° Graduatorie di circolo e d'istituto (D.M. n.353 del 22 maggio 2014)
La domanda di inserimento/aggiornamento va inviata usando gli allegati A/1,A/2 A/2 bis, entro il 23 giugno, al d.s. della prima scuola scelta, che va indicata in testa all’elenco; a questa scuola va inoltrato il Mod. B ma soltanto tramite Istanze On Line.
Il plico con la domanda va inviato tramite racc. a.r. o consegnato presso la scuola scelta; eventuali più domande vanno in plico unico. Il modello o i modelli di domanda possono essere trasmessi in formato digitale all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata della scuola scelta. I candidati all'inserimento/aggiornamento delle graduatorie aspiranti all'insegnamento in più settori scolastici dovranno scegliere come scuola cui indirizzare le domande un istituto appartenere al tipo di istituzione scolastica di grado superiore. Gli aspiranti docenti in possesso del titolo per l'insegnamento di sostegno o in possesso del titolo di abilitazione o del titolo di studio valido per le discipline impartite nelle istituzioni scolastiche ed educative per non vedenti e per sordomuti possono chiedere l'inclusione nelle corrispondenti graduatorie speciali. La tabella di corrispondenza tra titoli di studio e classi di concorso si legge in www.istruzione.it. Lo stesso sito presenta link particolarmente utili, quali: -i Bollettini Ufficiali con l'elenco delle scuole statali di ogni ordine e grado; - l’elenco delle scuole statali dell'infanzia, primarie, secondarie di I grado e II grado; - l’elenco degli istituti omnicomprensivi; - l’elenco delle scuole collocate in piccole isole. Le istituzioni scolastiche a cui inviare i modelli di domanda e/o il modello B di scelta delle scuole possono essere: - circoli didattici (terzo e quarto carattere uguali a EE); - istituti comprensivi (terzo e quarto carattere uguali a IC); - istituti d'istruzione secondaria di primo grado (terzo e quarto carattere uguali a MM); - istituti d'istruzione secondaria superiore (terzo e quarto carattere uguali a IS); - istituzioni educative (terzo e quarto carattere uguali a VC per i convitti e VE per gli educandati); - istituti d'istruzione secondaria di secondo grado (terzo e quarto carattere diversi dai precedenti). Non possono essere espresse succursali, sedi coordinate, sezioni associate. I codici esprimibili sono rappresentati dalle sedi principali (ottavo e nono carattere uguali a '00'). Le sedi esprimibili sono fornite dall'applicazione "sedi esprimibili" (non invece utilizzati i codici non presenti). Negli aa.ss. 2014/15, 2015/16, 2016/17, per conferire le supplenze, i dd.ss. convocheranno dapprima agli aspiranti inseriti nelle G.E. per il posto o classe di concorso ai quali si riferisce la graduatoria (I fascia); attingeranno poi alle graduatorie degli aspiranti non inseriti in G.E. (II fascia) che siano in possesso: di specifica abilitazione, o di idoneità, o di diploma tra quelli elencati nel D.M. 353/2014, o (limitatamente alle graduatorie della Scuola dell'infanzia e/o della Primaria) della laurea in Scienze della Formazione primaria. Esaurite le graduatorie su citate, i dd.ss. attingeranno a quella degli aspiranti in possesso del titolo di studio per l'accesso all'insegnamento chiesto (III fascia). I titoli valutabili sono quelli acquisiti entro il 23 giugno; i titoli conseguiti successivamente potranno essere presentati in apposite “finestre” semestrali.
° Ok per gli “idonei” delle graduatorie di merito del recente concorso a cattedre
La Giannini modifica le norme precedenti. Si assottiglia il totale delle supplenze annuali a disposizione dell G.E. Riportiamo il D.M. n.356 dello scorso 25 maggio 2014
“I candidati inseriti a pieno titolo nelle graduatorie di merito del concorso ordinario per il reclutamento di personale docente bandito con il Decreto del Direttore generale per il personale scolastico, 24 settembre 2012 n.82 ma non collocati in posizione utile tale da risultare vincitori hanno titolo, a decorrere dall’a.s. 2014-2015, ad essere destinatari di contratto individuale di lavoro a tempo indeterminato, in subordine a vincitori, fermo restando il vncolo della procedura autorizzatoria di cui all’art.39 della legge 27 dicembre 1997 n.449, nei limiti del 50% dei posti previsti per il concorso ai sensi dell’art.399 comma1 del decreto legislativo 297 del 1994 e fermo restando quanto previsto dall’art.400 del suddetto decreto”.
