° Pubblicati i “movimenti” per l’a.s. 2014-2015 nella Scuola dell’Infanzia
I trasferimenti e i passaggi dei docenti sono stati postati in www.istruzione.it
° Pubblicate le tabelle punti per le supplenze. Abilitati TFA versus abilitandi PAS.
I decisori politici hanno creato molte aspettative. E ora? Il MIUR farà tutte le immissioni in ruolo, dovute per coloro che hanno maturato tre anni di servizio?
Ci sono decine di migliaia di cattedre ricoperte sempre daccapo, negli anni, da supplenti, e la Corte di Giustizia Europea potrebbe sanzionare il governo italiano per inosservanza della normativa. Intanto, nel sito istituzionale, il MIUR ha reso note le tabelle (che tante polemiche suscitano tra Tieffini e Passini, perché modificano l'attribuzione di punteggi) di valutazione dei titoli, per le graduatorie di istituto di II e III fascia. Al Decreto ministeriale: “Disposizioni inerenti le tabelle di valutazione dei titoli della II fascia e III fascia delle graduatorie di istituto, in applicazione del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, e successive modific.”, sono allegate: - la tabella A di valutazione dei titoli per il personale docente ed educativo delle scuole ed istituti di ogni grado inserito nella II fascia delle graduatorie di istituto, di cui all’articolo 5, comma3, D.M.13 giugno 2007, n.131. Comprende: i titoli abilitanti di accesso alla graduatoria, i titoli del servizio di insegnamento o di educatore, i titoli professionali inerenti la funzione docente, altri titoli (fino al massimo di 30 punti), le certificazioni informatiche (fino a 4 punti); - la tabella B di valutazione dei titoli per l’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto (di cui all’art.5, comma 3, D.M. 13 giugno 2007, n. 131) di III fascia (ivi compreso l’insegnamento di strumento musicale nella Scuola media), valide per il conferimento delle supplenze al personale docente della Scuola dell’infanzia, della primaria e della Secondaria ed artistica, e la personale educativo. Comprende: Titoli di accesso: Altri titoli di studio, abilitazioni e idoneità non specifici (fino a max 12punti), altri titoli culturali e professionali (fino a max 22punti), titoli di servizio (specifico e non specifico), altre attività di insegnamento, titoli artistici per la graduatoria di strumento musicale nella Scuola media (fino a max di 66 punti).
° Ai supplenti, lo stipendio lo portano le lumache. Che ne pensa Speedy-Renzi?
Lo scorso 15 maggio, Il Corriere della sera ha pubblicato una notizia che avevamo letto simile lo scorso autunno: «Il ministero non sta pagando le sostituzioni brevi».
I pagamenti dei contratti annuali di supplenza (assegnati dal provveditorato e pagati dal ministero dell’Economia) scorrono regolari, invece c’è ritardo per le supplenze brevi, il cui pagamento è stato centralizzato al MIUR; in passato erano le singole scuole a provvedere. Due emissioni speciali, appena effettuate, dovrebbero bastare a erogare gli arretrati di marzo ma il MIUR dovrebbe mettere rimedio definitivo a questi inaccettabili ritardi non è accettabile, perché decine di migliaia di colleghi con le supplenze brevi ci vivono per anni.
° Per i nativi digitali, la Scuola è ancora più importante
L’insegnante aiuta l’alunno ad acquisire consapevolezza dei contesti di riferimento e a darsi una gerarchia di priorità logiche e valoriali.
Nell’educare nativi digitali, si richiedono ai docenti nuove competenze ? Non nuove, ma specifiche. Gli insegnanti – e i genitori - si trovano dinanzi alla prima generazione di giovani il cui “spazio” cognitivo è esteso oltre l’ambiente prossimo, a misura del web, e la cui distanza culturale dalla generazione degli adulti è, per certe competenze, nulla. Dalla Scuola non hanno bisogno di nozioni ma di imparare ad apprendere. Con essi non è proponibile la “trasmissione” unidirezionale “uno-molti” dei saperi, e risulta invece efficace la “costruzione” ad modum cognoscentis dei saperi. Oltre metà di ciò che sanno, i nostri alunni lo apprendono fuori dalla scuola, dalla rete della comunicazione, ma hanno difficoltà a connetterlo nel processo della conoscenza; nella rete, infatti, non è ben demarcata la linea di confine tra l’opinione e ciò che è fondatamente argomentato. Occorre che l’insegnante, professionista dei processi educativi, aiuti gli alunni a focalizzare ciò che è essenziale e accompagnarli nella riflessione e nella selezione entro un sistema di priorità logiche e valoriali: sintesi e valutazione sono i livelli tassonomici al di sotto dei quali la mente dell’alunno resta impigliata nella rete. La navigazione in rete richiede dell’“altro” che non si ricava dalla rete: la capacità di valutare e scegliere le fonti (web education), di svolgere ragionamenti complessi, di utilizzare autonomamente l’intelligenza. Su chi l’alunno può contare in questo percorso? Sull’insegnante.