Scuola: Aggiornamenti in progress – mercoledì 4 giugno 2014

° Il maestro accanto ai piccoli, anche per orientarli nell’universo della comunicazione
Sotto il profilo educativo è necessario e urgente che la Scuola, senza indulgere alla deriva tecnologica, dia precocemente ai piccoli alunni gli strumenti per orientarsi.
Nella proposta emendativa al ddl 1260 “Puglisi” (Sistema integrato dei servizi educativi e di istruzione per le bambine e i bambini in età compresa tra tre mesi e sei anni), presentata in VII Commissione del Senato, l’ANIEF ha sostenuto, tra altro, che la Scuola non può esimersi dall’occuparsi, già con i bimbi di cinque anni, di un’attività che a casa li assorbe dinanzi ai monitor per ore e ore durante le quali sono navi senza nocchiero. Hanno bisogno di orientarsi, e avrebbero giovamento dall’imparare come. Quanti genitori hanno tempo e competenza per accompagnarli in questo passaggio decisivo nella formazione della mente e della personalità ? La proposta dell’ANIEF nasce da una presa d’atto di quelli che sono i segni dei tempi: Questa generazione di alunni che attinge conoscenze e informazioni dalle rete massmediale e dall’universo-web ne è ampiamente condizionata nei processi logico-deduttivi, in quelli della percezione (ha potenziato la capacità oculo-manuale), nelle caratteristiche psicologiche e nelle dinamiche sociali. E se il bimbo attinge passivamente; e se naviga senza strumentazione ? Possiamo permettere che i piccoli si arrangino come meglio possono ? Quali siano le insidie per i bambini è noto, ma occorrerebbe capire che queste specifiche insidie sono aggiuntive alle insidie (ben note, da mezzo secolo) gigantesche da cui gli adulti stessi si districano a mala pena e non sempre. Gigantesche, tanto che per esse gli addetti ai lavori hanno evocato l’immagine del Golem, la figura gigantesca delle leggende cabalistiche ebraiche che, plasmata in forma umana nell’argilla, per servire, cresce incontrollabile in dimensioni e potenza. Fuori di metafora, sappiamo che la comunicazione alla quale il piccolo alunno ha accesso si produce da un potere gerarchico tendenzialmente monopolistico che può indurre l’omologazione delle menti e il condizionamento delle volontà. Si può negare che, in atto, la mole e la forza della comunicazione mass mediale e digitale travalichi i sistemi di controllo ? Chi può garantire l’uso corretto delle regole nel postare i contenuti, e chi può garantire in modo efficace la fruizione secondo le regole con le quali la rete massmediale e quella informatica sono state istituite? E anche in un mondo di galantuomini che si attengano ai rigidi limiti della scienza e dell’etica, come scansare la “spazzatura” che si accumula per effetto della vetustà dei contenuti che restano in rete senza “manutenzione” negli anni? Per sempre? C’è un compito urgente che i maestri possono affrontare con la sensibilità e professionalità proprie della funzione docente.

° Una segnalazione da 'Supplenti della scuola per la qualità e dignità del lavoro'
Persiste il ritardo nei pagamenti di cui avevamo dato notizia riportandola da Il Corriere della sera (15 maggio). Ora riportiamo una segnalazione di A.Giuliani
“Molti supplenti temporanei della scuola non prendono lo stipendio dal mese febbraio. Ora, a pochi giorni dal termine delle lezioni, che per la gran parte di essi coinciderà con la fine del servizio a tempo determinato, hanno deciso di denunciarlo. “…Chiediamo che l'Ufficio VII del Ministero dell'Istruzione e il corrispondente Ufficio del Ministero dell'Economia – si legge nella nota del raggruppamento di precari della scuola - si adoperino congiuntamente per sanare, con emissioni speciali e con gli opportuni provvedimenti agli uffici preposti, la situazione degli stipendi arretrati… la mancata liquidazione per molti supplenti brevi delle retribuzioni di febbraio, marzo e aprile, la mancata trasmissione dei flussi UniEMens all'Inps…". I supplenti hanno ragione: non è la prima volta, anche di questo anno scolastico, che si lamentano per i ritardi abissali dei pagamento del loro stipendio. I vari ministeri interessati, in testa il Mef, farebbero bene a creare le condizioni che certi disguidi non si ripetano. Molti supplenti brevi, stiamo parlando di migliaia di precari, pur di accettare contratti di supplenza sono obbligati a lavorare a centinaia di chilometri da casa. Con notevoli spese per trasporti e alloggi.
(Fonte: latecnicadellascuola.it – 1 giugno 2014)

° La Giannini potrebbe lasciare l’incarico di ministro
Ma nel semestre europeo a guida italiana, Renzi non vuole dare segnali di instabilità
“… Se Scelta Civica si dovesse ulteriormente spaccare nel sostegno all'esecutivo, sarebbe insostenibile averne un rappresentante al governo, tra l'altro a un ministero di peso come quello dell'istruzione. … Nel ministero dell'istruzione, il renziano sottosegretario Roberto Reggi ha già deleghe tali da rendere la posizione del PD predominante…”.
(Fonte: Alessandra Ricciardi - Italiaoggi – 3 giugno 2014)