Se gli insegnanti saranno valutati dagli studenti è forte il rischio del "voto di scambio". Ne è convinta l'Anief che critica alcuni aspetti di una sorta di "pacchetto studenti" che dovrebbe essere incluso nel provvedimento sulla scuola che il Governo varerà entro la fine di febbraio.
«Non si può pensare di coinvolgere gli studenti in un processo delicato come quello della valutazione dell'operato delle scuole o dei docenti in prova. Viene da chiedersi - osserva il sindacato - come potranno non ripercuotersi i riflessi di valutazioni negative sulle competenze studentesche, sui giudizi che gli stessi studenti saranno chiamati a formulare nei confronti dei docenti. Non nascondiamo il rischio del "voto di scambio". Anche la presenza delle famiglie, già nella scuola attraverso gli organi collegiali, rimane tutta da comprendere».
Secondo anticipazioni sui contenuti del provvedimento, nel nucleo di valutazione dell'operato dei docenti delle scuole medie entreranno a far parte anche i genitori e, alle Superiori, toccherà agli studenti esprimere il giudizio nei confronti dei loro prof. Il nucleo di valutazione, che ogni anno a giugno dovrà redigere il Rapporto di valutazione annuale sull'istituto da inviare all'Invalsi e pure il giudizio finale sull'anno di prova dei docenti, si completerà con tre docenti e il dirigente scolastico (in forse la presenza dell'insegnante tutor e di un assistente amministrativo).
«Una delle novità dirompenti, che l'esecutivo vorrebbe introdurre già da settembre, è che il nucleo di valutazione - osserva l'Anief - andrà a esprimersi anche sui famosi scatti triennali di merito, legati a doppio filo alla qualità della didattica trasmessa in classe. Solo in quest'ultimo caso, gli studenti dovranno astenersi dal giudizio. In tutti gli altri, il loro pensiero sulla scuola o sui docenti neo assunti avrà un peso determinante: con alcuni parametri, come la puntualità alle lezioni, la modalità e l'efficacia di esposizione, sotto la loro lente di ingrandimento. Nella scuola primaria e alle medie potrebbe diventare decisivo, invece, il voto dei genitori. In entrambi i casi, rappresentanti degli studenti e delle famiglie da collocare all'interno del nucleo di valutazione, saranno prescelti a inizio d'anno scolastico da tutti gli iscritti, nel primo caso, e dalle loro famiglie nel secondo».
«Non bisogno essere degli esperti di scuola per dire che se questo progetto dovesse andare in porto, il Governo - assicura Marcello Pacifico, presidente Anief - andrà a sbattere contro un altro muro: in questo modo si lede la dignità del cittadino che lavora per il benessere del Paese. E, assieme, l'articolo 36 della Costituzione. Dopo che dal 2009, al personale della scuola viene negato un nuovo contratto di lavoro, con una remissione media per ogni lavoratore di 10mila euro, si intende sostituire l'unico elemento in grado di dare un minimo di valorizzazione professionale, gli scatti automatici, con un progetto sul merito che andrà a premiare pochi eletti ora pure prescelti con modalità a dir poco discutibili».