° Graduatorie di istituto 2014-2016. Non si sa ancora quando inviare il Mod.B
E’ il modello con il quale tutti gli aspiranti a supplenza segnalano le scuole prescelte nell'ambito della provincia; è stabilito che dovrà essere inviato per via telematica.
Le modalità di presentazione via web sono quelle stabilite all’art. 7 comma 8 del D.M. n. 353/2014. Coloro che accedono per la prima volta a “Istanze on line” dovranno registrarsi; tale operazione, che prevede anche il riconoscimento fisico presso una istituzione scolastica, viene effettuata, secondo le procedure indicate nell’apposita sezione dedicata, "Istanze on line - presentazione delle Istanze via web – Registrazione”, presente sulla home page del sito www.istruzione.it. L’inserimento della domanda dovrà essere effettuata nella sezione dedicata "Istanze on line - presentazione delle Istanze via web - Inserimento mod. B", sul sito internet del MIUR. Resta confermata la scadenza del 23 giugno per i modelli (cartacei) A1, A2 e A2bis.
° Competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico
Nel sito istituzionale del MIUR si legge l’elenco aggiornato degli Enti certificatori
° Un cripto-auspicio del ministro Giannini a Sky news 24.
Qual è la ratio dell’Esame di Stato? Consentire l’accesso agli studi universitari!
Questo è il terzo ministro che giunge a dirigere il MIUR dopo aver vestito la toga bordata dell’ermellino accademico. Dai tre, riteniamo che gli atenei abbiano ricavato grandi vantaggi, in termini di proventi per i tanti servizi che hanno erogato, lautamente retribuiti dagli studenti laureati e dai precari della scuola, gli uni e gli altri obbligati a piegarsi sotto le forche caudine di corsi e concorsi molteplici (non tutti ragionevoli). La cosa è stata gradita a governi impegnati a tagliare il finanziamento pubblico agli atenei. Che l’ottica della Giannini sia aberrata nella solita direzione che lascia in ombra la Scuola, lo si è visto in più circostanze, e la dichiarazione rilasciata a Sky news 24, per quanto sia proiettata in un futuro ipotetico ci sembra, se abbiamo capito, l’ennesima prova di ciò: l’ex ermellino che funzione vede, dell’esame di Stato, se non quello di dare accesso agli studi universitari? Ha detto -e suona come un “se fosse per me…” -: “L'esame di Stato…; bisogna calcolare qual è il valore che queste cose hanno. Finora ha avuto senso e valore per questa dimensione di prova sintetica generale. Se poi si capirà che questo momento sintetico non serve più, perché le Università fanno i loro percorsi di accesso, allora cambia il quadro e si cambieranno le cose". In sostanza, la funzione dell’esame di Stato che balza alla mente del ministro è quella di consentire l’accesso agli studi universitari. E, invece, a prescindere dalla volontà e possibilità dei maturati di proseguire gli studi, ciò che dell’esame di Stato serve o non serve, lo stabilisce la Costituzione (art.33 comma 5) nel contesto dell’organica previsione dei requisiti pubblici imprescindibili del sistema dell’istruzione, requisiti sanciti anche con riferimento (nel d.lgs. n.206 del 6 novembre 2007) alla normativa della U.E.
Che è, poi, ciò la Giannini stessa riconosce, quando dichiara (questa volta a Il Mattino – 18 giugno) che l’esame di Stato: “rappresenta lo spartiacque tra la fine della scuola e l’inizio di una nuova vita proiettata verso il lavoro”.
Siamo convinti che il valore legale dell’esame di Stato conclusivo degli studi secondari di II grado è, e resterà, un pilastro del sistema dei titoli e qualifiche rilasciati dal sistema pubblico di istruzione e formazione, riconosciuti in funzione dell’accesso al lavoro, anche a tutela delle fasce sociali deboli che gli studi universitari vorrebbero ma non possono farli. L’indagine "Spazio europeo delle Abilità e delle Qualifiche" evidenzia (lo rende noto Tuttoscuola del 17 giugno 2014) la forte esigenza degli studenti italiani in ordine al riconoscimento a livello europeo delle qualifiche conseguite: si chiede di semplificare gli strumenti europei di riconoscimento delle abilità e delle qualifiche, per renderli più coerenti e più agibili.
° E’ di circa 100mln di euro, il costo dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
Ma i compensi per i presidenti e commissari di esami sono quelli del 2007
I compensi per i presidenti e commissari d’esame sono previsti dal D.I. del 24 maggio 2007 e dalla nota MIUR n.7054/2007), e sarebbero fermi da sette anni se non fosse che la nota MIUR n.7321/2012 ha ridotto i compensi assegnati ai commissari interni che non operino su entrambe le classi assegnate alla commissione. I commissari esterni sono retribuiti con 911€ lorde (è prevista anche una indennità calcolata in funzione della distanza tra sede d’esame e sede di residenza o di servizio); i commissari esterni percepiscono 570€.
(Fonte: Giovanni Sicali – latecnicadellascuola.it - 18 Giugno 2014)