° Stanziati oltre 36 milioni per l’edilizia scolastica in 27 comuni
Svilupperanno un importo complessivo per gli interventi previsti pari a circa 186 mln Euro. Sul sito www.istruzione.it, la graduatoria degli Enti che accedono alle risorse
Dal comunicato stampa. “… Lo stanziamento si inserisce nell’ambito delle attività intraprese dal Miur in materia di edilizia scolastica e si caratterizza per la promozione, a titolo sperimentale, dell’utilizzo da parte degli Enti locali dello strumento del Fondo immobiliare… La graduatoria è stata elaborata sulla base dell'ordine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria tecnica del Miur. Gli Enti che hanno avuto accesso alle risorse saranno chiamati a firmare apposito protocollo d’intesa”.
Scuola: Aggiornamenti in progress – mercoledì 28 maggio 2014
° Gra
° Dichiarazioni della Giannini di stima e di apprezzamento per gli insegnanti
Ieri, a Civitavecchia, il ministro dell’Istruzione ha enfatizzato il ruolo della Scuola.
La Nave della Legalità nuove verso Palermo, e la Giannini investe formalmente la Scuola di compiti che vanno oltre la classe: l’educazione alla legalità (A. Giuliani, 23 maggio – Latecnicadellascuola.it). Non è che sia una novità; ma il Ministro non ne sembra informato. Qualche giorno prima, con riferimento al contrasto all’omofobia e al bullismo, aveva dichiarato: "Il contrasto alle discriminazioni deve partire dalla scuola… E' fra i banchi che deve partire l'educazione all'alterità". Anche questa le sarà sembrata una novità, e siccome l’area del rischio socio-educativo è alquanto vasta e postula interventi educativi, la Giannini ha tutto il tempo di assegnare questa o quell’altra funzione ai docenti: “Le scuole hanno molti strumenti oltre alle materie specifiche per poter lavorare su questi fronti… Abbiamo aperto un cantiere sulle nuove competenze che devono entrare in classe” (A.Ricciardi -20 maggio 2014 – ItaliaOggi). Scoprirà che anche le lezioni disciplinari hanno una loro utilità ? Già lo ha scoperto, e lo ha dichiarato ! Resta da capire come mai, insieme a tanti elogi non giunga, non formalmente ma sostanzialmente, il riconoscimento dell’insegnamento come professione. Questo lo chiediamo in riferimento al portafoglio. In riferimento alla dignità, chiediamo al Ministro di sciogliere questo paradosso: gli insegnanti devono dedicare il proprio tempo ad inserire i dati delle prove Invalsi, mentre persone che magari non hanno mai insegnato predispongono i test (con inevitabili strafalcioni). E’ un lavoro – scrive Lucio Ficara – non riconosciuto sul piano economico e che dovrebbe essere fatto, questo sì, dal personale stipendiato dell’Invalsi. Le parti sono invertite. E perché, il ministro non fa svolgere tali test direttamente on line a tutti gli studenti, in modo da avere in tempo reale dati e risultati, evitando un super lavoro massacrante ai docenti ? Fin qui Ficara (latecnicadellascuola.it – 20.05.2014). Da parte nostra alla Giannini chiediamo di mettere in riga quei signori che dall’INVALSI ogni anno diramano una nota operativa trasudante sfiducia verso i dd.ss. e i professori sospettandoli di cheating e minacciando deterrenti statistici che monitorerebbero eventuali comportamenti “opportunistici” dei docenti. Siamo al terzo paradosso: educare è compito per il quale lo Stato abilita gli insegnanti ma l’INVALSI si arroga di controllare la professionalità di docenti e dd.ss. (l’apertura delle buste contenenti i test devono effettuarla alla presenza dell’incaricato Invalsi). Chi li abilita a ciò ? E Chi valuterà i valutatori ? Se siamo a questo livello di sfiducia, perché non sospettare comportamenti opportunistici nell’INVALSI ? Avrebbe interesse a manipolare gli esiti, per dimostrare l’utilità delle rilevazioni e della propria esistenza ! Comunque, signor Ministro Giannini, o gli insegnanti siamo gli educatori cui affidare i ragazzi, o ne siamo i corruttori, coloro che li “strumentalizzano”, come ebbe a dire il senatore a vita Monti, professore per antonomasia a vita: uno dei tanti politici che da decenni umiliano gli insegnanti.
www.latecnicadellascuola.it/ – 23 maggio 2014
2AL VIA LA MOBILITÀ DEI DOCENTI DI RELIGIONE CATTOLICA
░ Parol
Al via la mobilità dei docenti di religione cattolica
Lara La Gatta Venerdì, 23 Maggio 2014
Le domande dovranno essere trasmesse dal 23 maggio al 13 giugno, eventuali revoche entro il 7 luglio, mentre la pubblicazione dei movimenti è fissata al 21 luglio 2014
Con la nota prot. n. 5017 del 22 maggio 2014 il Miur ha trasmesso l'O.M. n. 38 relativa alla mobilità del personale docente di religione cattolica per l'a.s. 2014/2015.
