Con il piano per le assunzioni presentato dal governo si pongono interrogativi che riguardano il mondo del precariato, delle supplenze, della reale funzione dell’organico funzionale e delle graduatorie ad esaurimento.
Proprio partendo dalle sentenze ottenute dall’Anief per l'ingresso di docenti reinseriti nelle graduatorie ad esaurimento, Marcello Pacifico, presidente del sindacato, ci parla del ricorso vinto e dei problemi della scuola estrapolandoli dal suo punto di vista.
Hanno fatto molto discutere le sentenze, sui ricorsi dell’Anief, che di fatto porteranno alla riapertura delle GAE. Ci parli di queste vittorie ottenute presso il tribunale amministrativo.
Abbiamo ottenuto in questi ultimi due mesi diversi provvedimenti che riaprono di fatto le graduatorie inserendo centinaia di ricorrenti che ad oggi erano esclusi. Chi sono questi ricorrenti? Nel caso particolare sono coloro che erano stati inseriti in passato nelle graduatorie ad esaurimento di terza fascia e che, a seguito dell’aggiornamento, non hanno più presentato domanda, tranne poi, nell’ultimo aggiornamento, tentare di reinserirsi ai sensi della normativa vigente (legge 146/2004. Di fatto il tribunale amministrativo li ha riammessi. Questa è un’importante vittoria perché recentemente si è espresso sul tema anche il Consiglio di Stato.
Nel frattempo non bisogna dimenticare che l’Anief è l’unico sindacato che ha proposto un’azione collettiva di ricorso al tribunale amministrativo per più di 15mila ricorrenti che hanno tutti titoli abilitanti: laureati in Scienze della Formazione primaria dopo il 2009 (che chiedono al pari di quelli laureati prima di essere inseriti nelle graduatorie ad esaurimento di terza fascia), gli abilitati con il TFA I ciclo, coloro che hanno frequentato il PAS, chi è in possesso del diploma magistrale conseguito prima del 2001 e coloro che si sono abilitati all’estero.
Parliamo, quindi, di persone selezionate dallo Stato per andare ad insegnare, persone che hanno diritto a vedere un riconoscimento del proprio titolo di studio. Una battaglia più che legittima per portare queste persone nelle graduatorie. Quando il governo para di 150mila immissioni in ruolo relative solo a chi è iscritto in graduatoria e dimentica che ci sono queste 100mila persone fuori delle graduatorie, fa un grave torto non solo ai cittadini ma anche agli studenti che hanno avuto queste persone come insegnanti.
In relazione al ricorso vinto e a quelli ancora in attesa di sentenza, come si risolve il problema del precariato a suo avviso?
Stiamo aspettando nei prossimi mesi il pronuncio del tribunale amministrativo sugli altri 40 ricorsi che riguardano 14mila docenti, oltre i 1000 che riguardano questo ricorso sul reinserimento, per reinserirli o nelle graduatorie di terza fascia o nella fascia aggiuntiva, considerato che a partire dal 2012 c’è stato un nuovo concorso, chi si inserisce a partire dal 2012 può stare in una fascia aggiuntiva, in cui si recluta per il 50% dei posti.
Non è chiudendo, mettendo delle barricate che si risolve il problema del precariato. Il problema del precariato si risolve se si liberano tutti i posti vacanti, trasformando in organico di diritto l’organico di fatto, anche in futuro, rispetto ai prossimi pensionamenti, e reclutando secondo l’unico principio che esiste che è quello meritocratico. Se si possiede un titolo, quel titolo deve essere riconosciuto per concorrere all’assunzione e non invalidato soprattutto quando quel titolo è diretto dallo Stato per esercitare una professione, quella dell’insegnante.
Nel sistema che pensa il governo, con l’organico funzionale, ci dovrebbero essere più supplenti. Lei ritiene questo una cosa fattibile?
Non è possibile, anche pensando di stabilizzare 150mila precari con l’organico funzionale, che le scuole vadano avanti senza chiamare i supplenti perché, anche mettendo da parte 20mila colleghi a poter coprire le supplenze, di fatto il fenomeno è tale per cui non è prevedibile durante il corso in termini di ore di insegnamento. L’organico funzionale serve per far ripartire la scuola dell’autonomia con tutte quelle attività che sono accessorie all’insegnamento e non relative alle supplenze e quindi non per ragioni sostitutive. D’altronde avere formato più di 100mila insegnanti per poi non voler più ricorrere a loro sarebbe incoerente.
Esiste una ricetta per poter reclutare chi merita senza ricorrere ai dirigenti scolastici?
Invece di eliminare le Graduatorie di Istituto, innanzitutto bisognerebbe fare in modo che chi ha una abilitazione per insegnare possa usare il suo titolo. L’attuale sistema, con la scelta delle 20 scuole (che per la scuola primaria sono solo 10), è un sistema obbrobrioso perché costringe, di fatto, a selezionare 20 scuole dove magari non c’è bisogno. In questo modo può succedere che chi non ha una abilitazione va ad insegnare e chi c’è l’ha non va ad insegnare.
Questo sistema non può andare avanti così ma è evidente che non devono essere eliminate le graduatorie di istituto bensì deve essere pensato un sistema che permette a chi ha l’abilitazione di insegnare. Grazie oggi al web, all’innovazione tecnologica e digitale è possibile elaborare un sistema che permetta questo.
La cosa importante è fare in modo che il personale più preparato, rispettando i principi costituzionali, con un migliore punteggio vada ad insegnare dove ci sia bisogno.
Il maggiore potere dei dirigenti scolastici nella selezione del personale non ci trova d’accordo per tre ragioni: la prima è che non abbiamo una formazione in servizio continua dei dirigenti scolastici, non abbiamo un selezione seria di questi dirigenti scolastici, tanto che nell’ultimo concorso a cattedra lo stesso Ministero ha ammesso che un quesito su sei era sbagliato, e non abbiamo una valutazione posteriore a fine anno sui risultati che conseguono questi presidi.
Come possiamo dare un potere al dirigente scolastico quando non risponde dei risultati che fa nelle sua scuola? Chi ha la responsabilità di fare funzionare la scuola deve avere anche la responsabilità erariale e penale di quello che avviene in quella scuola, se non la ha il sistema non funziona.