° La passione viscerale dei ministri dell’Istruzione per le scuole paritarie
Da Luigi Berlinguer in poi, tutti i ministri sono stati scelti tra gli unti con questo crisma. Non fa eccezione il ministro Giannini; al riguardo, riportiamo la linea programmatica enunciata in audizione alla Camera in VII Commissione.
“Si impone un approfondimento su… l’obbligo per tutti gli Stati membri del Consiglio d’Europa di affermare e rispettare il pieno diritto di esercitare una libera scelta educativa, da parte degli alunni e delle famiglie. Solo l’applicazione del principio di sussidiarietà al mondo della scuola consentirà… quella cultura e quella prassi del pluralismo educativo e formativo che una società avanzata ormai richiede, applicando pienamente la legge di parità (Berlinguer 2001) che riconosce le paritarie all’interno del sistema pubblico integrato dell’istruzione”.
E no, ministro ! Così alte idealità danno vertigine a questo commentatore terra terra che dalla sua posizione “umile” può vedere le anomalie e i paradossi a danno di insegnanti di scuole paritarie (che, direttamente o indirettamente, fruiscono del sostegno economico dello Stato e, però, nelle assunzioni, possono non rispettare le graduatorie degli abilitati. E i contratti ? Sembrerebbe ovvio che tutte le scuole riconosciute dallo Stato come “paritarie” debbano assumere gli insegnanti con contratti di lavoro subordinato. E’, infatti, il contratto idoneo a regolare: l’obbligo di attività di insegnamento per un numero di ore stabilite e calendarizzate; l’obbligo di attività funzionali all’insegnamento previste dagli ordinamenti scolastici, alcune delle quali vanno esercitate in forma collegiale; la necessità che l’attività didattica del singolo insegnante abbia a riferimento gli indirizzi organizzativi ed educativi delineati nel POF; la necessità del coordinamento della funzione docente con poteri inderogabili del d.s., quali quelli di direttiva amministrativa, di impulso alla didattica e indirizzo delle attività, di coordinamento organizzativo. Il contratto deve individuare gli indici della natura “subordinata” del rapporto lavorativo: “la collaborazione, la continuità delle prestazioni, l’osservanza di un orario determinato, il coordinamento dell’attività lavorativa con l’assetto organizzativo dato dal datore di lavoro”. (Cassazione, sent. n.379 del 30 Giugno 1999; sent. sez. Lavoro n. 5508/2004). Scoperchiando il pentolone, si vedrebbe che alcune scuole paritarie formalizzano il rapporto di lavoro di insegnamento con contratti del tutto inidonei a regolare la funzione docente, qual è, ad esempio, il contratto “a progetto”. Diciamo al Ministro: La parità scolastica non è materia che si possa considerare solo dalle vette ideali, occorre manipolarne l’argilla affrontando questioni terra terra, qual è appunto questa dei contratti: valutare se è eticamente giusto, giuridicamente legale e corretto amministrativamente che insegnanti precari, per necessità di racimolare i punti da fare poi valere nelle graduatorie statali, siano messi nella condizione di firmare qualunque contratto, per saltare fuori dall’insegnamento nelle paritarie quando il punteggio è sufficiente per le supplenze nella Scuola statale. C’è un ministro dell’Istruzione, da Berlinguer in poi, che si sia chiesto il perché di tutto ciò? O hanno preferito non vedere ? Bella parità ! Il Ministero vincoli il riconoscimento della “parità” alla tutela dei diritti dei lavoratori.
° La produzione autonoma di testi digitali nelle scuole
La normativa sulle adozioni dei libri di testo per l’a.s. 2014/2015 ufficializza questa novità: è una svolta impegnativa, per la quale il MIUR impartirà le Linee guida.
In questa rubrica di Aggiornamento, lo scorso 14 aprile abbiamo riportato un breve abstract della Nota n.2581 - 09.04.2014 – D.G. per gli Ordinamenti Scolastici e l'Autonomia Scolastica.
Segnaliamo, adesso, che sul sito istituzionale, il Ministero sottolinea la funzione (“… una sorta di vademecum per guidare dirigenti e insegnanti fra le novità che entrano in vigore dal prossimo a.s.”) della Nota, e conferma l’impegno a emanare entro la fine di questo anno scolastico le Linee guida sui materiali digitali di produzione degli istituti. Qualche scuola, in passato, ha sperimentato la produzione autonoma di testi; adesso, il MIUR ufficializza questa prassi: in alternativa ai testi scolastici editi dall’industria specializzata, le scuole potranno adottare materiali digitali di produzione propria, purché coerenti con i limiti di spesa stabiliti per legge e con i programmi in vigore. Nel corso del prossimo anno scolastico questa produzione autonoma sarà acquisita dal Miur e messa a disposizione di tutte le scuole italiane.
° L’atto di indirizzo per gli “scatti” degli insegnanti sta per essere sbloccato
latecnicadellascuole.it, in riferimento all’incontro tra MIUR e OO.SS., del 23 aprile: “Unica apertura concreta del Ministro riguarda l’annuncio sulla firma dell’atto di indirizzo in materia di scatti stipendiali data ormai per imminente, ma è bene ricordare che è da almeno due mesi che il provvedimento viene dato come fatto !” (Fonte: latecnicadellascuola.it – 24/04/2014)