La stampa scrive

ANSA: scuola, Anief: pesa abbandono scolastico, forti rischi a sud

Il calo degli iscritti nelle scuole ''non e' solo un problema demografico e migratorio, ma preoccupa anche il divario sul tasso di abbandono scolastico in eta' di obbligo formativo; se non si inverte la tendenza con un serio piano di sviluppo economico, l'implementazione di idee e risorse, il Meridione e' condannato all'eutanasia'': e' quanto sottolinea in una nota l'Anief.

E' un'Italia a due velocita' quella che il Miur ha registrato in questi giorni per determinare il numero di addetti del prossimo anno scolastico, segnala l'Anief. ''Da una parte c'e' il Centro-Nord, che si contraddistingue per gli aumenti costanti delle iscrizioni degli alunni, con delle regioni, come la Lombardia e l'Emilia-Romagna, dove l'incremento annuo e' anche di decine di migliaia di allievi e in 5 anni si sono registrati quasi 200mila iscritti in piu' (con un incremento medio del 5% circa di alunni); dall'altra c'e' il Sud, dove nell'ultimo quinquennio si sono persi per strada quasi 95mila alunni che rappresentano una riduzione del 4,8%, con la primaria a preoccupare maggiormente, visto che il saldo negativo e' di oltre 41 mila iscritti (-5,8%)''.

''Se non si inverte la tendenza, almeno a livello scolastico, il Meridione sembra sempre piu' condannato all'eutanasia'', sostiene Marcello Pacifico, presidente dell'Anief. ''E' evidente che se non si attua con urgenza un serio piano di sviluppo economico il nostro Paese e' destinato, almeno a livello di istruzione, a separarsi. Con il Nord - conclude Pacifico - che guarda sempre piu' da vicino l'Europa, mentre il Sud non riesce nemmeno a garantire il diritto allo studio''

Fonte: ANSA