Secondo la confederazione Confedir e il sindacato Anief la tentazione del governo di bloccare le tredicesime dei dipendenti rimane ancora in piedi: "Troppo allettante sarebbe la tentazione di evitare di aumentare di un punto percentuale l'Iva, approvando il provvedimento a metà agosto, un momento in cui l'opinione pubblica sarebbe inevitabilmente distratta", sostiene Marcello Pacifico, delegato Confedir ai quadri e alte professionalità e presidente Anief.
Secondo l'organizzazione sindacale i precedenti di Grecia e Spagna devono far riflettere: "Una scelta di questo genere metterebbero in ginocchio milioni di famiglie e l'economia nazionale. Mentre anche in questo frangente così difficile, anche a livello internazionale, la soluzione da adottare sarebbe quella di puntare su un piano di sviluppo economico che preveda la riconversione del sistema industriale ed economico del Paese".
"Mai come in questo momento di crisi - continua Pacifico - occorre puntare sulla valorizzazione del patrimonio culturale.
L'esempio lo abbiamo in 'casa' nostra, perché ci viene dato dall'amministrazione della provincia autonoma di Trento. Dove lo sviluppo dell'indotto turistico permette di mantenere sempre un elevato standard di servizi sociali. Per questa ragione lancio un appello al ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera, perché si attivi per organizzare un piano di rilancio che vada in questa direzione".
"Qualora i dipendenti italiani dovessero, invece, ritrovarsi sotto l'ombrellone o al ritorno dalle vacanze con la tredicesima bloccata, avremmo assistito all'ennesimo provvedimento inutile e adottato dal Parlamento senza alcuna riflessione sui suoi effetti devastanti: si sacrificherebbero infatti i cittadini italiani sull'altare dei mercati finanziari. In tal caso - conclude il sindacalista - sarà inevitabile attuare un nuovo corso contenzioso, che non gioverà di certo alla stabilità sociale ed economica del Paese".