L'Anief denuncia che "i sindacati che siedono al tavolo delle trattative con il ministero dell'Istruzione, hanno accettato di privare gli istituti scolastici di fondi e risorse pari a 570 milioni di euro, più o meno equamente sottratti tra il 2012 e il 2013".
"In questo modo - dichiara il presidente dell'Anief Marcello Pacifico - vengono colpite le scuole a rischio, gli straordinari del personale Ata, le funzioni obiettivo, l'attività motoria nella scuola primaria: tutto per colpa di un accordo rivendicato da alcune sigle sindacali che non hanno saputo difendere i diritti dei lavoratori al rinnovo del contratto e alla progressione di carriera con l'intesa raggiunta in Aran".
"Oltre al danno - continua Pacifico - si aggiunge la beffa, visto che gli stessi scatti non sono utili per la ricostruzione di carriera dei neoassunti negli ultimi due anni e per l'anzianità economica maturata da tutto il personale della scuola, a meno che nel prossimo cedolino si recuperi per lo scatto la data prevista nel cedolino del dicembre 2010. Bastava seguire la strada giudiziaria intrapresa dall'Anief, sulla scia di quella portata avanti dagli stessi giudici: senza contrattare niente, i tribunali avrebbero provveduto a far prevalere quella giustizia che chi governa oggi la scuola intende ancora una volta negare".