Le domande di mobilità devono essere presentate dal personale docente di religione cattolica interessato dal 23 maggio al 13 giugno 2014.
Il termine ultimo per la presentazione della richiesta di revoca delle domande è fissato al 7 luglio 2014, mentre la pubblicazione di tutti i movimenti è fissata al 21 luglio 2014.
Gli insegnanti di religione cattolica devono indirizzare le domande di trasferimento e di passaggio, redatte in conformità agli appositi modelli riportati negli allegati all’ordinanza e corredate dalla relativa documentazione, all’Ufficio scolastico regionale della Regione di titolarità e presentarle al dirigente dell’Istituzione scolastica presso la quale prestano servizio.
Nel caso di diocesi che insistono sul territorio di più Regioni, gli insegnanti di religione cattolica, a prescindere dall’ubicazione della sede diocesana, devono indirizzare le domande di trasferimento e di passaggio all’Ufficio scolastico regionale della Regione in cui si trova l’Istituzione scolastica presso la quale prestano servizio e presentarla al dirigente scolastico della medesima Istituzione scolastica.
Le domande dei docenti appartenenti ai ruoli della Val d’Aosta, per ottenere il trasferimento o il passaggio nelle scuole del rimanente territorio nazionale, devono essere inviate all’Ufficio scolastico regionale per il Piemonte.
I docenti devono redigere le domande, sia di trasferimento che di passaggio, in conformità ai seguenti allegati e secondo le istruzioni riferite agli allegati medesimi:
• scuole dell’infanzia e primarie Allegato TR1 (trasferimenti) e Allegato PR1 (passaggi)
• scuole secondarie di I e II grado Allegato TR2 (trasferimenti) e Allegato PR2 (passaggi)
I docenti che intendono chiedere contemporaneamente il trasferimento ed il passaggio devono presentare distintamente una domanda per il trasferimento e una domanda per il passaggio, precisando nella domanda di passaggio a quale delle due intendano dare la precedenza. In mancanza di indicazioni chiare viene data precedenza al trasferimento.
In caso di richiesta contemporanea di trasferimento e di passaggio è consentito documentare una sola delle domande.
www.scuolaoggi.org
Tuttoscuola
www.orizzontescuola.it
La tecnica della scuola
www.governarelascuola.it [Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.]
Tecnodid
frattali
1. Disputatio, sorta di “tenzone dialettica” sotto la supervisione del maestro. Quattro momenti:
1. Quaestio (problema posto dal maestro),
2. Respondeo (proposta di soluzione),
3. Sed contra (obiezione alla soluzione proposta),
4. Determinatio magistralis (soluzione del maestro).
esempio o exemplum (παράδειγμα), ovvero l'induzione retorica. L'esempio consiste nel ricorrere ad un fatto particolare, reale o inventato (ma sempre verisimile), che abbia affinità con l'oggetto dell'orazione, per poi generalizzarlo tramite induzione e giungere infine a conclusioni la cui validità è solo particolare. A questo tipo di prove sono ricollegabili l'argomento d'autorità, il modello,
• (ἐνθυμήμα), ovvero la deduzione retorica. Si tratta di un sillogismo basato su premesse non vere ma verisimili tre tipi:
o gli indizi sicuri (τεκμήρια), che possono essere verificati dai nostri sensi e sono quindi necessariamente veri e incontrovertibili (in questo caso l'entimema può coincidere con un sillogismo);
o fatti verisimili (εἰκότα), che vengono accettati dalla maggior parte delle persone perché stabiliti da una legge o dalla morale comune;
o i segni (σημεῖα), una cosa che può indurre a farne intendere un'altra: per esempio la presenza del sangue può richiamare alla mente un omicidio, anche se l'associazione non è necessaria (il sangue può essere stato versato per una semplice epistassi).
«luogo» (in greco τόπος, tópos, in latino locus) in retorica si intende un argomento ricorrente, organizzato in forme convenzionali e stereotipate a uso e consumo del retore. Il topos, nella sua convenzionalità, è infatti immediatamente riconoscibile da parte dell'uditore, e permette al retore di disporre di un elemento di sicuro effetto da utilizzare nelle orazioni.[
Non è facile scrivere di INVALSI senza cadere in fuorvianti apriorismi o in faziose opinioni. Se si trattasse di una “quaestio” medievale saremmo di fronte ad una disputa ben strutturata: l’argomento (il quid), i termini della questione (explicatio terminorum), gli argomenti favorevoli e contrari (sententiae), la conclusione (dissertatio)
Miur-Cineca, nell'approntare la ripartizione delle pubblicazioni scientifiche, ha distinto chiaramente fra contributo in volume (capitolo o saggio), prefazione- postfazione, breve introduzione, voce, traduzione, recensione, scheda di catalogo mentre, per quanto riguarda il contributo in rivista, si distingue