ROMA Un Ferragosto che di certo verrà ricordato dall'intero mondo della scuola, diviso tra assunzioni e polemiche. Ieri infatti, dopo quasi un anno di confronti e proteste, si è chiusa la procedura online per il piano nazionale di immissioni in ruolo dei docenti precari, previsto dalla legge 107 della Buona Scuola: un piano a cui, nonostante le contestazioni, hanno aderito oltre 70mila supplenti. E così oggi, archiviata la procedura per le fasi B e C previste dal piano straordinario di assunzioni, si volta pagina: si passa alle immissioni in ruolo.
Il governo esulta ma i sindacati, così come migliaia di supplenti che per mesi hanno minacciato di boicottare la riforma, restano sul piede di guerra. E la guerra si combatte tutta a colpi di cifre, soprattutto su quanti realmente hanno deciso di non aderire al piano. Ma l'iter va comunque avanti e nei prossimi giorni il Miur procederà a individuare, in base ad un algoritmo che terrà conto delle preferenze espresse tra le province e i punteggi accumulati in anni di precariato in graduatoria, i primi 16 mila docenti che siederanno in cattedra entro il 15 settembre. Per garantire un avvio regolare dell'anno scolastico. «Con l'inizio delle lezioni – ha assicurato il ministro della pubblica istruzione, Stefania Giannini - avremo coperto le cattedre vacanti e daremo più continuità didattica ai nostri ragazzi. La piattaforma ha funzionato perfettamente e gli uffici scolastici tra la fine di luglio e la prima metà di agosto hanno immesso in ruolo 29mila docenti».
LE FASI
Si tratta dei precari assunti con le fasi 0 e A. Il resto dei supplenti, destinati al potenziamento, entrerà di ruolo nei prossimi mesi con la fase C del piano assunzioni prevista a partire dal mese di novembre. Soddisfatto per l'adesione al piano dimostrata dai docenti precari anche il premier Renzi che, augurando buon Ferragosto dalla sua pagina Facebook, ha parlato di «un giorno speciale per quei 71.643 nostri connazionali che vivono un'estate diversa perché grazie alla legge 107, possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato. Con la "buona scuola" 71.643 persone avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni. Per loro si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica. E questo rende ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi».
Ma le polemiche in realtà non accennano a placarsi. «Sul precariato nella scuola il governo perde la scommessa» ha commentato Marcello Pacifico dell'Anief, il sindacato che sta presentando i ricorsi per i precari abilitati all'insegnamento ma non inseriti nelle graduatorie e quindi esclusi dalle immissioni in ruolo. «La supplentite, al contrario di quanto ci era stato promesso, non sparirà: 60mila docenti nelle graduatorie ad esaurimento, infatti, non entreranno di ruolo. E in più 1 su 3 ha rifiutato il posto: sono 40mila, pari al 33% dei precari storici, coloro che hanno deciso di non partecipare alle assunzioni-lotteria. Poi ci sono i 20mila che rimarranno fuori per carenza di posti messi a bando».