L'abolizione degli scatti di anzianità automatici nel pubblico impiego, frutto di un accordo siglato quattro anni fa, in piena recessione, provocherà danni economici pesanti in termini di adeguamento delle retribuzioni. Accade anche nella scuola, dove le maggiori confederazioni sindacali, Cgil, Cisl e Uil, denunciano che il congelamento degli aumenti farà perdere ad ogni lavoratore 8.500 euro.
E non è solo sull'adeguamento degli stipendi che ora si gioca la partita, ma il dibattito si infiamma anche sul futuro dei 100 mila precari della scuola, così "invisibili" da essere dimenticati per anni, ma che meritano una stabilizzazione, in osservanza della clamorosa sentenza della Corte europea. Una improvvisa presa di coscienza che il Presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, ha accolto con una certa soddisfazione, giacché si è speso per lungo tempo a difesa dei diritti dei lavoratori della scuola: il precariato, la salvaguardia delle assunzioni, le ferie non godute, gli scatti di anzianità, l'assegnazione delle mensilità estive e così via. L'ultima battaglia, vinta per la prima volta grazie all'Anief, ha permesso che proprio i precari potranno figurare nelle liste dei candidati in occasione delle prossime elezioni Rsu.