e il non essere oggetto di autonoma valutazione scolastica, al pari di discipline e educazioni. Come tale, la Educazione civica è stata considerata dagli studenti (e perfino da docenti) di rilievo minore. Il ministro Moratti l’aveva sostituita con la Educazione alla Convivenza civile che è, però, abrogata la Riforma, è scomparsa.
Il Ministro Gelmini ha avviato l’ennesima rifondazione: Cittadinanza e Costituzione sarebbe stata il fiore all’occhiello di una impostazione educativa della scuola, orientata alla “Cittadinanza attiva”. Nella legge n. 169 del 30/10/2008, il nuovo insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è stato inserito nelle scuole di ogni ordine e grado, enfatizzandone la funzione formativa: non solo e non tanto uno strumento per conoscere la Costituzione e l’architettura istituzionale dello Stato, ma occasione per gli studenti di vivere la dimensione sociale del proprio essere cittadini, e la dimensione valoriale delle regole che presiedono ai comportamenti dentro la comunità scolastica.
Per sperimentare tale impostazione, il Miur ha ammesso a finanziamento (Bando 27 maggio 2009) 104 scuole che hanno presentato progetti non di taglio teorico ma miranti a favorire: la partecipazione degli studenti ad attività di volontariato, la partecipazione alla rappresentanza negli organi della gestione della scuola, la collaborazione con istituzioni locali, agenzie culturali ed educative. La partecipazione degli studenti a queste attività è stata oggetto di valutazione.
Nel febbraio 2010, l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica ha attivato un ambiente on line (http://www.indire.it/cittadinanzaecostituzione) di informazione/formazione per docenti e dd.ss. Il 23 maggio 2010 due "Navi della legalità" hanno portato a Palermo 2.500 studenti, di scuole che avevano intrapreso percorsi di approfondimento su Cittadinanza e Costituzione, per incontrarsi con altri di tutta Italia nel ricordo delle stragi di Capaci e via d'Amelio. Erano poste le premesse perché Cittadinanza e Costituzione divenisse “risorsa straordinaria di trame trasversali generative di saperi, competenze, motivazioni, atteggiamenti, comportamenti, pratiche, azioni."Era nell’auspicio di quei professori di Storia e Educazione civica che ritengono la seconda non meno importante della prima, nella formazione dei ragazzi.
Ecco però che, in seguito alla C.M. n.86 del 28 ottobre 2010, il punto di arrivo della parabola somiglia non poco al punto di partenza: il quadro orario di Cittadinanza e Costituzione resta il modesto monte di 33 ore annue (in un’ora settimanale dovrebbe esserci il tempo di introdurre temi di educazione civica, educazione ambientale, educazione alla legalità, l’educazione stradale, di sensibilizzare gli alunni al volontariato), e non ci sarà un voto specifico per questa Educazione: “tale insegnamento rientra nel monte ore complessivo delle aree e delle discipline indicate… non è una disciplina autonoma e dunque non ha un voto distinto… trova espressione nel complessivo voto delle discipline delle aree storico-geografica e storico-sociale di cui essa è parte integrante, influisce inoltre nella definizione del voto di comportamento per le ricadute che determina sul piano delle condotte civico-sociali espresse all’interno della scuola così come durante esperienze formative fuori dell’ambiente scolastico”.