ROMA - Time out di tre giorni sul ddl Scuola. La commissione Istruzione del Senato tornerà a riunirsi martedì mattina. La sospensione servirà per lavorare alla riduzione del numero degli emendamenti. Se l'operazione non andrà a buon fine - con l'opposizione esterna e interna al Pd che insiste nello stralcio e approvazione con decreto solo della parte sulle assunzioni dei 100 mila precari - la maggioranza potrebbe ricorrere all'ipotesi di un maxiemendamento che porti il provvedimento in Aula senza relatori, e su cui il governo potrebbe mettere la fiducia.
Una riforma "estiva"
Spaventa però l'eventualità di una riforma così importante approvata a fine luglio: «Una riforma d'estate - sottolineano le opposizioni - quando le scuole sono chiuse e gli interlocutori sono assenti». E non si placano le proteste di piazza. Ieri una cinquantina di docenti si sono incatenati di fronte al Liceo classico Dettori di Cagliari in occasione della maturità «contro la precarizzazione istituzionalizzata degli insegnanti». «O questo provvedimento è una sciagura, come dice chi protesta. Oppure, come pensiamo noi, può essere migliorato ma è il primo provvedimento dopo decenni che mette soldi sulla scuola e restituisce continuità educativa ai nostri ragazzi - ha scritto il premier Renzi su Facebook - discutiamo, facciamo modifiche, ma poi votiamo. Altrimenti saltano gli investimenti. Qualcuno parla di ricatto - ha aggiunto Renzi - ma la verità è molto semplice: puoi assumere solo e soltanto se cambi il modello organizzativo. Altrimenti la scuola diventa ammortizzatore sociale per i precari e non servizio educativo».
Le assunzioni sono dovute
«Non si possono condizionare le 100.000 assunzioni all'espressione di un consenso sui contenuti sbagliati - la replica del segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan - la stabilizzazione dei rapporti di lavoro è fondamentale per tante persone che da anni lavorano nella scuola e sono indispensabili per il regolare funzionamento. Un supplemento di confronto è utile e necessario». «Se il piano di assunzioni nella scuola dovesse saltare - minaccia il sindacato Anief - il Governo risponderà in tribunale del suo operato. Entro pochi giorni avvieremo una class action, mettendo a disposizione dei precari danneggiati il modello di diffida da inviare». «Le immissioni in ruolo previste non sono un regalo di Renzi - ricorda la Gilda - ma un atto dovuto legato alla sentenza della Corte di Giustizia Europea».
Alla maturità temi su Resistenza, Calvino e Malala
Con la prima prova scritta, quella di italiano, ha preso il via ieri, per quasi mezzo milione di studenti, la Maturità edizione 2015. Tutti concordi nel definire le tracce «belle e poco difficili». Per l'analisi del testo un brano di Italo Calvino da "Il sentiero dei nidi di ragno". Altri temi: una citazione di Malala Yousafzai, la ragazza pakistana premio Nobel per la pace che ha rischiato di perdere la vita per aver rivendicato il diritto all'educazione anche per le bambine; la Resistenza, con un brano di Dardano Fenulli; una riflessione sulla letteratura come esperienza di vita (con gaffe su Matisse); "Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale"; "Il Mediterraneo: atlante geopolitico d'Europa e specchio di civiltà"; infine comunicazione e connettività tra opportunità e criticità.