Scuola: Aggiornamenti in progress – venerdì 2 maggio 2014

° GaE Ulteriori chiarimenti. Così parlò la D.G. per il personale scolastico
Il paradosso di un titolo che è valutato soltanto per la I-II fascia. E poi ci si chiede perché si debba sempre ricorrere in tribunale.
“Non è valutabile come abilitazione l’inserimento nella graduatoria di merito del Concorso per titoli ed esami di cui al D.D.G. 82 del 24 settembre 2012, in quanto, ai sensi dell’art. 13 comma III del D.D.G. medesimo, l’abilitazione all’insegnamento viene conseguita solo dai vincitori all’atto dell’assunzione in ruolo. Resta ferma la valutazione dell’inserimento in graduatoria di merito, in quanto “superamento di concorso” relativamente al punto C2 della tabella di valutazione dei titoli di I e II fascia delle graduatorie ad esaurimento”.

° L’abilitazione all’insegnamento: un titolo faticato ben più di un concorso vinto
L’abilitazione è pienamente probante delle competenze necessarie all’insegnamento.
Eppure gli abilitati candidati nei concorsi a cattedra sono stati sottoposti a risibili prove preselettive su test strutturati. Perché? I decisori politici poco si fidano delle procedure e delle istituzioni preposte a conferire le abilitazioni ? Se così fosse, nulla potrebbero fare gli abilitandi e gli abilitati per contrastare questa diffidenza: avessero cultura, competenze, attitudini, capacità logiche e professionali dieci, cento volte maggiori di quelle che hanno, il rovello scaverebbe ugualmente. La questione che arrovella, in effetti, è tutta interna al rapporto tra i decisori politici e i professionisti della formazione. Fanno bene, i primi, a dubitare dei secondi ? I formatori di matrice universitaria conoscono mission, didattica, dinamiche educative, obiettivi, normativa della Scuola? O nella loro mente la Scuola è una sorta di ircocervo? All’epoca delle SSIS, gli specializzanti venivano formati in collaborazione da docenti universitari e docenti medi in servizio nelle scuole. Nel 2008, qualcuno – che andrebbe sollevato per le orecchie – dissimulo, con fantasiose motivazioni qualitative, la volontà di risparmiare le cifre necessarie a retribuire i supplenti del personale scolastico in semiesonero, distaccato presso le SSIS. L’efficace zeugma di docenti della scuola e dell’università fu sciolto e la formazione dei docenti della Scuola fu quasi in toto delegata al personale delle università. C’è da considerare anche che, fatte salve le SSIS, le altre procedure abilitanti non sono state omogenee per livello professionalizzante e per l’impegno richiesto ai corsisti. Sono state deliberate empiricamente, senza una visione strategica, sotto la direzione di ministri che entravano e uscivano attraverso la porta girevole del MIUR senza avere esperienza di lavoro nella Scuola, e tutt’al più promettendo di studiarsela volenterosamente: Ministri che, in sostanza, hanno lavorato di fantasia, e quasi sempre sotto l’occhiuta vigilanza del collega titolare al MEF. Adesso, finisce per non essere chiaro quali debbano essere le competenze dell’insegnante efficace. Troppe le conversioni a U, in un’epoca di velocissimi mutamenti delle dinamiche cognitive e degli assetti intergenerazionali ! Di queste conversioni possiamo e dobbiamo discutere: sono piovute addosso al MIUR come a tutti noi. Con riferimento alla selezione degli aspiranti all’insegnamento, resta certa una cosa: il titolo abilitante - conseguito superando tre prove selettive di accesso a numero chiuso, più semestri di studio (anche 4 semestri), e un gran numero di esami di profitto (in SSIS, 20 esami e più) - è risultato più probante nell’individuare i più capaci e colti rispetto a concorsi in cui si sono adottati test preselettivi a risposta multipla.

° Anche a Marzo ci sono stati ritardi nei pagamenti ai supplenti temporanei
E ci sono anche coloro che non hanno ricevuto lo stipendio di febbraio e/o gennaio.
Lo rende noto il Gruppo (3257 aderenti) Supplenti della Scuola per la qualità e dignità del lavoro. Quanto alle responsabilità, c’è lo scaricabarile: le ragionerie territoriali e NoiPA le attribuiscono ad alcune segreterie scolastiche (non avrebbero caricato in tempo i dati stipendiali), a loro volta, queste ritengono responsabile il Miur, in quanto non avrebbe assegnato i fondi in tempo utile. I colleghi supplenti temporanei del Gruppo facebook chiedono: “che il Ministero dell'Economia proceda ad un'emissione speciale aggiuntiva entro una settimana, al fine di sanare gli stipendi di gennaio febbraio e marzo non ancora pagati…. Con fiducia aspettiamo che i massimi dirigenti del Miur Ufficio Programmazione Finanziaria, dott. Marco Ugo Filisetti e dott.ssa Elisabetta Davoli, di concerto con la Responsabile del Tesoro, dott.ssa Roberta Lotti, possano concordare un provvedimento urgente per tutti i supplenti temporanei che sono rimasti senza stipendio”. Segue un elenco di 50 scuole in cui si sono avuti i ritardi. (Fonte: http://supplentidellascuola.blogspot.it).