A Bruxelles, ieri, presso la segreteria della Commissione Europea, Marcello Pacifico, segretario organizzativo Confedir e presidente Anief, insieme ai legali dello stesso sindacato, hanno presentato formale denuncia contro la Stato italiano. Le motivazioni che hanno spinto il sindacato Anief ad intervenire in tale modo vengono date dallo stesso presidente Marcello Pacifico in un'intervista: "Abbiamo presentato formale denuncia presso la segreteria della Commissione Europea contro lo Stato italiano perché dal 2010 è in atto una procedura d'infrazione della stessa Commissione contro il nostro Stato per la mancata stabilizzazione del personale ATA su posto vacante e anche a causa della discriminazione che subiscono i precari in termini di progressione di carriera rispetto al personale di ruolo".
Prende il via così l'intervista al presidente del giovane sindacato, che ricorda ad esempio come gli stessi precari vengano chiamati ogni anno dallo Stato, mantenendo sempre lo stesso stipendio iniziale; ad avvalorare il suo intervento afferma: "esiste una sentenza della Corte Europea che risale allo scorso novembre, ottenuta anche grazie allo sforzo dei legali dell'Anief, e la risposta quale è stata? La Buona Scuola del governo Renzi, che non è assolutamente la risposta adeguata, giusta. E' sicuramente la risposta sbagliata, tanto più che in questo provvedimento si vieta dopo 36 mesi di continuare a fare i supplenti, senza stabilire la stabilizzazione del personale precario, senza prevedere dei risarcimenti per quel che riguarda l'abuso dei contratti a termine e senza prevedere la stabilizzazione di tutti i precari".
"E giusto che l'Europa rompa ogni indugio e ricorra contro il nostro Stato - conclude Pacifico - per impedire che questo disegno di legge, la Buona Scuola, rovini ancora di più il mondo della scuola invece di aggiustarlo".