° In compagnia, questa estate, studiare sarà facile e divertente
Tre Scuole Estive di Astronomia A.S., organizzate dalla Società Astronomica Italiana, in collaborazione con il MIUR: a Telese Terme (BN), a Saltara (PU) e a Stilo (RC).
Notizie dettagliate, circa la richiesta di partecipazione e i programmi, si leggono sul sito del MIUR. INFO: Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. PEC: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
La partecipazione è riservata a 15 docenti di materie scientifiche nella Secondaria (Saltara), a docenti della Secondaria II grado (Stilo); a 18 studenti della Secondaria II grado (Telese).
1. 30 Giugno – 4 Luglio 2014. Stage “A scuola di Stelle”, per la preparazione alle Olimpiadi di Astronomia - I.I.S. Telesi@ - Telese Terme. III Edizione della scuola di Eccellenza, rivolta agli allievi che frequentano il secondo e terzo anno della Scuola Secondaria di II grado. 2. 15 – 18 luglio 2013. IX Scuola estiva di astronomia di Saltara (Pesaro-Urbino): “Astronomia e Astrofisica nella progettazione di percorsi formativi”. In sintonia con le Indicazioni Nazionali, l’argomento scelto per la Scuola estiva di Saltara si caratterizza per la natura interdisciplinare, spaziando dal campo astronomico a quello biologico, chimico, filosofico ed etico. 3. 21 – 26 luglio 2014 Stilo (Reggio Calabria). XIX Scuola Estiva di Astronomia di Stilo: Astronomia e Astrofisica nella progettazione di percorsi formativi. “Influenze astronomiche sulla Terra”. La Società Astronomica Italiana è impegnata su questo versante, attraverso l'attuazione di percorsi didattici a contenuto storico-scientifico, orientati all’inserimento della scienza in un contesto interdisciplinare ricco di ricadute metacognitive che consenta ai docenti delle diverse discipline di "catturare l'esperienza" degli scienziati e di comprendere i perché della scienza.
° Politiche dell’Istruzione: dalla presidenza greca del Consiglio U.E. a quella italiana
Lo scorso 20 maggio, il sottosegretario Reggi ha presentato al Consiglio Europeo dell’Istruzione il programma della prossima Presidenza italiana.
Tra le iniziative: la Giornata Europea delle Lingue (in settembre, a Firenze); la Conferenza dei ministri sul ruolo dell’istruzione nell’era digitale (in ottobre, a Bruxelles); il Forum europeo sul ruolo che la formazione dottorale può avere di stimolo alla competitività delle imprese (in novembre, a Padova); il rilancio dell’investimento in istruzione e formazione nelle strategie di crescita economica (in occasione del Consiglio di dicembre).
° Premio "Ignazio Salvo" - 2014
Scadenza del termine per le candidature: prima settimana di giugno 2014
L’iniziativa, promossa dall’Associazione “L’Alunno più buono d’Italia”, vuole premiare il valore morale di particolari gesti di bontà degli studenti italiani delle scuole di ogni ordine e grado.
° Assediati nella cittadella INVALSI
Cresce la schiera di coloro che, sui test INVALSI, chiedono di invertire la rotta. Resta da capire perché, in un intero lustro, importanti protagonisti della società e della cultura non siano stati in grado di vedere ciò che era evidente agli insegnanti.
Per anni l’investitura all’INVALSI è stata presentata quasi fosse volere divino; ora la si discute ! Evidentemente, gutta cavat lapidem, e tra le gocce alcune le ha fatte cadere l’ANIEF. Adesso, sono arrivati i rinforzi, per es. da sindacati che si stanno accorgendo del problema e dalla Fondazione Agnelli, l’Istituto di ricerca nelle Scienze umane e sociali, tradizionalmente benevola verso i progetti di valutazione del sistema scolastico ma che, lo scorso febbraio, alla presentazione del report sulla valutazione del sistema Scuola, ha espresso, per bocca del presidente A.Gavosto, un giudizio critico sull’INVALSI: «False partenze, cambiamenti di direzione, incapacità di comunicare con chiarezza gli obiettivi, inaccuratezze tecniche… La scuola italiana deve utilizzare per forza i test Invalsi e quello che li circonda?». David Spiegelhalter, noto statistico, ha sostenuto che i metodi usati sono sbagliati e che «ricavare lezioni da Pisa è difficile quanto prevedere chi vincerà una partita di calcio». Una nube grigiastra avvolge questa operazione comparativa dei sistemi scolastici, e lascia intravedere una classe politica prona ai diktat della supercasta che fa calare sulle scuole i modelli statistici OCSE e il Programma PISA, senza coinvolgerne i docenti (se non nel ruolo di esecutori), senza fare riferimento alle scelte didattiche delle scuole, alla prassi educativa, alle caratteristiche dei contesti territoriali: come dire, a tutto ciò che è decisivo nei processi educativi. Ci chiediamo: i neo perplessi non erano prima in grado di dare un giudizio sulla opaca operazione INVALSI? Non avevano propri esperti da consultare ? Per parte nostra, impariamo da Vertecchi e Israel.