Marcello Pacifico: "Ci aspettiamo da Governo un passo indietro".
(ANSA) - ROMA, 10 GIU - Lo sciopero degli scrutini contro la riforma della scuola "sta andando oltre le migliori aspettative". Lo riferisce l'Anief aggiungendo che le informazioni che arrivano dagli istituti "indicano una adesione massiccia alla protesta, in particolare negli istituti Superiori". "Lo sciopero 'intelligente' dei docenti, con una o due adesioni a scrutinio, ha permesso - spiega il sindacato - il rinvio quasi totale delle valutazione di fine anno scolastico in Emilia Romagna, nel Lazio, nella Lombardia e in Molise. Tra oggi e domani tocca a Puglia, Sicilia e Trentino, dove il boicottaggio degli scrutini sta riscuotendo consensi davvero consistenti. Ricordiamo che le date sono indicative, perché lo sciopero per essere valido deve essere svolto nei primi due giorni di indizione degli scrutini, escludendo sempre le classi terminali. In base a quanto risulta al sindacato, i dirigenti scolastici - prosegue l'Anief - hanno deciso di posticipare gli scrutini al sabato (evitando di riconvocarli illegittimamente di domenica e quindi non esponendosi a denunce). In diversi casi, lo slittamento è stato portato ai primi due giorni della prossima settimana, considerando che mercoledì 17 giugno prenderanno il via gli esami di maturità. "Stiamo assistendo all'ennesima risposta importante del personale della scuola contro questa riforma che piace solo a chi l'ha ideata: dal Governo - dichiara Marcello Pacifico, presidente Anief - ci aspettiamo oggi più che mai un passo indietro. E l'approvazione di un decreto legge che dia finalmente il via libera all'assunzione su tutti i posti vacanti, come l'Europa ha indicato di fare da oltre tre lustri con la direttiva 70 del 1999". "Su questo punto, sempre in attesa dell'udienza della Corte Costituzionale, che il prossimo 23 giugno deciderà sulla legittimità delle norme italiane sul precariato scolastico, la riforma della scuola Renzi-Giannini si conferma lontana dalle indicazioni di Bruxelles" afferma l'Anief. (ANSA).