° Varato, presto e bene, il II ciclo TFA per l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie. Si potrà partecipare alla preselezione per più classi di abilitazione.
Le domande dovranno essere inviate per via telematica, entro il 10 giugno, all'Ufficio scolastico regionale di riferimento; a luglio si effettuerà, la preselezione per 22.450 posti); i corsi inizieranno a novembre. Riportiamo dal Comunicato Stampa del MIUR.
“Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Stefania Giannini ha firmato il bando da 22.450 posti che apre le porte dell'insegnamento e dei concorsi a cattedra ad altrettanti laureati. Altri 6.630 posti saranno riservati a docenti già abilitati che vogliono specializzarsi sul sostegno. Il test preliminare per l'ingresso nei Tfa sarà identico su tutto il territorio nazionale per ciascuna classe di abilitazione, la prova si svolgerà a luglio. I corsi partiranno a novembre e saranno tenuti dalle Università già accreditate dall'Anvur, l'Agenzia di valutazione del sistema universitario, per il I ciclo Tfa. Nessun posto bandito andrà perso: la copertura sarà garantita anche con l'eventuale mobilità di coloro che supereranno le prove di selezione (test preliminare, scritto e orale) fino ad esaurimento delle disponibilità. … . La prova di accesso si compone di tre step: un test preliminare, una prova scritta, una prova orale. La prova preselettiva, che verifica le conoscenze disciplinari relative alla materia che si vuole insegnare, si svolgerà entro il mese di luglio. Servono almeno 21 punti su 30 per passare allo scritto che si svolgerà nel mese di ottobre. Anche qui sono necessari almeno 21 punti su 30 per passare all'orale che viene superato con un voto minimo di 15 su 20. Saranno ammessi in soprannumero, senza dover fare alcuna prova, sia i cosiddetti 'congelati' Ssis (aspiranti docenti che si erano iscritti ai corsi abilitanti poi sospesi prima che potessero conseguire l'abilitazione), sia tutti coloro che hanno superato nel 2013 la procedura selettiva per entrare nei Tfa ma sono rimasti fuori, benché idonei, perché non c'erano posti a sufficienza negli atenei dove hanno sostenuto la selezione. Saranno iscritti in soprannumero anche coloro che nel 2013 hanno superato la selezione per l'ingresso in più corsi abilitanti e ne hanno potuto scegliere solo uno.
° GaE. Proroga delle funzioni POLIS per l’invio delle domande
Infine, la D.G. per il personale scolastico ammette la sconfitta e proroga al 17 maggio
Nei giorni scorsi il MIUR aveva pubblicato ripetutamente FAQ ma non aveva dato ascolto al suggerimento di concedere una proroga o di autorizzare l’inoltro del modulo cartaceo delle domande di Aggiornamento/Permanenza/Trasferimento/Scioglimento/Conferma della Riserva. I resti del potente esercito risalgono in disordine le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza. La vittoria è delle decine di migliaia gli iscritti in GaE che hanno fatto un’esasperante esperienza in collegamento su “Istanze On line, con difficoltà di ogni genere (ne sa qualcosa anche il personale sindacale che ha offerto consulenza), a cominciare dall’agibilità intermittente della connessione e finendo con l’inoltro incerto; come precari non avrebbero avuto bisogno di difficoltà aggiuntive. Il comunicato: “Al fine di consentire la completa e corretta conclusione delle operazioni di compilazione ed inoltro on line delle domande di cui all’oggetto, vista la complessità dell’utilizzo della nuova procedura, si comunica che le funzioni saranno disponibili fino alle ore 14,00 del 17.05.2014”. Il sottosegretario Reggi aveva così risposto alla domanda di Alessandra Ricciardi: D. In queste settimane migliaia di docenti sono impazziti per aggiornare il loro punteggio in graduatoria, il sistema informatico del Miur non regge ? R. Non è accettabile che il sistema non regga il flusso di domande, che si debba lavorare in una situazione di difficoltà permanente. Siamo arrivati da poche settimane, stiamo cercando di capire il perché dei problemi e le responsabilità, utilizzando tutti gli strumenti che i contratti di gestione ci danno. La scuola 2.0 non può permettersi queste cadute. (Fonte: ItaliaOggi, 6 maggio)
° Posti di sostegno stabilizzati: la distribuzione tra le regioni
In sede di question time, il ministro Giannini è stata sollecitata a garantire la perequazione nella distribuzione, disattesa nel Piano di stabilizzazione.
L’interrogante ha fatto rilevare come “… la percentuale degli insegnanti stabilizzati non sia uguale in tutte le regioni… La circolare n. 34, 1° aprile, all'art. 15 comma 2-bis, prevedeva che i 22 mila posti di insegnanti di sostegno fossero distribuiti equamente tra le regioni, il che vuol dire una percentuale dell’81 per cento. Questo non è stato fatto nella circolare del primo aprile. Ci sono regioni che hanno più 150, più 200 posti, il che vuol dire che altre ne avranno meno”.
(Fonte: tuttoscuolaFOCUS – 5 maggio 2014)