Le organizzazioni sindacali della scuola si dicono "fortemente deluse" per l'assenza del ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi, al tavolo di confronto fissato stamattina a Palazzo Vidoni con le parti sociali: secondo i sindacati Confedir e Anief, "dopo l'accoglimento solo parziale degli emendamenti chiesti dalle organizzazioni per calmierare gli effetti della spending review sull'istruzione pubblica e su coloro che dovranno governarla nei prossimi anni scolastici, parlare al Ministro sarebbe stato molto importante".
"Sono convinti - prosegue la nota - che avrebbe rappresentato la possibilità di comunicargli gli effetti nefasti che l'attuazione dei provvedimenti approvati dal Cdm farebbe riversare sul mondo dell'istruzione pubblica e sui suoi dipendenti". Secondo Michele Poerio, segretario organizzativo della Confedir, "dispiace dovere ancora una volta osservare che il governo dei tecnici ignora le esigenze della scuola e dei dirigenti dello Stato: dopo questo ennesimo mancato confronto possiamo dire che non siamo stati infatti mai consultati sul provvedimento in esame ora al Senato".
Deluso anche Marcello Pacifico, delegato Confedir ai quadri e alte professionalità e presidente Anief: "contestiamo l'assenza del governo in un momento in cui - ha detto Pacifico - sarebbe stato veramente importante ascoltare tutti, in particolare per attuare un approfondimento del sugli emendamenti accantonati e presentati dai sindacati".
Confedir e Anief prendono atto che "la commissione Bilancio del Senato ha di fatto accantonato alcuni degli emendamenti proposti. Mentre ha dato il suo accoglimento alle modifiche sulla deroga per mandare in pensione il personale che ha raggiunto quota 96, quindi con le vecchie regole, e la monetizzazione dei giorni di riposo non assegnati ai supplenti".