° Dal prossimo a.s., via alla sperimentazione Scuola-lavoro, per alunni delle superiori
Il D.I., d’intesa tra MIUR, Ministero del lavoro e MEF, è stato accolto con contrastanti pareri (in rassegna stampa abbiamo riportato quello avverso dell’Unione Studenti). L’ANIEF vi vede un passo verso l’alternanza scuola/lavoro nella Secondaria superiore
Con il prossimo settembre parte la sperimentazione di un periodo «on the job» per studenti del IV e V anno dei corsi di istruzione secondaria di II grado che alterneranno frequenza scolastica e formazione-lavoro in azienda. Dal Comunicato Stampa MIUR: “Ogni studente-apprendista sarà accompagnato da un «piano formativo personalizzato», che esplicita il percorso di studio e di lavoro, e da un sistema tutoriale che vede congiuntamente impegnati il tutor aziendale, designato dall’impresa, e il tutor scolastico, individuato tra gli insegnanti del Consiglio di classein possesso di competenze adeguate. Per agevolare il loro compito sono previste specifiche attività formative, anche congiunte, a carico dell'impresa.. Notevoli gli spazi di flessibilità a disposizione delle scuole: per l’interazione tra apprendimento in aula ed esperienza di lavoro potranno utilizzare fino al 35% dell’orario annuale delle lezioni… margini di autonomia nettamente superiori rispetto a quelli di cui le istituzioni scolastiche dispongono solitamente per organizzare la propria offerta formativa libera”. L’ANIEF auspica che si tratti di un passo verso l’alternanza Scuola-Lavoro strutturata mediante la sinergia di pubblica istruzione, formazione regionale, imprenditoria, comunità territoriali. Il Governo presenta la sperimentazione come una risposta alla disoccupazione giovanile, formando personale qualificato come tecnici e quadri intermedi. L’ANIEF non sottovaluta possibili effetti in questo senso ma vede l’iniziativa più dall’ottica culturale. I.Illich ha criticato l’autoreferenzialità della ”scuola-istituzione” strutturalmente estranea alla Learning society (Deschooling Society, 1970); non ci sembra che fosse un visionario con velleità iconoclastiche. La cultura del lavoro (a partire dalla Pedagogia sociale di inizio Novecento, e poi, paradossalmente in contesti ideologici opposti, nella Open school inglese e nella pedagogia dei Paesi socialisti) ha smussato il dualismo tra area culturale degli studi liberali (introduttivi a quelli universitari e alle professioni), e degli studi tecnici; per secoli, questa distinzione ha avuto una valenza classista servendo la cultura volutamente astratta e astrusa a legittimare privilegi. La cultura tecnologica ha smussato la distinzione tra lavoro intellettuale e manuale rendendo necessari livelli professionali elevati in molte attività lavorative. L’alternanza Scuola-Lavoro corregge la concezione secondo cui la Scuola offre conoscenze da spendere “dopo”, e le competenze le offre l’azienda; non è possibile concepire un prima (la scuola) e un dopo (l’impresa): occorre che scuola e lavoro si incontrino presto per trasmettere ai giovani il valore del lavoro come elemento di libertà e riscatto sociale e morale. Ce lo impone un diktat della U.E. o ce lo impone la logica e lo suggerisce la pratica didattica? Ce lo impone la U.E. dice l’Unione degli Studenti: “L’11 Luglio saremo in piazza a Torino per contestare il vertice europeo sulla disoccupazione giovanile. Non è in questo modo che la si combatte ma invertendo il modello di sviluppo…”.
° Progetti scuola EXPO MILANO 2015. Indicazioni per la partecipazione delle scuole
La D.G. per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione ha fornito le indicazioni. Le avremmo riportare con maggiore convinzione, se sotto la iniziativa i disgraziati ladri non avessero scavato un verminaio. Renzi ha l’insetticida?
La scuola per EXPO 2015: possono aderire le scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado (infanzia, primaria, secondaria, inviando entro il 30/09/2014 la scheda allegata al Bando, a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e inviando gli elaborati all'USR, entro il 30/01/15. Il Bando è in: http://www.istruzione.it/allegati/2014/Bando_La_Scuola_per_EXPO_2015.pdf.
Together in EXPO 2015: possono aderire le scuole statali e paritarie secondarie, inviando la scheda allegata al Bando entro il 30/09/2014 a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., e registrandosi al sito www.togetherinexpo2015.it, che sarà attivo da settembre 2014. Il Bando è reperibile al link: http://www.istruzione.it/allegati/2014/Bando_Together_in_EXPO_2015.pdf.
Policultura-Expo: promosso dal Politecnico di Milano, il Bando è rivolto alle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado (infanzia, primaria, secondaria). Le scuole che intendono partecipare al Concorso possono iscriversi seguendo le indicazioni presenti al seguente link:
http://www.progettoscuola.expo2015.org/concorsi/concorso-nazionale.
Logo EXPO Scuola: le scuole che partecipano ai progetti sopracitati e/o promuovono attività e iniziative di altro tipo per EXPO Milano 2015 possono richiedere il logo EXPO Scuola scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Per tutte le informazioni è possibile consultare il seguente link:
http://www.progettoscuola.expo2015.org/iniziative/proponi-un-progetto.