"Nel DEF sembra chiaro che fino al 2021 l’indennità di vacanza contrattuale, la quale attualmente è ancora bloccata ai valori del 2008 fino al 2018, di fatto rimarrà bloccata fino al 2021". Questo il quadro fatto dal Presidente Anief Marcello Pacifico in un’intervista il quale prosegue spiegando che tutto ciò significa che negli ultimi anni il costo della vita è aumentato, addirittura negli ultimi 7-8 anni è aumentato del 20% mentre l’indennità di vacanza contrattuale, che dovrebbe corrispondere al 50% del costo dell’aumento della vita, mensilmente da versare sugli stipendi dei lavoratori e dipendenti pubblici, è rimasto bloccato.
"Significa stipendi sempre più poveri – sottolinea Pacifico – si va verso la proletarizzazione dei dipendenti pubblici e addirittura per agli aumenti di stipendio, quelli previsti nel DEF si parla soltanto dell’utilizzo dei 150 milioni già stanziati nella legge di stabilità che equivalgono per 3 milioni di dipendenti pubblici per 3 anni, ad aumenti di 17 euro l’uno all’anno, una cosa veramente ridicola, quando invece gli aumenti dovrebbero crescere almeno del 10% dal mese di agosto".
Fa sapere il presidente Anief che lui ed il suo sindacato ribadiscono "la necessità di richiedere l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale ai valori reali dell’inflazione, come prevede la legge e dato che il contratto è sbloccato continueremo nuovamente in corte costituzionale qualora il Governo non si renda conto che non è possibile ignorare alcuni articoli della Costituzione, che non sono stati cambiati, come il 36 ed il 39. Il lavoratore ha una sua dignità nel lavorare per il benessere della nazione, questa dignità va rispettata ed adeguata al costo della vita”.