Pubblicato il bando, procedura on line Stabilizzazione per 102 mila insegnanti .Per i sindacati ancora molti nodi irrisolti parte dei docenti potrebbe restare esclusa.
ROMA Prima campanella per i precari della scuola. Il Ministero dell'Istruzione, ieri, ha pubblicato il bando per l'iscrizione alla procedura nazionale del piano straordinario di immissioni in ruolo, che segna ufficialmente l'avvio del capitolo «potenziamento» previsto dalla Buona Scuola. A polemiche ancora calde per la riforma, si aprono così le nuove fasi di assunzione. La fase cosiddetta "zero" di contrattualizzazione a tempo indeterminato di oltre 36 mila docenti è stata già avviata, secondo la normativa vigente, e le assegnazioni saranno effettuate tramite le Graduatorie a esaurimento e quelle dei Concorsi.
I PASSAGGI La fase "A", debutto del piano straordinario di assunzioni, riguarda quasi undicimila posti vacanti e disponibili, oltre a quelli residui della fase zero, per i quali concorreranno gli iscritti nelle graduatorie a esaurimento e quelli nelle graduatorie del concorso 2012. Queste ultime graduatorie saranno protagoniste anche della fase "B" - per i posti residui delle fasi zero e A - e della fase "C". E se le prime tre, da chiudere entro metà settembre, vanno a colmare la lacuna delle cattedre vuote, l'ultima, la C, è la nazionale vera e propria, ossia, il potenziamento. Queste ultime figure saliranno in cattedra intorno a novembre. Le domande dovranno essere presentate usando il Sistema di Istanza on line del Miur, tra il 28 luglio - dalle 9 del mattino - e il 14 agosto, termine ultimo le ore 14.
LE PERPLESSITÀ Poco tempo e ancora molte perplessità, che hanno spinto il Ministero a prevedere un servizio di assistenza telefonica ad hoc, per il periodo delle iscrizioni. D'altronde, qualche interrogativo, inevitabilmente, si porrà. Sono molte le incertezze che rimangono ai docenti. E molte pure le minacce di ricorso - numerosi quelli già intentati - per un sistema che nell'aprire le porte a oltre 102mila nuovi assunti, rischia comunque di lasciare senza lavoro altri, teorici aventi diritto, se non per legge, per ore di insegnamento. L'Anief punta l'attenzione su quanti, superati i tre anni consentiti come tetto massimo per i contratti a tempo determinato, non vedranno riconfermate le supplenze e su quanti, idonei ai precedenti concorsi, sono esclusi dalle graduatorie a esaurimento. Criticità potrebbero emergere per il sistema di contrattualizzazione «a scaglioni». Coloro che faranno domanda dovranno, infatti, mettere in ordine di preferenza tutte le province d'Italia. Le nomine avverranno in modo centralizzato. I docenti potranno accettare o meno l'offerta, ma se rifiuteranno non avranno ulteriori proposte di assunzione.
IL MECCANISMO Questo potrebbe, paradossalmente, penalizzare i primi assunti - chiamati per le cattedre vuote - e lasciare a chi è in posizioni più basse in graduatoria la possibilità di scegliere scuole più vicine a casa. Senza dimenticare lo spettro delle assunzioni a chiamata diretta dei dirigenti scolastici, punto caldissimo del dibattito sulla riforma, che ha portato in piazza docenti e studenti più di una volta nel tentativo di fermare l'iter legislativo. Qualche incertezza rimane anche a livello numerico. Difficile, in realtà impossibile, stimare i posti residui a disposizione della fase B. Bisognerà attendere che siano completate le fasi precedenti. Rimane aperta la questione dei tempi. Il Miur assicura che, a scuole riaperte, non ci saranno cattedre senza insegnanti, ma si tratta davvero di una corsa contro il tempo che metterà "fretta" agli Istituti nella gestione delle nuove forze.