La scuola, nella manovra correttiva: la Gelmini non ha difeso scuola e università

Il ministro, che dovrebbe pur sempre rimanere il principale difensore della scuola e dei suoi operatori, è stato invitato a spiegare, in VII commissione, i criteri del suo operato nel confronto interministeriale sui “sacrifici”.

 

La richiesta è stata avanzata, lo scorso 26 maggio, dal deputato PD Tonino Russo, alla presidente on.Valentina Aprea, in considerazione del fatto che la manovra correttiva di finanza pubblica determina numerose e preoccupanti ripercussioni sul mondo della scuola e dell'università (nuovo blocco del turnover, aumento dell'età pensionabile, blocco pluriennale degli stipendi).

 

Sorprese dal Rapporto ISTAT: molti i ragazzi senza libri né pc

Riportiamo passaggi del Rapporto ISTAT, presentati da Rosaria Amato su Repubblica.

Dal Rapporto ISTAT si ricava che circa il 20% dei giovani tra i 15 e i 29 anni non usa abitualmente il computer, e che quasi la metà non legge libri con consuetudine: "La quota di chi non ha letto nemmeno un libro nel tempo libero, nei dodici mesi precedenti l'intervista, è pari al 43,6 per cento. Sostanzialmente, legge solo chi ha libri a casa, e usa il computer chi ha genitori che ne possiedono uno e lo sanno usare…..Anche il livello di istruzione dei genitori influenza la propensione alla lettura dei figli: la quota dei figli che ha letto almeno un libro è pari al 55,1 per cento, e cresce fino al 72,7 qualora almeno un genitore risulti laureato. Il valore si dimezza tra i figli con genitori che possiedono al massimo la licenza elementare".

Dunque, si fa sempre più concreta e evidente quella esclusione dalla conoscenza dell’informatica, correlata al censo. Parecchi decenni addietro. gli studiosi di Cognitive Science la avevano prevista come la frontiera futura dell’analfabetismo. La collocazione socio-economica delle famiglie d’origine è chiaramente correlata alla frequenza nella lettura e nell’uso del pc. Toccherebbe alla scuola – ma con la riduzione della spesa e i tagli all’organico dei docenti, una prospettiva del genere è pura utopia – tenere aperte “al territorio” le aule di informatica e le biblioteche, nel pomeriggio e alla sera, come investimento sociale produttivo in capitale umano; tuttavia, spiega il Rapporto ISTAT, la scuola riesce poco a incidere nel modificare la suddetta correlazione censo/performance: "Rispetto all'utilizzo dei nuovi strumenti tecnologici, la scuola risulta incapace di alfabetizzare i ragazzi che non hanno avuto opportunità in famiglia o con gli amici…”. . (Fonte: www.repubblica.it/scuola del 26 maggio 2010)

 

Delusione agli insegnanti di sostegno, dalla manovra finanziaria correttiva.

L’essere ottimisti è un nostro difetto; lo scorso 20 aprile, in questa rubrica, avevamo titolato: Uno spiraglio di luce per l’attività scolastica di sostegno, col prossimo settembre, con riferimento al fatto che le cifre dell’organico di diritto nelle scuole, nella C.M. n. 37 del 13 aprile 2010, lasciavano intravedere per il prossimo a.s., per il sostegno, e solo lì, qualche nuova cattedra. Ora l’occhiuto Ministero del bilancio…….

Lo spiraglio si era aperto perché il Miur avrebbe dovuto autorizzare quasi 4900 nuove immissioni nell’organico di diritto del Sostegno, per raggiungere la dotazione organica di legge (legge 244/2007): 63.348 posti in organico, cioè il 70% di 90.490 docenti, calcolandone uno ogni due alunni con disabilità. A questa determinazione conduceva la sentenza della Corte Costituzionale n.80 del 22 febbraio 2010, che ha ripristinato il progetto in deroga per il sostegno, La deroga, autorizzabile prima della Finanziaria 2008 per alunni con sostegno in situazione di gravità, va a modificare, nell’organico di fatto, il rapporto nazionale medio docente/studenti che è di un docente ogni due alunni certificati. La novità prodotta, adesso, dalla manovra correttiva approvata lo scorso 27 maggio in CdM è il blocco degli organici di sostegno, che non potranno superare le 90.550 unità (cioè la quota dell’a.s. in corso).

 

I numeri dell’esame di Stato 2009-2010.

Riportiamo dati presentati sul Corriere della sera.

Le commissioni d’esame saranno 12.695 (Campania, Lombardia e Sicilia sono le regioni con il maggior numero di commissioni); oltre mezzo milione saranno i candidati (di cui circa 27.000 gli esterni). Parecchie decine di migliaia saranno gli studenti non ammessi all’esame per non avere riportato la sufficienza in tutte le materie, in sede di scrutinio (nel primo quadrimestre sono state registrate 300.000 insufficienze). (Fonte: Annachiara Sacchi Corriere della sera– 29 maggio)