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Ansa - Anief, decreti concorso prof non convincono esperti

(ANSA) - ROMA, 28 GEN - Le procedure concorsuali previste dal Miur per reclutare 63.712 insegnanti "fanno rilevare forti e sensate critiche anche dall'organismo nazionale super partes, nelle cui fila si contano diversi esperti di scuola prescelti dallo stesso dicastero dell'Istruzione".


E' quanto sostiene l'Anief riferendosi a indiscrezioni sulle valutazioni dei decreti relativi al concorso da parte del Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi).
Secondo quanto riporta l'Anief, il Cspi avrebbe "mosso pesanti rilievi innanzitutto sull'inefficacia della riforma, la Legge 107/15, di cancellare il precariato e la supplentite tanto decantata dal Governo. In barba, tra l'altro, alle indicazioni giunte dalla Corte di Giustizia europea. Addirittura il Cspi ha fatto notare - osserva l'Anief - come il numero di contratti di supplenza, con la Buona Scuola, si siano incrementati. Ad aggravare il quadro, ci sarebbe poi l'esclusione dall'imminente concorso pubblico di diverse decine di migliaia di docenti precari non abilitati, delle penalizzazioni che continuano a subire i maestri della scuola dell'infanzia, nonché le preoccupazioni sulla decisione di separare il concorso per il sostegno dalle classi di concorso, quasi che si trattasse di docenti diversi da quelli curriculari".
"Queste critiche - spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -, se confermate per le vie ufficiali, danno ancora maggiore significato ai nostri rilievi. Se si considerano anche le proteste di massa del personale e le rimostranze delle commissioni parlamentari di competenza di Montecitorio e Palazzo Madama, è evidente che il Governo sta approvando un concorso in splendida solitudine. Come se si trattasse di un atto unilaterale, tra l'altro inviso a una parte della stessa maggioranza parlamentare che nei giorni scorsi ha palesato richieste di chiarimenti sui programmi delle procedure selettive".